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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Settembre 2011
 
   
  UE: LE PMI AL PRIMO POSTO NEL RILANCIO DELLA CRESCITA

 
   
  Bruxelles, 15 settembre 2011 – I rappresentanti per le Pmi si sono incontrati ieri a Bruxelles per elaborare una strategia tesa a sviluppare le potenzialità di crescita e la competitività delle Pmi. Questi gli elementi chiave concordati: rendere possibile l´avvio di un´impresa in 3 giorni con meno di 100 Eur, incrementare l´accesso ai finanziamenti e agli appalti pubblici e snellire la burocrazia, anche mediante l´introduzione di una "prova a favore delle Pmi" per la nuova legislazione dell´Ue e degli Stati membri. A tal fine, la Commissione europea e gli Stati membri sono invitati ad effettuare una specifica "prova Pmi" prima di adottare un qualsiasi atto normativo. Tale prova è tesa a verificare l´assenza di nuovi ostacoli che potrebbero impedire il buon funzionamento dei 25 milioni di piccole imprese presenti in Europa. Dodici paesi hanno già adottato la prova Pmi e diversi altri stanno per metterla in campo. I rappresentanti per le Pmi hanno concordato di attuare tali provvedimenti in tutti gli Stati membri entro settembre 2012. Con tali provvedimenti l´Europa rafforza vigorosamente la posizione delle Pmi, il cui ruolo è generalmente ritenuto essenziale nell´ottica di rilanciare la crescita. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditorialità, ha dichiarato: "in una situazione cruciale come quella attuale, in cui la sopravvivenza dell´integrazione europea è direttamente collegata alla nostra capacità di rilanciare la crescita, abbiamo urgente bisogno di una vera rivoluzione che posizioni le Pmi e l´economia reale nel cuore della politica e dell´amministrazione pubblica, per consentire loro di esprimere a pieno le proprie potenzialità. Tale approccio è fondamentale al fine di porre le giuste basi per la crescita. Mi compiaccio che i rappresentanti per le Pmi di tutti i paesi dell´Ue abbiano assunto un impegno risoluto in tale direzione". Contesto - Ieri i rappresentanti nazionali per le Pmi hanno presentato i progressi registrati a livello nazionale nell´applicazione dello "Small Business Act" per l´Europa (Ip/11/218) adottando di comune accordo un ambizioso piano d´azione nel corso del primo incontro a Bruxelles con Daniela Calleja, il rappresentante per le Pmi dell´Ue. Sempre quest´anno, ciascun paese dell´Ue aveva già nominato un rappresentante per le Pmi, incaricato di promuovere gli interessi delle piccole imprese e di garantire che non vengano trascurati (Ip/11/642). I rappresentanti per le Pmi e quelli della comunità delle piccole aziende hanno convenuto che è necessario concentrare l´azione dei prossimi 12 mesi su tre obbiettivi concreti: Semplificare l´ambiente imprenditoriale e incoraggiare le persone a raccogliere la sfida di diventare imprenditori. I rappresentanti per le Pmi si sono prefissati l´obiettivo di consentire l´avvio di un´attività in tutti gli Stati membri in 3 giorni con un costo non superiore a 100 Eur. Migliorare l´accesso delle Pmi ai finanziamenti mediante provvedimenti atti ad incrementare la disponibilità e l´impiego di garanzie del prestito bancario per le Pmi, nonché dei microcrediti, in particolare per le nuove imprese e per le microimprese. Attualmente l´accesso ai finanziamenti rappresenta il problema più pressante per le Pmi. Occorre inoltre aumentare la partecipazione delle Pmi ai contratti di appalto pubblici. Le ultime ricerche evidenziano che a livello di Ue le Pmi rappresentano solo il 34% degli appalti pubblici pubblicati, nonostante la loro partecipazione all´economia nel suo complesso si attesti al 52%. Assicurare che la nuova legislazione tenga sistematicamente e debitamente conto delle possibili implicazioni per le Pmi mediante una prova Pmi, sia su scala europea che nazionale. Assieme ai rappresentanti per le Pmi, la prova Pmi è alla base del nuovo piano di governance per le Pmi elaborato dalla Commissione europea. La prova Pmi è già una realtà in quasi metà dell´Ue - La prova Pmi, componente essenziale del principio "innanzitutto pensare piccolo", è stata istituita nello Small Business Act (Sba) per l´Europa adottato nel 2008. Nel 2011, con la pubblicazione del riesame dello Sba, il ruolo della prova Pmi è si è ulteriormente rafforzato. Poco meno della metà degli Stati membri dell´Ue dichiara di applicare già la prova Pmi. Malta, la Slovenia e la Repubblica slovacca stanno per introdurla. Quattro stati membri – la Grecia, il Belgio, Cipro e la Bulgaria – stanno discutendo la possibilità di introdurla, mentre altri paesi tengono spesso conto degli interessi delle Pmi nella valutazione di impatto normativo pur non avendo adottato ufficialmente una prova Pmi. L´austria, ad esempio, ha predisposto una metodologia specifica basata su un apposito strumento Internet, che sarà obbligatoria a partire dal 2013. Nella Repubblica slovacca, la prova Pmi è prevista in tutta la nuova legislazione e Malta ha recentemente redatto una legge che sancisce l´obbligo per tutte le proposte normative di essere sottoposte alla prova Pmi (a partire dall´inizio del 2012) qualora si ritenga che queste possano avere delle ripercussioni sulle micro e piccole imprese. Infine, la Finlandia sta esaminando diversi modi per valutare l´impatto della normativa sulle piccole imprese, per porre in essere una versione migliorata della prova Pmi. La maggior parte degli Stati membri ritengono che la prova Pmi, introdotta nel 2008, rappresenti un reale valore aggiunto per le Pmi nei rispettivi paesi, come evidenziato da una recente indagine condotta dalla Commissione europea. In particolare, gli Stati membri sottolineano che la prova Pmi lascia alle imprese il tempo necessario per adeguare le proprie attività alla nuova legislazione, con un conseguente risparmio economico. La prova Pmi contribuisce inoltre ad impedire l´adozione di leggi che potrebbero comportare un onere sproporzionato per le imprese, chiarisce le potenziali ripercussioni delle nuove proposte sulle Pmi e facilita l´identificazione di misure di attenuazione.  
   
 

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