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Notiziario Marketpress di
Venerdì 16 Settembre 2011 |
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MODENA: ARTE E NATURA - ESPOSIZIONE DI OPERE DI PITTURA E SCULTURA DI PAOLO GRIGÒ, PAOLO LAPI, LAURA VENTURI, YURI BIAGINI, PAOLO LAZZINI, MARINO COLLECCHIA
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Giovedì 15 settembre, alle ore 19 è stata inaugurata la mostra Arte e Natura presso l’associazione culturale Arte Incontri Modena in via Cesare Balbo 84, a Modena. In esposizione quadri e sculture realizzate da un interessante gruppo di artisti toscani, personalmente selezionati dal curatore della mostra Florio Tardelli. L’appuntamento, gratuito, si aggiunge e precede i tanti del Festival della Filosofia, approfondendo il tema della Natura attraverso opere d’arte che alla natura si ispirano. L’associazione culturale Arte Incontri Modena è nata nel 2011 per facilitare l’incontro culturale tra arte e mestieri e individuare un nuovo modo per promuoverli. La finestra associativa si costituisce come centro di raccolta per progetti a livello nazionale e internazionale, offrendo uno spazio agli artisti, in aggiunta, ma senza nulla togliere, agli eventi espositivi codificati dal mondo economico del commercio. Un’associazione no profit in questo settore è infatti un veicolo che può inserirsi come strumento di supporto e come voce accogliente verso tutti quelli interessati all’arte, per fruirla e per farla. Alle ore 21 c´è stata una Performance teatrale della compagnia teatrale Gli Aggregati dal titolo Storie Naturali. Si tratta di una riflessione sulla natura, condivisa e proposta dagli attori al pubblico, attraverso le parole di poeti e scrittori, da Primo Levi a Casimiro Bettelli e Eugenio Montale, accompagnate dalle note di Luca Selmini alla chitarra. Gli Aggregati nasce nel 1990 dall’incontro di giovani provenienti da diverse esperienze di spettacolo che decidono di riunirsi per dare corpo ad un gruppo che possa soddisfare la loro esigenza di far teatro per divertirsi e divertire. Dapprima si chiameranno I Giacobini, ma, dopo una stagione appena, diventeranno Gli Aggregati. Da subito la maggiore difficoltà sarà trovare sale teatrali che possano ospitare le rappresentazioni, essendo la compagnia senza fini di lucro e volta al solo scopo di aiutare Enti di beneficenza o comunque di aggregazione spontanea. La Compagnia, per cercare di far fronte a queste difficoltà, gestisce tutto artigianalmente con grande passione, costruendo scene e costumi. Il successo si consolida anche grazie alla ricerca di repertorio che unisce cultura e divertimento. Il loro prossimo spettacolo sarà al Teatro dei Segni con un tributo ad Indro Montanelli, a dieci anni dalla sua scomparsa, Kibbutz – Resistè con la regia di Luigi Gozzi. Per informazioni contattare 059 355362 o visitare www.Arteincontrimodena.com Paolo Grigò - Nasce a Cascina, in provincia di Pisa, nel 1954. Si diploma all’ Istituto Nazionale d’ Arte di Cascina (Pi) per poi continuare i suoi studi seguendo corsi d’incisione tenuti dal Maestro R. Masoni a S. Croce sull’ Arno, insieme a studi sul nudo e sul ritratto. L’artista ha sempre collaborato col padre scultore per apprendere le tecniche della sua disciplina. Inoltre Grigò ha frequentato, per la tecnica monotipo lo studio del pittore monotipista fiorentino Gipi. La sua attività artistica inizia nel 1971 con la partecipazione a mostre collettive, rassegne nazionali e internazionali (nel 1989 Valencia; nel 1992 alla Modern Art Fifth avenue di New York; nel 1996 l’artista realizza un bassorilievo per la città Montemor-o-novo, in Portogallo; nel 1997 un altro bassorilievo per Noves, Francia). Il pittore ha illustrato la rivista di letteratura Ghibli, n. 16 - 1990, il libro Malaterra di F. Paciscopi, Il Bullettino Storico Empolese, vol. Xiii, a. Xl (1996) e il libro Lettera al padre di R. Casola. Alcuni dei suoi lavori sono in permanenza presso istituzioni e collezioni private. Nel maggio 2011, alla Galleria Il Germoglio di Pontedera ha esposto Paolo Grigò racconta Fabrizio De Andrè! Paolo Lapi - Nasce a Pisa nel 1935, dove vive e lavora. Si è diplomato all´Istituto d´Arte di Firenze e ha iniziato la sua attività artistica negli anni 1957/58. Le sue prime opere sono improntate alla rappresentazione di un naturalismo e di una realtà tradizionale toscana, improntata nella espressione post macchiaiola che fu fondamentale e utile per la sua formazione. Partecipa alle maggiori manifestazioni nazionali conseguendo numerosi premi. Conosce Krimer e Breddo che nel 1961 lo presenta alla Galleria dei Vàgeri. Sempre in quell´anno Franco Russoli visita il suo studio e questo incontro e i successivi del 1962 sono molto importanti per la sua formazione. Russoli lo presenta al gallerista Cairola ed è in quegli anni che espone a Milano, Roma, Firenze. Conosce il critico e poeta Dino Carlesi che scrive in catalogo per una personale nel 1966. Si intensificano in quegli anni i rapporti con i maggiori critici e galleristi: espone con continuità in mostre nazionali, collettive e personali. Nel 1979, per meriti artistici, viene nominato Cavaliere della Repubblica. Negli anni ´70 espone a Zurigo, Baden, Parigi, Aukland, Albuquerque N.m. Usa, Praga. Nel 1980 conosce Raffaele De Grada che lo presenterà in catalogo alla Galleria La Nuova Sfera di Milano. Viene invitato dal Comune di Marsala ad eseguire un´opera sulla città, opera che è esposta in permanenza alla Galleria Civica di Arte Moderna. Conosce Pier Carlo Santini che lo presenterà in catalogo nella personale a Pisa alla Galleria Centroartemoderna nel 1985. Dal 1990 al 1998 viene invitato e partecipa a varie Rassegne Nazionali e ad esporre in mostre personali a Vicenza, Viareggio ed in varie altre città italiane. Attualmente sono in allestimento personali a Firenze, Vicenza, Venezia, Milano, Pisa e Viareggio. Laura Venturi - Nata a Pisa dove lavora, ha iniziato gli studi artistici all’istituto A. Passaglia di Lucca sotto la guida di prestigiosi artisti come Giuseppe Ardinghi, Pierluigi Romani e Mario Palagi. Si è diplomata e perfezionata in affresco e pittura murale. Ha successivamente continuato gli studi e frequentato vari corsi all’Istituto di Storia delle Arti dell’Università di Pisa. Ha avviato l’attività pittorica molto presto, esponendo i suoi lavori nell’ambiente toscano e ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Giovanissima si è avviata all’insegnamento dell’Educazione Artistica, che insegna tuttora all’ Istituto Tongiorgi di Pisa. Ha tenuto varie personali ed ha partecipato a varie collettive e premi nazionali ed internazionali a Pisa, Livorno, Massa, Lucca, Ferrara, Bologna, Agrigento, Palermo, Cosenza, Modena, Milano, Torino, Napoli, Amilly in Francia. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private in Italia e all’estero e presso enti pubblici. Fa parte degli artisti inseriti nell’Archivio storico-documentario del critico Lodovico Gierut. Espone anche con Artedonna, con l’associazione Idearte e con Asart di Pietrasanta. È socio fondatore di Mariparalleli, www.Mariparalleli.it e svolge il ruolo di coordinatore artistico del Centro per l’Arte Tongiorgi di Pisa dove organizza mostre e incontri culturali sull’arte, per giovani e adulti. Hanno scritto di lei Ilario Luperini, Michele Fuoco, Paola Marcone, Lodovico Gierut, Paolo Grigò, Ezio Cappa, Patrizia Ferretti, Anna Francesca Biondolillo, Sandra Lucarelli, Fernando Palagano. Fa parte degli artisti del Dizionario Enciclopedico di Arte Contemporanea ed è inserita in vari cataloghi e pubblicazioni del Centro Diffusione Arte di Palermo. Le sue opere sono in esposizione permanente nella Galleria Gordio e al Palazzo Congressi a Pisa. Yuri Biagini - È nato e vive a Pistoia. Partecipa a concorsi di pittura, il Premio nazionale San Giorgio a Pistoia, e il Premio Arte Laguna a Venezia. Ottimi sono stati i riscontri del pubblico quando ha presentato le sue opere, particolarmente nel 2010 quando ha fatto tre mostre personali a Pistoia, una al Cral Breda e le altre due in gallerie private. Nel 2011 ha esposto alcune delle sue opere alla sede di Ferrara di Banca Sella Sella di Ferrara. Fino a settembre alcuni quadri sono in mostra alla Konster Gallery di Goteborg, in Svezia e a Ravenna. Paolo Lazzini - Nasce a Massa, nel 1953, dove vive e lavora nel suo studio in Lunigiana. Diplomato all´istituto d´ arte di Massa e all´Accademia di Belle Arti di Carrara, ha frequentato numerosi circoli artistici in Italia e in Francia. È stato assistente e allievo di apprezzati artisti contemporanei come Carlo Mattioli, Nino Tirinnanzi, Antonio Possenti. Dal 2003 dipinge in esclusiva per la Galleria Studiò di Giovanna Simonetta Espone nel 1992 alla Galleria Corchia di Forte dei Marmi; nel 1994 e nel 1995 a Milano alla Galleria Studiò e nel 1997 alla Spirale Arte Milano. Nel 2004 tiene un’esposizione personale “E ora dipingo su Musica.. Con il cuore più leggero” Galleria Studiò. Nel 2005 l’esposizione personale “Itinerario mediterraneo” da Portovenere a Cap-martin alla Galleria Studiò presso Hotel Parigi Bordighera e poi la mostra collettiva Europartravel organizzata dalla Galleria Studiò a Milano. Nel 2007 l’esposizione personale Souvenirs de voyage a Monte Carlo e a Fiera Artepadova e successivamente a Fiera Artefirenze con esposizione Tuscany landscapes. Fra le molte altre mostre, da segnalare Le mille luci di New York a Strasburgo Marino Collecchia
Nasce nel 1933 a Fivizzano.vive e lavora a Montignoso di Massa. Una vocazione assoluta, quella di diventare pittore, coltivata e perseguita con coerenza e tenacia. Dall´infanzia in Lunigiana alla prima maturità trascorsa a Milano fino all´età adulta e ai giorni attuali che lo hanno restituito alla sua terra, la Toscana, dove vive, bambino, un intenso rapporto con il nonno Raffaele che racconta al nipote - forse per allontanarlo dal drammatico clima della guerra in atto - le storie di Maremma e del brigante Tiburzi. Nei ricordi dell´ infanzia Collecchia trova come tono cromatico di quei giorni, il grigio verde delle divise militari. Si trasferisce, a guerra conclusa nel 1945, presso il convitto dei padri francescani di Soliera. La vita di Collecchia include la scuola, le amicizie, le prime passioni. Per Marino è l´arte. Trascorre il tempo libero a disegnare i propri ricordi, le impressioni. "Non quello che vedo"dice Collecchia "ma quello che sento". Nel 1951 Collecchia rientra ad Aulla per iscriversi al Liceo artistico. Sono gli anni fondamentali per l´affermarsi di quella vocazione, sbocciata in convitto a Soliera, a esprimere se stesso in segni grafici e pittorici. In una scuola di provincia si può imparare ma soprattutto sognare. Se infatti per Collecchia è importanti l´insegnamento di figura , è comunque il sogno di scoprire i segreti del design a rappresentare per lui la passione. L´itaca di Collecchia in questi anni è Milano. L´incontro con la città, capace di esprimere tendenze internazionali e di accogliere e far crescere fermenti culturali e artistici fortemente innovativi, è segnato dalla gioia. Gli è infatti possibile iniziare, nell´ambito del design, sperimentazioni di metodologie, conoscere nuovi materiali presso industrie di avanzata tecnologia. Collecchia lavora accanto ai grandi protagonisti del design internazionale, gli vengono affidate progettazioni da parte di grandi industrie a stretto contatto con Charles Eames e George Nelson. Mentre è ancora a Milano, diventa per lui ormai impossibile non dare ascolto al richiamo della pittura che non aveva mai del tutto abbandonato. Collecchia capisce che, a quel punto della sua vita, l´unico modulo espressivo possibile è dipingere, e dipingere per lui significa esprimersi attraverso i toni e le sensazioni che solo la sua terra gli può dare. A dieci anni di distanza, al massimo della sua realizzazione come designer, Collecchia rientra così in Toscana, a Massa. La sua terra non lo tradisce, "tra gli ulivi che riflettono luminosità ineguagliabili sospinti dal vento di ponente che accarezza le coste di Bocca di Magra", Collecchia lavora. Sono oltre trecento le opere eseguite, cariche di ricordi antichi nei paesaggi e nei colori delle figure volutamente rigide e malinconiche | |
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