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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Settembre 2011 |
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COMO- GENETICA, CHIRURGIA PLASTICA E OGM: NATURA E ARTIFICIO OGGISI CONFRONTANO A PAROLARIO
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Como, 8 settembre 2011 - Una giornata impegnativa quella di giovedì 8 settembre, ricca di spunti di riflessione e di dibattito. Tre i temi forti, che declinano alla perfezione il contrasto tra naturale ed artificiale, filo rosso dell’edizione 2011 di Parolario. Del rapporto tra genetica e giustizia parlerà il filosofo Michele Loi, mentre il chirurgo Eugenio Gandolfi, l’antropologa Michela Fusaschi e la giornalista Monica Caiti si confronteranno sul tema della chirurgia plastica e sul concetto di corpo naturale. In serata, Mario Capanna, il giornalista Armando Torno e il rappresentante di Coldiretti Stefano Bezzi affronteranno la spinosa questione degli Ogm. Non mancheranno gli spazi letterari, con il debutto narrativo di Angiola Tremonti ed un cameo poetico di Lorenzo Morandotti. Al termine della giornata, una rarità del cinema: la prima versione di Frankenstein, realizzata negli Usa nel lontano 1910 dagli studi Edison, con effetti speciali per l’epoca avveniristici. Il pomeriggio di Parolario ha inizio alle 15: l’Associazione Carducci propone una visita guidata al Museo Naturalistico Scientifico Casartelli di Como (viale Cavallotti 5). La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare telefonando allo 031.267365. Proseguono a Villa Olmo alle 17 gli incontri filosofici ideati ed introdotti da Alfredo Tomasetta; un ciclo che ha contribuito negli anni a conquistare un pubblico sempre più numeroso ad un ambito a torto ritenuto da molti inavvicinabile. Ospite Michele Loi, ricercatore presso l’Università Vita-salute San Raffaele di Milano ed autore del saggio “Giustizia e genetica” edito da Mondadori. Gli sviluppi futuri della scienza, che permetteranno la modifica del corredo genetico personale, aprono questioni fondamentali, sinora poco discusse, sul tema della giustizia sociale. Dopo aver introdotto l’idea di “enhancement” umano e genetico (il miglioramento delle caratteristiche del genoma), Loi affronta le teorie liberali ed egalitarie più discusse nel panorama contemporaneo internazionale, dimostrando che nessuna di esse fornisce risposte adeguate. Passa quindi ad esporre la propria teoria, che poggia su rigorose basi scientifiche: le istituzioni della società devono impedire la nascita di disuguaglianze sociali. L’intervento dello Stato è dunque giustificato se necessario a prevenire l’accumularsi di disuguaglianze genetiche tra cittadini di differente estrazione sociale. Alle 18.30 nel Foyer del Teatro Sociale presentazione dell’opera prima di Angiola Tremonti, “La valle degli orsi” (Bompiani, 2011). Il libro, che l’autrice racconta a due voci con Luca Beatrice, racconta la vita di una donna di oggi, una donna che ha “molto vissuto”. Angiola Tremonti è nata a Sondrio nel 1948, vive a Cantù ed è una delle protagoniste del panorama artistico contemporaneo. Nel volume ripercorre la sua storia: la famiglia, gli studi, la passione sportiva, la scoperta dell’arte, il percorso di formazione all’accademia, la carriera nell’insegnamento, il momento del dolore e della malattia. Nel 1988 inizia la sua carriera di artista e nel 1994 si avvicina al mondo della scultura, che diverrà il suo linguaggio d’elezione. Al 2010 conta trentadue mostre personali in spazi pubblici in Italia e all’estero. La politica è l’ultimo amore, unita all’impegno sociale, animalista ed umanitario, rivolto soprattutto all’Africa. Leggono pagine del libro Simona Cattaneo ed Ermanno Stea . In contemporanea a Villa Olmo si discute di chirurgia plastica con Eugenio Gandolfi, Michela Fusaschi e Monica Caiti. La domanda da cui prende le mosse il dibattito - un confronto serrato tra un medico ed una sociologa - è: “Esiste il corpo naturale?”. Cosa è la chirurgia plastica? Cosa sono la chirurgia estetica e la medicina estetica? Cosa studia l´antropologia e quale rapporto ha con la chirurgia estetica? Di questa e altre domande si occuperanno Eugenio Gandolfi, Michela Fusaschi e Monica Caiti nel corso dell’incontro, discutendo della necessità o velleità della chirurgia estetica; indagando se la chirurgia estetica è una libera scelta o un’induzione ambientale, e infine parlando delle diverse motivazioni che spingono uomini e donne verso la chirurgia plastica, e del loro diverso atteggiamento. Gandolfi, divenuto all´età di 27 anni il più giovane assistente di Chirurgia Plastica in Italia presso l´Ospedale di Pietra Ligure, ha lavorato al Sant’anna, per poi dedicarsi alla libera professione, fondando il Polispecialistico San Giuseppe a Como. Docente di Chirurgia Plastica presso l’Università di Siena e di Chirurgia Estetica e Laser presso la Scuola Superiore post-Universitaria di Medicina ad Indirizzo Estetico di Milano, in Italia è stato uno dei primi ad operare in Day Surgery. Michela Fusaschi insegna Antropologia Culturale e Sociale presso la Facoltà di Lettere dell’Università Roma Tre. Da anni è impegnata in attività di ricerca sui temi delle migrazioni, dell’antropologia politica e dell’identità, anche in riferimento alle questioni del corpo e del genere. Lorenzo Morandotti è il poeta del giorno, alle 20.30 a Villa Olmo, in un dialogo lirico-musicale con la flautista Tamara Pertusini. La serata prosegue a Villa Olmo. Alle 21 si apre un vivace dibattito con Mario Capanna, Emanuele Bezzi e il giornalista Armando Torno sul tema “Il cibo e gli Ogm” partendo come spunto dal libro di Capanna “Per ragionare Sessanta domande sul nostro futuro e alcune proposte” (Garzanti). Dopo l’impegno politico, da anni Capanna è attivo in campagne contro l´introduzione degli Ogm in Italia, in qualità di presidente del Consiglio della Fondazione Diritti Genetici. Dal 2002 questo organismo svolge attività di ricerca sulle biotecnologie, sostenendo che gli Ogm sono l´ultimo anello di una catena che sfrutta e distrugge le risorse dell´ecosistema. Sia nelle società postindustriali che in quelle del Sud del mondo, soltanto sistemi agroalimentari basati sul rispetto della varietà dei climi e dei suoli, sulla tracciabilità, sulla genuinità potranno sfamare senza impoverire. Emanuele Bezzi è responsabile dell’Area Ambiente della Confederazione Nazionale Coldiretti. Anche la Coldiretti ritiene che l’agricoltura italiana non abbia nulla da guadagnare dall’introduzione degli attuali Ogm. Anche se coltivare piante geneticamente modificate permetterebbe di avere aziende agricole più ampie con costi di produzione più bassi, la nostra agricoltura non risulterebbe più competitiva sul mercato globale sulla base dei prezzi, perché potrebbe essere competitiva soltanto sulla base della qualità. Il dibattito su ciò che è naturale e ciò che è artificiale si prolunga idealmente anche nello spazio cinema, alle 22.30. Quando la settima arte ha affrontato il confronto tra natura e scienza, ha quasi sempre scelto di raccontare storie tra la fantascienza e l’horror, con la creazione di mostri che trovano, naturalmente, un prototipo nel Frankenstein di Mary W. Shelley. Ecco allora l’idea di Parolario, di presentare al pubblico una rarità del 1910: il primissimo “Frankenstein” cinematografico, realizzato da Searle Dawley, e prodotto dagli studi di Thomas Edison, forte di effetti speciali, per l’epoca, strabilianti. Www.parolario.it |
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