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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Settembre 2011 |
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TRENTINO ALTO ADIGE: CIMONE, GARNIGA TERME E ALDENO VERSO L’UNIONE
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Trento, 12 setembre 2011 - I sindaci dei comuni trentini di Cimone, Garniga Terme ed Aldeno, Damiano Bisesti, Andrea Friz ed Emiliano Beozzo, hanno incontrato il 9 settembre a Bolzano l’Assessore regionale agli Enti locali Roberto Bizzo per presentare il progetto di unione comunale. Gli amministratori dei tre comuni, non inseriti in nessuna comunità di valle, da oltre un anno stanno discutendo sulla possibilità di unificare i propri servizi per ottimizzare i costi e la gestione, grazie anche al sostegno previsto dalla legge regionale che concede finanziamenti ai comuni che decidono di associarsi in un’unione. In passato, grazie alle unioni comunali, otto comuni trentini sono poi arrivati volontariamente alla fusione, tramite referendum. Si tratta dei sei municipi della Valle di Ledro che hanno dato vita al comune di Ledro e a quello di Comano Terme, nato dalla fusione di Lomaso e di Bleggio Inferiore. I tre sindaci hanno chiarito che entro fine mese porteranno il progetto in discussione nei rispettivi consigli comunali e si sono detti fiduciosi sul fatto che possa trovare il necessario consenso fra la popolazione dei tre comuni, circa 4.100 abitanti, 3.000 per Aldeno, 400 per Garniga Terme e 700 per Cimone. “Dobbiamo cominciare a ragionare in maniera diversa, hanno detto, in maniera unitaria”. L’assessore regionale Roberto Bizzo ha garantito il proprio appoggio a questo progetto, giudicandolo un’operazione intelligente visto il difficile momento economico e la necessità di razionalizzare le risorse pubbliche. Unificando le forze e le risorse e valorizzando le attività all’interno del territorio, ha aggiunto Bizzo, si può garantire ai cittadini una gestione dei servizi più efficiente, efficace e maggiormente economica. Il finanziamento che sarà concesso dalla Regione, una volta che il progetto verrà approvato dai consigli comunali, interverrà sia sulle spese correnti dei tre comuni, che su quelle in conto capitale per sostenere le spese della nascente unione. |
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