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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Settembre 2011
 
   
  CAGLIARI: PORTUALITÀ TURISTICA - RISORSA FONDAMENTALE PER SVILUPPO ECONOMICO ENTROTERRA

 
   
  I porti turistici come porte d´accesso per lo sviluppo economico e sostenibile dei territori interni. È stato il tema principale del seminario, tenutosi oggi a Cagliari, in occasione della presentazione del ‘Tpe Tourisme, Ports Environnement’, progetto strategico, che mira a dare un contributo allo sviluppo economico sostenibile fra la costa e l’interno delle regioni trasfrontaliere del Programma Italia - Francia Marittimo 2007-2013, ossia Sardegna, Liguria, Toscana e Corsica. Il progetto coinvolge le quattro regioni partner per quanto concerne i territori in cui sono presenti porti turistici (58 nell’Isola) e il loro immediato entroterra. L’obiettivo generale del Tpe è creare una governance di sistema integrato dei porti turistici dell’area interessata, volta al raggiungimento di elevati standard ambientali e alta qualità dell’offerta turistica. I destinatari del progetto sono, principalmente, i diportisti/turisti che usufruiscono dei servizi (non solo turistici), messi a disposizione da porticcioli e immediato entroterra, e anche tutti i soggetti fornitori di servizi presenti nell’area, nonché popolazione residente e attività commerciali, in termini di ricadute su qualità ambientale e sviluppo economico. "I porti turistici sono veri e propri portali di ingresso al territorio e punti di partenza nell´esplorazione e nella scoperta di quanto offre l’entroterra - ha affermato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Luigi Crisponi, nell’intervento di apertura del seminario - un viaggio verso le bellezze, le eccellenze e le specificità dell’interno, e dunque per apprezzare i prodotti agroalimentari di qualità, fruire di beni ambientali, paesaggistici e storico – culturali, oltre che, naturalmente, dei servizi turistici e di quelli prettamente connessi alla nautica. In sostanza, intendiamo sfruttare a pieno l’alto potenziale del diportismo nautico non solo in termini di aumento di arrivi e presenze sul territorio, ma anche per i riflessi su piccolo commercio e piccola industria delle aree dove sussistono i porti”. Le attività del Tourisme, Ports Environnement, divise in due sottoprogetti, riguardano l’aumento dell’attrattività dei porti turistici, col miglioramento della qualità di servizi all’insegna di un turismo nautico sostenibile ed ecocompatibile. Nel primo sottoprogetto sono incluse le attività volte a migliorare la qualità dei porticcioli turistici dal punto di vista ambientale; nel secondo sottoprogetto sono contenute le attività di ricerca volte a facilitare il diportista/turista nel suo viaggio nel territorio. Tra le azioni previste ci sono la creazione di itinerari tematici porto – entroterra, azioni pilota per la realizzazione di sistemi multimediali e servizi di connettività sui pontili, attività per l’accoglienza turistica nei porticcioli, anche attraverso aree espositive, e allestimento di aree di animazione e punti informativi. Tra i vari risultati attesi ci sono il miglioramento dei sistemi di gestione ambientale dei porticcioli, la messa in rete delle informazioni destinate ai diportisti (attraverso l’implementazione del portale realizzato nell’ambito del progetto strategico ‘Innautic’), l’integrazione dei porti partners finalizzata e quella delle filiere turistica, culturale e agroalimentare creazione di sistemi di accoglienza nei porticcioli, attraverso aree espositive e il monitoraggio costante di arrivi e presenze e delle destinazioni, come base per strategie di sviluppo. "Tra le quattro regioni partners - ha aggiunto l´assessore Crisponi - ci sono disparità nell’offerta dei servizi per la nautica da diporto e di supporti telematici per l’informazione e la fruizione dei servizi stessi, la Sardegna, con 1800 chilometri di costa e circa 60 porti turistici, presenta una portualità diffusa ma da potenziare e sfruttare, retaggio di una scarsa attenzione rivolta in passato a un settore che può essere molto produttivo. Per ovviare a questa debolezza di fondo – ha concluso – sarà utile, come previsto dal progetto, la realizzazione di un network di porti coordinati da una governance istituzionale, e quindi una rete stabile di soggetti e strumenti comuni per lo sviluppo del turismo nautico, in modo da raggiungere un livello omogeneo e qualificato dei servizi offerti e, di conseguenza, un’efficiente e adeguata accoglienza"  
   
 

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