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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Settembre 2011 |
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LIBIA: "L´EUROPA DEVE PASSARE AL COMANDO"
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Bruxelles, 5 settembre 2011 - Bernardino León, nominato di recente rappresentante speciale Ue per il Sud del Mediterraneo, ha esposto le sue idee sulla situazione attuale in Libia alla Commissione parlamentare per gli Affari Esteri il 31 agosto. Oggi gli occhi di tutti sono puntati sulla Libia. I combattimenti sono ancora in corso e la situazione umanitaria è grave. Quale aiuto può dare l´Ue? Il problema non è come l´Ue possa rispondere. L´europa deve passare al comando in Libia: è questo che si aspetta la comunità internazionale. Il primo passo da fare è fornire servizi basilari come acqua, elettricità, benzina e medicine. Un´altra priorità è quella di garantire la sicurezza e la ricostruzione economica. Infine sarà necessario recuperare i beni che Gheddafi possiede all´estero, e contribuire alla costruzione di un nuovo governo in Libia. Come può avvenire un cambiamento in un paese dove fondamentalmente non esiste una cultura politica democratica? Se la Libia avesse mai avuto una qualche istituzione, il regime di Gheddafi le avrebbe sicuramente distrutte. Il sistema politico della Jamahiriya, il "regime delle masse" creato da Gheddafi dal 1975, era soltanto uno slogan senza significato. Di fatto era una dittatura in cui una persona sola prendeva tutte le decisioni. La grande sfida di questo paese è quella di costruire istituzioni capaci di coinvolgere i cittadini. Quali saranno i passi successivi dell´Egitto e della Tunisia, paesi in cui il regime è già stato rovesciato? E in Siria? In Egitto e in Tunisia tutte le forze politiche stanno lavorando per aprire la strada a delle elezioni democratiche, ottenendo il consenso necessario. Il secondo passo sarà organizzare e contribuire al successo delle elezioni per costruire successivamente delle assemblee. La riuscita delle nuove costituzioni sarà il successo delle transizioni. Le autorità in questi paesi stanno facendo un ottimo lavoro, ma la comunità internazionale e l´Eu devono essere pronte a fornire un sostegno se richiesto. Per quanto riguarda la Siria, oggi la priorità è quella di applicare dure sanzioni per facilitare il cambiamento di regime. Ci sono opinioni contrastanti su quale ruolo dovrebbe avere in futuro la religione nella politica di questi paesi. Qual è la sua opinione? La religione ha un ruolo importante nella vita di questi paesi e credo sia possibile riconoscerlo nella costituzione, ma non attraverso un diretto collegamento tra religione e stato. Alcuni interlocutori islamisti condividono quest´opinione. Mi pare un primo segnale positivo. Il malcontento economico è stato uno dei fattori che ha innescato la primavera araba. La crescita e lo sviluppo economico di questi paesi saranno quindi fondamentali per superare questa fase di transizione. Cosa può essere fatto per raggiungere questo obiettivo? L´ue non ha soltanto designato un rappresentante speciale, ha anche creato delle unità speciali per collaborare con le autorità economiche dei paesi. Il messaggio è "sempre più", che significa più commercio, più mobilità, più contributi finanziari da parte nostra in cambio di riforme democratiche. |
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