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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Settembre 2011
 
   
  RICERCA E INNOVAZIONE CONDIZIONI FONDAMENTALI PER NON FAR FERMARE LA SARDEGNA.

 
   
  Cagliari, 14 settembre 2011 - Non un evento mediatico e neppure un passo formale, ma la seconda tappa di un percorso che individua nella ricerca e nell’innovazione le condizioni indispensabili per portare sviluppo economico e occupazionale nell’Isola. E’quanto ha detto il 12 settembre in apertura dei lavori in programma per due giorni al Thotel di Cagliari l’assessore regionale della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio, Giorgio La Spisa, che ha dato il benvenuto ai numerosi ricercatori ed esperti convenuti alla Ii Conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione. In questo momento di crisi – ha dichiarato-non vogliamo cedere allo scetticismo di alcuni o al cinismo di altri, ma vogliamo imprimere una spinta certa verso lo sviluppo con occhi che guardano lontano, verso una prospettiva, consapevoli che scienza ed economia non progrediscono per automatismi, ma grazie ad un impegno costante nel tempo. Lo scorso anno – ha proseguito La Spisa- in occasione della prima conferenza, avevamo individuato in un uomo che cerca una meta il nostro simbolo. Quest’anno vogliamo indicare che per raggiungere i nostri traguardi c’è bisogno di una compagnia, di sinergie, di elementi e strumenti che ci aprano prospettive comprese tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, senza tralasciare quanto occorre per la formazione e esaltando i fattori che compongono la nostra tradizione. Per fare questo occorre scrollarsi di dosso i complessi di inferiorità e la presunzione dell’autosufficienza. In estrema sintesi – ha concluso l’assessore della Programmazione elencando gli obiettivi prioritari della Regione Sardegna - intendiamo, con l’impiego di ingenti risorse, collegare la Sardegna ai Centri di Ricerca, promuovere una ricerca finalizzata a obiettivi specifici, incentivare una forte collaborazione tra le Università di Cagliari e Sassari e le Agenzie regionali per la Ricerca, coinvolgere i giovani ricercatori mediante l’assegnazione di borse di studio pari a 54 milioni di euro, migliorare le infrastrutture e i servizi, promuovere accordi con lo Stato e con altri sistemi regionali (quali Lombardia, Veneto e Sicilia) per dare concretezza ad alcuni importanti progetti comuni. Credo che sia chiaro che non vogliamo stare fermi correndo il rischio – ha concluso provocatoriamente Giorgio La Spisa- di ritrovarci depressi, invecchiati e indebitati”. I lavori hanno dunque preso il via con l’intervento, in teleconferenza da Houston, del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università del Texas, Mauro Ferrari. Medico e ingegnere di origini friulane, il luminare ha illustrato il programma di ricerca sulle nanotecnologie applicate alla prevenzione e alla cura del cancro insistendo molto sul fatto che buona parte del successo della ricerca è da imputare alle risorse umane a disposizione ed ad alcune qualità fondamentali che i ricercatori devono possedere. Fare ricerca –ha spiegato- significa essenzialmente mettere la propria vita e il proprio lavoro al servizio degli altri. Ha quindi proseguito illustrando l’eccezionale investimento sostenuto dal governo in centinaia di laboratori del Texas nella lotta contro il cancro e la notevole proliferazione di imprese alle quali tali ricerche hanno dato vita. Nell’arco di sei anni sono stati creati in questo modo circa 4 mila nuovi posti di lavoro. Ma è evidente che la quantità di investimenti risulta essenziale per reggere la competitività, così come è evidente lo stretto legame esistente tra ricerca e sviluppo economico. Così come – ha aggiunto- è necessario varare programmi che comprendano un arco di tempo non inferiore ai dieci anni, perché la buona ricerca da risultati se può essere sostenuta nel tempo. Un consiglio per la Sardegna –ha concluso- è quello di puntare su aree di nicchia partendo da ciò che è già presente nel territorio, perché soltanto così è possibile esercitare una leadership. Al termine delle comunicazioni introduttive si sono svolti tre forum su vari temi di grande attualità. Il primo, moderato da Marco Bersanelli, dell’Università degli Studi di Milano, sul tema “Le sfide in atto: conferme, criticità, occasioni”, ha visto la partecipazione di Giovanni Bignami (Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica), Piero Benvenuti (in rappresentanza del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana) ed Enrico Costa (Istituti nazionale di Astrofisica e di Astrofisica Spaziale e di Fisica Cosmica di Roma). Al centro delle riflessioni il radiotelescopio realizzato a S.basilio, uno dei più grandi (64 metri di diametro) al Mondo che porta la Sardegna all’avanguardia in campo nazionale ed internazionale aprendo interessanti scenari di sviluppo locale. Al suo primo appuntamento nel suo nuovo ruolo di presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica, Bignami ha preannunciato che il radiotelescopio di S.basilio, ormai pronto, verrà presto inaugurato e connesso agli altri centri di osservazione esistenti in Sicilia ed Emilia Romagna. Con questo sofisticato strumento della tecnologia –ha aggiunto Piero Benvenuti- si potrà comunicare con le navicelle spaziali e condurre esplorazioni nel sistema solare di concerto con la Nasa e con altre agenzie. Per quanto riguarda gli utilizzi più specifici, uno dei campi dove potrebbe essere impiegato potrebbe essere – ha concluso Benvenuti- quello legato alla spazzatura spaziale che tanti danni arreca agli impianti satellitari e alle stazioni orbitanti. Lusinghiere valutazioni sui traguardi nel campo dell’astrofisica raggiunti nell’Isola sono state formulate anche dal prof. Costa che ha sottolineato come in Sardegna esistano le condizioni per fare scuola e, di conseguenza, poter contare su risorse umane e tecnologiche capaci di attirare investimenti. Il secondo forum sul tema “Il sistema parco e le piattaforme tecnologiche”, coordinato da Carlo Federico Perno dell’Università Tor Vergata di Roma, ha evidenziato i più importanti studi effettuati in Sardegna sulla genetica e sui meccanismi dell’invecchiamento (illustrati dal professor Francesco Cucca dell’Università di Sassari) e quelli condotti nel Regno Unito sul diabete di tipo 1 che colpisce l’infanzia (John Todd dell’Università di Cambridge) mentre il prof. Mauro Magnani dell’Università di Urbino ha sottolineato l’importanza di cambiare strategia per quanto riguarda il modo di concepire spin off accademici per aumentare l’autosostenibilità delle iniziative e la conseguente durata nel tempo. Il terzo forum, infine, ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle nuove tecnologie, dell’informazione e delle telecomunicazioni quali facilitatori orizzontali del sistema della ricerca. Coordinata da Luciano Milanesi dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, la discussione ha evidenziato quanto sia importante che i progetti di ricerca non riguardino più singoli ricercatori, ma team multidisciplinari altamente specializzati. Paolo Zanella, presidente del Crs4, assieme a Domenico Laforenza dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr e a Francesco Archetti dell’Università degli Studi Bicocca di Milano hanno proposto in quest’ottica una rilettura delle origini dello spazio web sorto proprio per rispondere ad alcune esigenze di comunicazione a livello scientifico con ricadute su un pubblico vastissimo a livello planetario. Nel pomeriggio i lavori della Ii Conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione sono ripresi proponendo altri forum e interventi di particolare interesse. Il primo, sulle strutture per l’internazionalizzazione è stato condotto da Francesco Pigliaru (Prorettore delegato per la Ricerca dell’Università di Cagliari) e ha visto gli interventi di Maria Del Zompo dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Cagliari e di Antonio Navarra direttore del Centro euro mediterraneo per i cambiamenti climatici. Vibrato l’appello dela prof. Del Zompo per salvaguardare il valore dei giovani ricercatori messo a rischio dal crescente disinteresse delle imprese per la ricerca. Ha fatto seguito l’intervento di Luigi Raffo dell’Università di Cagliari su Finanziamenti e progettazione europea per la ricerca e il forum su La valutazione della produzione scientifica con interventi di Andrea Bonaccorsi (Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e Donatella Spano (Prorettore delegato per la ricerca dell’Università di Sassari). Ha concluso i lavori della prima giornata l’intervento di Alessandro Spano del Nucleo regionale di valutazione degli investimenti pubblici dell’Università di Cagliari sul tema della valutazione degli impatti delle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione delle imprese. I lavori sono ripresi con l’intervento di saluto del presidente della Regione Ugo Cappellacci.  
   
 

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