Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Settembre 2011
 
   
  ECOTASSA. A QUASI TUTTI I COMUNI VENETI APPLICATE LE AGEVOLAZIONI MASSIME

 
   
  Venezia, 7 settembre 2011 - Solo dieci comuni veneti su 581 sono rimasti esclusi dalle agevolazioni massime previste per il pagamento dell’ecotassa e di questi solo due assoggettati al pagamento del tributo intero, gli altri otto al pagamento del 65% del tributo. E’ quanto è stato comunicato all’assessore alle politiche ambientali del Veneto Maurizio Conte al termine delle operazioni di certificazione delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti raggiunte nel 2010 dai singoli comuni al fine dell’applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica, completate dall’Osservatorio Regionale Rifiuti istituito presso l’Arpav. “Questa come altre analisi – sottolinea Conte – mettono in evidenza la maturità raggiunta dal Veneto, regione che ormai da anni si presenta come leader nel panorama italiano per quanto riguarda la gestione e il recupero dei rifiuti urbani. In ogni caso, l’osservatorio regionale fa rilevare anche la necessità di rivedere il metodo di calcolo per la certificazione relativa all’ecotassa, allo scopo di renderlo più efficace e aderente al raggiungimento degli obiettivi normativi. Valuteremo come procedere nell’ambito del lavoro di revisione della normativa regionale in materia, attualmente in corso”. L’osservatorio fa presente infatti che il metodo di calcolo della certificazione agevola tuttora i comuni che superano il 35% e il 50% di raccolta differenziata mentre la successiva normativa di riferimento (D.lgs 152/2006) ha posto come obiettivo una previsione del 65%. Inoltre, l’intero introito proveniente dall’ecotassa è negli anni drasticamente diminuito (-73,5% dal 1999 al 2010) a causa delle difficoltà nei controlli e nella suddivisione in categorie di rifiuto.  
   
 

<<BACK