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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Settembre 2011
 
   
  MANOVRA DI FERRAGOSTO: GLI EFFETTI, UNŽULTERIORE DEVASTANTE STRETTA SULLE REGIONI: PER LE MARCHE NEI PROSSIMI TRE ANNI LA RIDUZIONE DELLA SPESA SUPERERA` IL MILIARDO DI EUROŽ.

 
   
  Ancona, 7 Settembre 2011 - ŽIl contenuto del Decreto Legge di Ferragosto (n. 138/2011 ŽUlteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppoŽ) cambia quasi quotidianamente di contenuto, ma restano inalterate le specifiche misure che riducono fortemente la funzionalita` e le possibilita` di intervento delle Regioni, gia` colpite pesantemente dalle precedenti manovreŽ. Questo il commento dellŽassessore al bilancio Pietro Marcolini sullŽultima manovra del Governo Berlusconi che, con lo scopo di anticipare di un anno il percorso di rientro gia` delineato costituisce il terzo provvedimento di correzione dei conti pubblici, emanato nellŽultimo anno, considerando anche il decreto legge 78/2010. ŽSi tratta Ž prosegue Marcolini .- di unŽ ulteriore ŽstrettaŽ su Regioni ed Enti locali gia` pesantemente colpiti dalle precedenti manovreŽ. LŽassessore sottolinea in particolare: a. Il pesante inasprimento dei vincoli del patto di stabilita` interno per ulteriori 6 miliardi nel 2012 e 3,2 nel 2013; b. La mancata fiscalizzazione delle risorse per il trasporto pubblico locale ex art. 32, del D.lsvo 68/2011; c. Il mancato reintegro dei ŽtagliŽ operati con il decreto legge 78/2010, di cui allŽart. 39 del D.lsvo n. 68/2011. ŽTutto cio` costituisce Ž aggiunge Marcolini - un Žcolpo mortaleŽ al processo di federalismo avviato con la legge delega n. 42/2009. Le Regioni hanno concorso (vedi tabella sotto) alle manovre di rientro in maniera particolarmente pesante e sicuramente sproporzionata rispetto al loro peso sulla spesa pubblicaŽ. Partendo dai dati contenuti nella Relazione della Ragioneria Generale e nei decreti si evince che nelle tre manovre la somma dei tagli ai trasferimenti e al patto di stabilita` complessivamente ammonta a 104,75 miliardi di cui 25,5 a carico dello Stato (24,34%); 60,45 a carico delle Regioni (57,7%); 4,1 a carico delle Province (3,91%); 14,7 a carico dei Comuni (14,03%). Se si pensa che le Regioni gestiscono meno del 20% della spesa pubblica, risulta chiaro che sulle Regioni si scarica un peso triplo del dovuto, compromettendo la possibilita` di erogare servizi fondamentali. Gli Effetti Nelle Marche ŽNelle Marche, come nelle altre Regioni Ž prosegue Marcolini - le tre manovre hanno effetti devastantiŽ. 1) Patto di stabilita`: limitazione delle spese Vengono fortemente ridotte le possibilita` di spesa della Regione, in termini di impegni e di pagamenti. 2) Tagli ai trasferimenti statali La legge 122/2010, su un ammontare complessivo annuo di 5.104 milioni, ha ridotto i trasferimenti statali alle Regioni di 4.000, 4.500 e 4.500 milioni rispettivamente negli anni 2011, 2012 e 2013. Secondo tale legge, una volta applicati i tagli, restano da trasferire alle Regioni 1.104 milioni nel 2011, 604 nel 2012 e 604 nel 2013. In realta` se si prende a riferimento lŽanno 2008, lŽammontare dei trasferimenti alle Regioni e` stato di circa 6.000 milioni. Pertanto, per quantificare lŽesatta entita` dei tagli occorre far riferimento piu` propriamente alle differenza tra 6.000 e quanto e` previsto che venga trasferito in ciascuno dei tre anni. Ne risultano differenze pari rispettivamente a 4.896, 4.396 e 4.396 milioni di euro. Nel caso della Regione Marche i trasferimenti statali sono ammontati nel 2008 a 210 milioni, mentre quello che viene trasferito nei tre anni e` pari a 35, 20 e 20 milioni; le differenze sono pari a circa 175, 190 e 190 milioni. Poiche` pero` nel 2011 con tre atti distinti rispetto al Decreto 78 (la legge di Stabilita` 2011, lŽAccordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010 e il recente Decreto del Ministro della Salute), vengono messi a disposizione circa 20 milioni per il Trasporto pubblico locale e 4,7 milioni per le Politiche sociali, per il 2011 la differenza si attesta sui 150 milioni a cui vanno aggiunti i circa 150 milioni di riduzione derivanti dai correttivi al patto di stabilita`. 3) Riduzione dei finanziamenti della sanita` La riduzione dei finanziamenti della sanita` e` stabilita dal D.l. 98/2011, art. 17 secondo cui, rispetto al finanziamento 2011, e` previsto un incremento dello 0,5% e dellŽ1,4% rispettivamente per gli anni 2013 e 2014. Ne consegue, per le Marche, che rispetto alla spesa 2011, pari a 2685,9 milioni, gli incrementi dei prossimi anni saranno di 38 milioni nel 2012, ulteriori 14 nel 2013 e ulteriori 39 nel 2014.  
   
 

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