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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Settembre 2011
 
   
  TOSCANA: IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE, NUOVA LEGGE AL VIA ENTRO OTTOBRE

 
   
  Firenze, 8 settembre 2011 – La nuova legge regionale per l’imprenditoria giovanile e femminile che il consiglio ha approvato alla fine di luglio, sarà operativa entro ottobre. La terza commissione ha licenziato il 6 settembre il regolamento attuativo proposto dalla giunta, che approverà, nella prossima seduta, anche una delibera che definisce condizioni e modalità, dando così il via libera alla determinazione del bando, che darà a tutti gli interessati la possibilità di presentare i progetti. “Siamo molto soddisfatti per la discussione in commissione – ha commentato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – che ha portato all’approvazione all’unanimità del parere sul testo del regolamento, testo che già aveva avuto l’apprezzamento positivo delle parti sociali. Ciò consentirà di rispettare i tempi che ci eravamo prefissati e di arrivare all’operatività della legge entro il prossimo ottobre”. L’assessore, oltre ai contenuti del regolamento, ha illustrato anche la delibera che sarà all’ordine del giorno della prossima giunta. Fra le novità la definizione del nuovo soggetto gestore, che sarà Fidi Toscana attraverso lo strumento del prestito partecipativo della regime alla finanziaria. Fissato anche il riparto delle risorse, che saranno per questa prima fase, di 12 milioni di euro in tre anni. Per il 50% sono destinate a finanziare le imprese di giovani fino a 40 anni, per il 30% le imprese a titolarità femminile (per le quali non c’è limite di età), per il 20% le imprese costituite da lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali. Si è stabilito inoltre che per il 90% le risorse copriranno i finanziamenti in conto interessi e le controgaranzie, mentre il restante 10% sarà riservato al finanziamento della partecipazione al capitale di rischio delle imprese. Salvo l’agricoltura, che ha una legge specifica per l’imprenditoria, tutti i settori economici potranno essere oggetto delle agevolazioni previste dalla legge. “Ci riserviamo di variare questa ripartizione – spiega l’assessore – sulla base dell’effettivo utilizzo sia sulle tipologie di impresa che di agevolazioni richieste. È ovvio che le donne, oltre alla tipologia specifica, potranno utilizzare sia quelle per i giovani che per i destinatari di ammortizzatori sociali.” La nuova legge 21 per l’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali amplia, rispetto al vecchio testo, la sfera delle attività per cui è possibile chiedere il finanziamento e quindi la platea dei soggetti beneficiari. Nel caso delle imprese giovanili si è deciso di elevare il limite di età da 35 a 40 anni. Gli incentivi sono stati estesi alla creazione di impresa anche di altri soggetti particolarmente svantaggiati del mercato del lavoro, come le donne e i lavoratori in cassa integrazione o mobilità. Nel caso delle donne e dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali non c’è limite di età. L’altra novità sta nel metodo di finanziamento: non più contributi in conto capitale, ma nuove tipologie, fra loro cumulabili. Si tratta di contributi per l’abbattimento di interessi o prestazione di garanzie su finanziamenti e operazioni di leasing. Ciò permetterà di moltiplicare il volume dei finanziamenti concessi. Il regolamento della legge entra nel merito delle modalità operative per l’attuazione delle agevolazioni, della realizzazione degli investimenti, della modalità di concessione, del raccordo con le banche, nonché dei parametri per stabilire il potenziale economico dell’investimento e definire le imprese in espansione. “Stiamo procedendo a tappe forzate – conclude l’assessore Simoncini – per rendere disponibile uno strumento in più per favorire lo sviluppo dell’economia toscana, con un occhio di riguardo per il lavoro dei giovani e delle donne che, particolarmente penalizzato dalla crisi, è oggi una priorità assoluta in vista della ripresa. E, sempre alla luce delle conseguenze della crisi, è stato deciso di estendere i benefici della legge ai lavoratori in cassa integrazione o in mobilità”.  
   
 

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