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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
 
   
  VENDEMMIA 2011: OCCASIONE PER VENETO ED EUROPA PER RIPOSIZIONARSI SUL MERCATO MONDIALE

 
   
  Venezia - “La vendemmia del 2011 va colta come occasione straordinaria per i vini del Veneto, ma più in generale italiani ed europei, per riposizionarsi su un mercato mondiale che dà segni di stanchezza e dove si prospetta per il 2012 un calo dell’offerta rispetto alla domanda”. Lo ha affermato il 10 settembre l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, alla luce delle previsioni e soprattutto dello svolgimento delle operazioni vendemmiali. “Le indicazioni dei tecnici sono positive, anche se il bilancio sulla quantità e sulla qualità io preferisco farlo a conclusione – ha detto Manzato – però lo scenario in cui si colloca e si collocherà il nostro prodotto sui mercati nazionali, comunitari e dei Paesi terzi ha tutte le caratteristiche per dare molte opportunità favorevoli, che invito gli operatori a cogliere”. “La nostra viticoltura, fondata principalmente sul territorio e sulle uve autoctone, ha fatto un gran bel balzo in avanti nell’ultimo lustro rispetto alla marcia ormai ferma dei cosiddetti Paesi emergenti, dove si è pure iniziato a spiantare i vigneti realizzati industrialmente a scopo puramente economico. Il Prosecco Doc spumante, con le punte di eccellenza dei Superiori Docg trevigiani – ha sottolineato Manzato – si appresta a superare nel 2011 lo Champagne per numero di bottiglie commercializzate nel mercato mondiale ed è pronto a consolidare questo suo primato nelle annate successive entro un quadro di vincoli d’impianto che dovrebbero garantire la corrispondenza tra offerta e domanda. Gli altri grandi vini bianchi del Veneto, Soave in testa, stanno ricevendo un’accoglienza sempre più entusiasta ovunque. I vini rossi, a partire dall’Amarone, stanno diventando dei must assoluti per apprezzamento ed eccellenza di rapporto prezzo – qualità. Il valore aggiunto della vendemmia quest’anno dovrebbe essere buono per tutti: dai produttori di uve, agli imbottigliatori”. “Ci sono tutte le premesse, insomma, per consolidare e migliorare ovunque, a livello planetario, il posizionamento dei nostri vini e l’immagine stessa dell’enologia veneta – ha concluso Manzato – anche usufruendo del programma di promozione nei Paesi terzi finanziato dall’Unione Europea. I nostri imprenditori hanno saputo dimostrare grande capacità di reggere gli anni difficili, di innovare nella tradizione, di accompagnare il consumatore verso la varietà dei tanti e diversi ottimi sapori e profumi nei quali si esprime l’enologia regionale, unica in questo nel mondo. Andiamo avanti assieme e guardiamo al futuro prima ancora che alla convenienza dell’oggi che potrebbe essere effimera, forti di radici solide piantate in tre millenni di storia della vite nella nostra regione”.  
   
 

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