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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
 
   
  FVG: GIUNTA APPROVA NORMA PER RIASSETTO SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

 
   
  Trieste, 13 settembre 2011 - La Giunta regionale ha approvato il 9 settembre in via preliminare importanti disposizioni in materia di risorse idriche, che modificano la legge regionale 13/2005 in tema di organizzazione del servizio idrico integrato, con la quale il territorio regionale era stato delimitato in Ambiti territoriali ottimali (Ato) ed erano state istituite le relative Autorità d´ambito (Aato) quali strumenti di gestione del servizio idrico. "La revisione della normativa regionale vigente - chiarisce il vicepresidente Luca Ciriani - avviene nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, alla luce delle disposizioni introdotte dalla legge finanziaria statale 2010 che prevede, in particolare, la soppressione delle Autorità d´ambito territoriale ottimale (Aato), destinate a cessare la loro operatività al 31 dicembre 2011, scadenza entro la quale le Regioni devono provvedere, con legge, alla riallocazione delle funzioni attualmente esercitate da tali Autorità". "La normativa approvata oggi - ha spiegato il vicepresidente Luca Ciriani - interviene a modernizzare l´attuale assetto organizzativo del servizio idrico integrato, potenziando il ruolo ed i compiti delle amministrazioni locali nella gestione dell´acqua, attraverso l´istituzione di forme di collaborazione tra Province e Comuni, chiamati su base territoriale a gestire il sistema idrico". Viene confermata la suddivisione del territorio in 5 Ato, di cui tre corrispondenti al territorio delle Province di Trieste, Gorizia e Udine e due a quello della Provincia di Pordenone, uno dei quali interregionale in quanto, comprendente come già avviene ora, anche alcuni comuni del Veneto". "La norma - prosegue il vicepresidente Ciriani - è stata concertata con l´Anci e l´Upi, al fine di garantire convergenza sui compiti e sui ruoli degli enti locali". Sul fronte della strutturazione del servizio, Province e Comuni compresi nei singoli Ato saranno riuniti in Assemblee, che gestiranno la governance del servizio assumendo le principali decisioni organizzative. Prive di personalità giuridica, le Assemblee saranno presiedute dal presidente della Provincia e composte dai sindaci: il loro principale compito consisterà nella determinazione delle tariffe del servizio e nell´approvazione dei Piani d´ambito, ovvero la gestione delle infrastrutture idriche e la loro manutenzione. Spetterà alle Province, su mandato dell´Assemblea, l´affidamento del servizio idrico integrato, il monitoraggio e il controllo. Le nuove norme dettano disposizioni anche sugli aspetti legati al futuro del personale, precisanoche "il personale assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed in servizio alla data di entrata in vigore della legge è trasferito, a far data dalla costituzione delle Assemblee, alle Province competenti per territorio, nella categoria e posizione economica rivestita, conservando l´anzianità maturata e il trattamento economico in godimento ad eccezione della retribuzione correlata". Secondo il vicepresidente Ciriani "la nuova normativa mette in evidenza ancora una volta il lavoro svolto dall´Amministrazione regionale che, dopo aver istituito con la legge regionale 13/2005 il servizio idrico integrato, oggi si impegna a corrispondere prontamente all´impellente esigenza di una sua ristrutturazione, coerente con il quadro normativo statale di riferimento e le sue recenti evoluzioni, razionalizzando le varie funzioni e favorendo una gestione a livello locale, con un ruolo centrale dei Comuni su temi che riguardano direttamente i cittadini in relazione al territorio di riferimento".  
   
 

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