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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Settembre 2011
 
   
  AGENDA DIGITALE: NECESSARIE ULTERIORI AZIONI PER PROTEGGERE I BAMBINI — RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 
   
  Bruxelles, 14 settembre 2011 — In una relazione presentata ieri la Commissione europea esamina le modalità con cui gli Stati membri stanno attuando le raccomandazioni dell´Ue volte a garantire che i bambini possano fruire del mondo virtuale con fiducia e sicurezza. Gli Stati membri e l´industria stanno incrementando gli sforzi per attuare le raccomandazioni dell´Ue del 1998 e del 2006 relative alla tutela dei minori che usano servizi audiovisivi e online, tuttavia le misure si sono rivelate nel complesso insufficienti. Nella fattispecie la relazione mostra che gli Stati membri non rispondono in modo adeguato o che adottano approcci variabili alla lotta e alla segnalazione dei contenuti nocivi, per garantire che i bambini consultino contenuti adatti alla loro età, rendere più sicuri i siti di socializzazione per i minori e proteggerli dai videogiochi nocivi. Esistono per esempio molte differenze fra gli Stati membri nel modo in cui le hotline verificano l´illiceità o la nocività dei contenuti loro segnalati, ne tracciano l´origine ed eseguono la notifica alle autorità competenti. Analogamente, i paesi europei usano diversi sistemi di classificazione per età e dispositivi tecnici per far sì che i siti e i videogiochi siano adatti all´età. La relazione mostra che esiste un notevole margine di miglioramento per rafforzare la protezione dei minori in questi ambiti. La Commissione intende affrontare tali problematiche più avanti nel corso dell´anno mediante un´iniziativa di ampio respiro volta a educare e proteggere i bambini che usano le nuove tecnologie. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione responsabile dell´Agenda digitale ha dichiarato: "I bambini si recano online più spesso e cominciano più giovani, esplorando un entusiasmante mondo digitale pieno di opportunità. Dobbiamo però imprimere urgentemente un impulso alle nostre azioni e al modo di collaborare per educare e proteggere i bambini in questo mondo virtuale in continua evoluzione. Dobbiamo infondere ai genitori e agli insegnanti la fiducia necessaria per assumersi le loro responsabilità. La strategia che intendo presentare nel corso dell´anno affronterà direttamente questi problemi". La relazione suggerisce diverse azioni, tra le quali: Contenuti illeciti e nocivi: diffondere la conoscenza delle linee dirette e migliorare le infrastrutture di sostegno per agevolare la rimozione di contenuti illeciti. Networking sociale e privacy: incrementare la consapevolezza dei rischi e i modi per ridurli. Classificazione per età e sistemi di codifica: un uso più ampio dei sistemi di classificazione per età (come Pegi) per i videogiochi online; sviluppo di codici di condotta e altri modi per aumentare la conoscenza della classificazione per età da parte dei rivenditori, in modo da evitare la vendita ai "minori". Contesto generale - Fare di internet un luogo più sicuro per i bambini è una delle priorità dell´Agenda digitale europea (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Da un sondaggio Eukidsonline (Ip/11/479), in Europa i bambini fra i 9 e i 10 anni che usano internet dichiarano di avere iniziato a recarsi online a sette anni. Il 33% di quelli che navigano usa un telefono cellulare o palmare. Il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% degli intervistati nella fascia di età dai 9 ai 12 anni sostiene di avere registrato un profilo su un sito di socializzazione; un quarto degli utenti di tali siti dichiara di avere un profilo pubblico. Qualsiasi strategia di portata unionale in quest´ambito deve tenere conto della natura globale e in constante evoluzione dell´ambiente digitale, per rispondere in modo flessibile alle nuove sfide. Le raccomandazioni dell´Ue del 1998 e del 2006 relative alla tutela dei minori online erano motivate dal fatto che la legislazione unionale e nazionale non sempre riesce a tenere il passo con gli sviluppi nel settore dei servizi audiovisivi e informativi online. A livello unionale (grazie alla direttiva sui servizi di media audiovisivi) e nella maggior parte degli Stati membri esistono norme specifiche relative al solo contenuto dei media audiovisivi. Diventa quindi ancora più importante che gli Stati membri e i fornitori di servizi siano consapevoli delle nuove sfide per la protezione di minori e possano promuovere le condizioni adeguate per un quadro di riferimento grazie alla cooperazione fra le parti interessate e la coregolamentazione o l´autoregolamentazione. La relazione riguarda diverse azioni previste dall´Agenda digitale europea. Nella fattispecie la Commissione si è impegnata a "promuovere il dialogo tra le varie parti interessate e l´autoregolamentazione dei fornitori di servizi europei e mondiali (ad es. Piattaforme di social networking, fornitori di servizi di comunicazione mobile, ecc.) in particolare per quanto riguarda l´uso dei loro servizi da parte dei minori" (Azione 37). L´agenda digitale esorta inoltre gli Stati membri a "mettere in pratica le linee telefoniche dirette per la denuncia di contenuti online offensivi o dannosi, organizzare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza online dei bambini e proporre di insegnare la sicurezza online nelle scuole, nonché incoraggiare i fornitori di servizi internet a mettere in atto misure di autoregolamentazione relative alla sicurezza dei bambini entro il 2013" (Azione 40). La Commissione lavora anche alla promozione di contenuti online di elevata qualità e adatti all´età (Ip/11/746). Come dimostrano i risultati del sondaggio Eukidsonline, soltanto un ragazzo su tre di età compresa tra 9 e 12 anni ritiene che la rete offra materiale interessante (Ip/10/1368). Link utili: Relazione della Commissione sulla tutela dei minori — "Tutela dei minori nel mondo digitale" e documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la relazione: http://ec.Europa.eu/avpolicy/reg/minors/rec/2011_report/index_en.htm  Programma dell´Ue per l´uso sicuro di internet: http://ec.Europa.eu/saferinternet    
   
 

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