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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Settembre 2011 |
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IL "FUOCO PERFETTO" DI DALE ANDREATTA PER SCONFIGGERE LA FAME NEL MONDO
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Trento, 6 settembre 2011 - L´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi ha presentato stamani alla stampa la settimana di eventi intitolata "Fuoco Perfetto" che dal 6 al 10 settembre verterà attorno alla persona di un ingegnere statunitense e ad un oggetto del tutto particolare. Il personaggio è Dale Andreatta, ingegnere meccanico di Columbus (Ohio), i cui nonni venivano da Segonzano, Coredo e Tassullo. L´oggetto particolare è una stufa, anzi, una stufetta di piccole dimensioni, alimentata a legna ma con emissioni ridotte, ad alta efficienza, facile da costruire, semplice da usare e a basso costo (dagli 8 ai 10 dollari) che, distribuita su vasta scala soprattutto nei paesi poveri ad esempio dell´Africa, potrebbe aiutare a contrastare le malattie polmonari che mietono centinaia di migliaia di vittime e consentire alle donne di cucinare cibi con poca legna. "Il caso del nostro Dale Andreatta – ha detto l´assessore Beltrami nell´aprire la conferenza, – è emblematico di quel che per la Provincia autonoma di Trento è la prevenzione nel campo della solidarietà internazionale. È evidente che la diffusione di sistemi ambientalmente sostenibili, com´è il caso di queste piccole stufe per cucinare, consente un più equilibrato utilizzo delle masse legnose, con una conseguente minore deforestazione permettendoci, in definitiva, preservando l´ambiente da siccità e da successive carestie. Come sta accadendo ad esempio in Somalia, ma anche in molti altri Paesi del continente nero". La settimana dedicata a Dale Andreatta in Trentino, che guarda caso coincide con la settimana di Trentino Clima 2011 "Climatica...mente Cambiando" e che vede in programma un convegno in Val di Non sulla costruzione delle stufe al quale Andreatta sarà presente con una sua relazione, vede coinvolti il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (Cfsi), l´Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all´Adige, che potranno contare sulla collaborazione dell´Associazione Trentini nel Mondo onlus, del Museo delle Scienze e di Slow Food Trentino. Stamattina in conferenza stampa erano presenti, oltre all´assessore Beltrami, il dirigente provinciale Carlo Basani, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, che patrocina il progetto Next (Nuove Energie per il Trentino), la vicepresidente della Trentini nel Mondo onlus Maria Carla Failo, che era accompagnata dalla direttrice Anna Lanfranchi, Franco Miglietta per la Fondazione Edmund Mach e, naturalmente, Dale Andreatta, affiancato da Paola Rosà in veste di traduttrice ma anche di regista, assieme ad Antonio Senter, del film-documentario "Fuoco Perfetto". L´ingegner Dale Andreatta è in Trentino sia per visitare la terra da dove partirono i suoi avi ("Negli Stati Uniti non sono molte le famiglie che sanno esattamente da dove venivano i loro nonni: nella mia famiglia, invece, il ricordo delle nostre nonne e dei nostri nonni è sempre stato coltivato e ora posso finalmente vedere e visitare i paesini in cui sono nati"), sia per diffondere due scoperte di cui è stato autore e co-autore. La prima è una sua invenzione chiamata Wapi (Water Pasteurization Indicator): si tratta di un semplice strumento che indica quando l´acqua (ma anche il latte) messa sul fuoco ha raggiunto la temperatura di 65 gradi ed è finalmente pastorizzata e quindi potabile. Il Wapi usa una resina naturale che si scioglie esattamente a 65 gradi: ciò consente di sapere in tempo reale quando il liquido è finalmente sterile e bevibile. A quel punto il fuoco può essere spento, risparmiando quindi il combustibile che sarebbe stato bruciato inutilmente per toccare i 100 gradi. Il brevetto Dale lo ha regalato al circuito della solidarietà internazionale e fino ad oggi ne sono stati prodotti più di duecentomila esemplari. La seconda "invenzione" consiste in una stufetta che, grazie ad una particolare e sperimentata tecnologia costruttiva, consente di usare poca legna con un´altissima efficienza calorica e con emissioni inquinanti ridottissime. Sono stufe facilmente costruibili, di semplice utilizzo e a basso costo: ce ne sono alcune che costano solo 8-10 dollari e sono già distribuite a decine di migliaia in molti Paesi africani. "Sono noti a tutti i danni causati dal fumo, dalle deforestazioni, da un uso sconsiderato del territorio – ha sottolineato l´assessore Lia Beltrami nel suo intervento. – E sappiamo tutti quanto questo incida sulla qualità della vita specie nei Paesi in via di sviluppo, ma sappiamo anche quanto sia necessaria e urgente un´azione di prevenzione. Ecco perché l´impegno di Dale Andreatta nel diffondere buone pratiche per difendersi dalle malattie polmonari rientra a pieno diritto in quella strategia che la nostra Provincia ha adottato ormai da tempo nel campo della solidarietà internazionale ed è per questo che seguiremo con attenzione l´intero programma di Fuoco Perfetto". Carlo Basani, nel prendere la parola, ha sottolineato quanto sia importante, per la nostra provincia, avvalersi della genialità e dell´esperienza mondiale di molti nostri conterranei emigrati, nati e cresciuti all´estero: "È in questo modo che possiamo far circuitare le buone pratiche, che sono poi il frutto più positivo della nostra lunghissima storia di emigrazione". E infatti il progetto Next, "Nuove Energie per il Trentino", lanciato anni orsono dalla Trentini nel Mondo onlus e appoggiato convintamente dal Consiglio provinciale, proprio questo vuole fare: "Oggi l´emigrazione non è quasi più un dramma – hanno detto con parole diverse il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e la vicepresidente della Trentini nel Mondo Maria Carla Failo, – e può cominciare ad essere una vera ricchezza: è un cambiamento copernicano del nostro modo di rapportarci con i discendenti dei trentini. Non più un semplice dare, bensì uno scambio che diventa sempre più vicendevole e alla pari". Franco Miglietta della Fondazione Mach ha sottolineatoche la presenza di Dale Andreatta in Trentino ci avvicina di più alla ricerca, "che non è una cosa fumosa, lontana, impalpabile, ma diventa più concreta, e spesso si trasforma in oggetti di uso comune che tutti capiscono e che, come queste stufe, sono ecologicamente sostenibili e tecnologicamente all´avanguardia. Nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da 9,1 miliardi di persone: a quel punto bisognerà raddoppiare la produzione agricola per poter sfamare tutti. Queste stufe sono un passo in avanti per avere meno inquinamento e maggior resa". Dale Andreatta ha anche parlato di sé stesso, sia nel corso della conferenza sia nel successivo pranzo: "Tutti e quattro i miei nonni hanno lasciato questa regione nel decennio dal 1903 al 1913, stabilendosi in America. Si chiamavano Corrado Andreatta e Emma Zandron, Annibale Pietro Kerschbamer e Maria Pinamonti, e venivano il primo da Segonzano, gli altri tutti e tre dalla val di Non, da paesi diversi, tra cui Coredo e Tassullo. E in questi paesi so che si producono per tradizione meravigliose stufe in ceramica. Quindi si potrebbe dire che il mio rapporto con il fuoco ha un che di ancestrale… Il padre di mio padre inoltre ha trovato lavoro in America in una cava di argilla, e l’argilla è la materia prima con cui si fanno le stufe a olle della val di Non. In quella cava e nella fabbrica dove si produceva terracotta hanno lavorato un po’ tutti i maschi della mia famiglia, e anche delle donne. Ci ho lavorato anch’io, per un breve periodo alla fine degli anni Settanta. Ed è forse stato quel lavoro a farmi venire la voglia di proseguire gli studi..." |
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