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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Settembre 2011
 
   
  TIMIDA RIPRESA DELL’IMPRENDITORIA CALABRESE

 
   
  Reggio Calabria, 8 settembre 2011 - “Non possiamo che accogliere con fiducia ed ottimismo i dati che emergono dalla rilevazione Movimprese riferiti al Ii trimestre 2011” così Giuseppe Gaglioti, Presidente di Unioncamere Calabria commenta i dati emersi dalla rilevazione curata dall´Ufficio Studi di Unioncamere Calabria relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del secondo trimestre del 2011. “Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico regionale sia in chiave strutturale che congiunturale – commenta Gaglioti - i dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell´anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell´economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della regione”. “Una riflessione particolare – continua Gaglioti - la merita il dato positivo del comparto agricolo (+347 imprese) seguito dal commercio (+343), dalle costruzioni (+140), dall’attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+94) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+54). Un live decremento è da ricondursi invece, ad esempio, al settore manifatturiero (-12 unità).” “Tuttavia il tasso di crescita registrato nella nostra regione, sebbene contenuto, dimostra una buona capacità di reazione alla crisi da parte del nostro tessuto imprenditoriale – conclude Gaglioti - la fiducia nel “fare impresa” è certamente una delle risposte più positive ad un contesto occupazionale che nel nostro territorio si sta dimostrando in tutta la sua drammaticità. Del resto, la vivacità del tessuto imprenditoriale che registra valori positivi per il saldo imprese (+1.195) e per il tasso di crescita (0,7%) può e deve essere la base per rimettere in moto quei meccanismi che potenzialmente possono condurre ad un rilancio dell’economia regionale.”  
   
 

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