Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
 
   
  BOLZANO: SCETTICI SULLA MANOVRA: ULTERIORI AGGRAVI MA NON RIFORME STRUTTURALI

 
   
  Bolzano, 19 settembre 2011 - Con scetticismo la Giunta provinciale registra il varo della manovra correttiva da 54 miliardi di euro approvata dal Parlamento: gli aggravi per cittadini e imprese sono eccessivi, le misure congiunturali troppo deboli, gli sforzi per risparmiare troppo ridotti. Unica nota positiva: la possibilità di trattative separate previste per l´autonomia speciale e per definire il contributo dell´Alto Adige. "Ora puntiamo su questi margini di compromesso", sottolinea il presidente Luis Durnwalder. Tocca ai cittadini e alle amministrazioni pubbliche rimediare, per quanto possibile, ai ritardi accumulati negli ultimi decenni dalla politica italiana, ora che la situazione richiede misure di risparmio. "Tutti dovranno contribuire a questi sacrifici - ribadisce il presidente Durnwalder - e con senso di responsabilità le amministrazioni pubbliche dovranno fare la loro parte per poter investire in maniera più efficace i soldi dei contribuenti." Durnwalder ricorda però la necessità di maggiore equità di una manovra economica che grava in maniera eccessiva sugli enti locali. "Non vogliamo sottrarci a impegni che consideriamo doverosi per risanare i conti dello Stato, ma riteniamo che ognuno, Stato e Regioni, debba fare la propria parte secondo un principio di proporzionalità e di giustizia, anche in considerazione del fatto che già con l´Accordo di Milano la Provincia rinuncia annualmente a 500 milioni", sottolinea Durnwalder. L´equilibrata compartecipazione alle spese e la prerogativa delle competenze provinciali saranno le direttrici da seguire per l´autonomia speciale nelle trattative al tavolo separato con lo Stato. Ma Durnwalder ricorda ancora che "l´obiettivo del risanamento potrà essere raggiunto solo se tutti remano nella stessa direzione e se il Governo torna al suo compito originario, che è quello di governare per il bene della collettività." Compito che si traduce da un lato in misure in grado di far ripartire l´economia e garantire la sicurezza sociale, dall´altro nella tutela degli interessi generali e non di quelli particolari. "Se il Governo si fosse mosso prima per fronteggiare l’enorme debito, la manovra avrebbe potuto essere molto meno drastica", commenta dal canto suo l’assessore Thomas Widmann, che dubita fortemente che questo pacchetto di misure sia sufficiente a risollevare il Paese. "I provvedimenti si traducono in una serie di ulteriori aggravi sia per i cittadini che per le imprese, ma manca ogni traccia di misure strutturali e di rilancio dell’economia, ciò che serve per stabilizzare l’Italia nel lungo periodo", aggiunge Widmann. Anche le liberalizzazioni nei servizi pubblici, secondo l’assessore, non sono la strada giusta per raggiungere l’obiettivo. Con preoccupazione si guarda in particolare ai giovani: "A scontare gli effetti della manovra saranno soprattutto le giovani generazioni, perchè questo pacchetto non è ispirato alla sostenibilità nel lungo periodo." Ora Widmann si aspetta dal Governo ulteriori passi: "Servono riforme strutturali, riforme dell’apparato politico, riforme del sistema pensionistico, riduzione della burocrazia e snellimento della macchina del personale", spiega l’assessore. Se non si interviene su questa strada, anche l’economia altoatesina ne subirà le conseguenze negative, conclude Widmann.  
   
 

<<BACK