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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Settembre 2011
 
   
  A FIRENZE TORNA ‘AVAMPOSTI’: “LA FORZA DEL TEATRO PER RACCONTARE LE DONNE”

 
   
  Firenze, 13 settembre 2011 – “Il teatro è il luogo sacro della parola. E in questo momento più che mai credo sia fondamentale la forza potente della parola parlata per raccontare le donne e delle donne: è un modo formidabile per arricchirci e aprire nuove dimensioni”. Lo ha detto l’assessore regionale alla cultura, al turismo e al commercio, Cristina Scaletti, in occasione della presentazione dell’edizione straordinaria di Avamposti Calenzanoteatrofestival, che quest’anno diventa Inartedonna per celebrare i venti anni del Teatro delle Donne che organizza questo Festival per il secondo anno. “Faccio i miei auguri più sinceri al Teatro delle Donne – ha proseguito Scaletti – per un ventennale caratterizzato da un’attività assai preziosa per tutti noi. Venti anni sono un tempo lungo, eppure la diversità delle donne continua a dover essere sostenuta, difesa e promossa. Oggi forse con maggior forza e decisione che nel passato, dovendo constatare, con rammarico, che invece che passi in avanti abbiamo fatto passi indietro. Per fortuna nella nostra società, assai variegata e complessa, la Toscana esprime un punto di vista evoluto e consente significative opportunità al femminile. Lo stesso ‘Teatro delle donne’ esprime questa realtà. Grazie quindi per quello che il Teatro delle Donne ha fatto e continua a fare per affermare con forza lo spazio che le donne possono rappresentare”. “Il Festival Avamposti – ha poi sottolineato l’assessore -, che gode anche del patrocinio dell’assessorato alle pari opportunità, offre un panorama ampio e diversificato della creatività femminile nel Teatro a partire dallo spettacolo inaugurale Lo Schifo, ispirato alla storia di Ilaria Alpi. Una storia che ci dimostra come l’attenzione della donna sia sempre volta alla concretezza, a restituire una riflessione sulla realtà, affrontando temi non semplici a partire dal quotidiano fino all’indagine del profondo”. “Mi auguro – ha concluso Cristina Scaletti- che gli spettacoli proposti possano stimolare dibattiti e riflessioni che aiutino a guardare con occhi più consapevoli la necessità che esprime il mondo femminile nella sua complessità”.  
   
 

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