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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 14 Settembre 2011 |
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TRIESTE: "SIŽ" GOVERNO A RIUTILIZZO 143 MILA MQ IN AREA EX CAFFARO
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Trieste, 14 settembre 2011 - "Via libera" a nuovi investimenti industriali nella zona ex Caffaro (Macroarea 7). Dopo due anni di lavoro e progettualità ieri a Roma si è concluso positivamente lŽiter della Conferenza dei servizi decisoria Stato-regione sul tema delle bonifiche nella zona ex Caffaro, nella Bassa Friulana. AllŽincontro hanno preso parte i tecnici del ministero dellŽAmbiente e della Salute e per il Friuli Venezia Giulia dellŽassessorato allŽAmbiente, che negli ultimi due anni hanno lavorato per trovare una soluzione alla gestione delle aree inquinate. Il "via libera" dello Stato riguarda in particolare la zona nota come Macroarea 7 dei terreni ex Caffaro, sui quali, dopo il lungo procedimento di controllo, non sono state rilevate forme di contaminazione delle acque sotterranee a seguito delle analisi effettuate dallŽArpa Fvg. "Il ministero dellŽAmbiente - ha spiegato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani - ha concesso oggi la possibilità di riutilizzare le aree a fini industriali: un risultato strategico per la zona di San Giorgio di Nogaro e per lŽeconomia di tutta la regione. Il riutilizzo riguarda, in particolare, unŽarea di 143 mila metri quadrati che potranno essere così restituiti alla loro originaria destinazione dŽuso, quella di impianto industriale". Formalmente, i terreni saranno restituiti al commissario straordinario della Caffaro e Snia: potrà così procedere lŽiter relativo al bando per la vendita dei terreni, in relazione ai quali esiste già un piano industriale per la realizzazione di un impianto cloro-soda. "Sono particolarmente soddisfatto - ha commentato ancora il vicepresidente Ciriani - in quanto negli ultimi due anni lŽimpegno dellŽAmministrazione regionale su questo fronte è stato costante, coerente e focalizzato a trovare con il Governo soluzioni concrete e da applicare in tempi brevi. Si è trattato, per quanto concerne lŽaspetto istituzionale, di un lavoro di squadra che ha visto impegnati lŽArpa, il commissario straordinario della Laguna di Grado e Marano, lŽAvvocatura dello stato, il consorzio industriale dellŽAussa Corno, il Comune di Torviscosa, oltre che la direzione regionale allŽAmbiente". "Questo intervento - ha sottolineato Ciriani - rappresenta un elemento centrale per il nuovo sviluppo dellŽeconomia nella Bassa Friulana: ora abbiamo la possibilità e la strategia, gli strumenti e gli investimenti per superare la ferita sul territorio e le conseguenze economiche lasciate dalla ex Caffaro. Oggi, anche con un ruolo centrale di Friulia Spa, dobbiamo guardare agli investimenti futuri, e promuovere questo territorio, ora libero da vincoli e inserito in un iter di nuovo e responsabile utilizzo del territorio". |
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