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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
 
   
  COSTI DELLA POLITICA: BONANNI (CISL) PROPONE FVG COME MODELLO

 
   
  Magnano in Riviera (Ud), 19 settembre 2011 - Friuli Venezia Giulia come laboratorio a livello nazionale per far ritrovare alla politica il senso della responsabilità, presupposto per affrontare e superare la crisi del debito e ritrovare la fiducia dei mercati e della comunità internazionale. Si è concluso con questa proposta, rivolta alla classe politica della regione, a maggioranza e opposizione, alle categorie economiche e ai rappresentanti dei lavoratori, l´intervento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, alla tavola rotonda dedicata il 15 settembre a "Il prezzo della politica", promossa a Magnano in Riviera dalla Cisl Friuli Venezia Giulia. In un discorso a 360 gradi, in cui Bonanni ha parlato di un Paese che sta affondando per colpa del debito, di opere pubbliche che non vanno avanti, di manovra non equa perché tocca chi ha di meno, di litigiosità della politica, di necessità di separare le funzioni tra chi decide e chi gestisce, di esigenza fondamentale di indicare nella Costituzione l´obbligo del pareggio di bilancio, Bonanni ha rivolto un invito al Friuli Venezia Giulia ad essere precursore di ciò che può essere fatto in Italia. "Il Friuli Venezia Giulia ha un privilegio, che ha fatto di voi una regione forte, vista con simpatia in Italia", ha detto. "Friuliani e giuliani hanno usato lo statuto speciale magistralmente, per fare cose grandiose. In questo momento occorre utilizzare fino in fondo il vostro statuto, anticipando ciò che si può fare in Italia. Progettiamo tutti assieme cosa deve essere il Friuli Venezia Giulia per farlo diventare più forte, più veloce, più all´altezza dei tempi". Un invito che il presidente della Regione, Renzo Tondo, non ha mancato di cogliere, definendolo, a margine del dibattito, "assolutamente condivisibile". "Bonanni da sempre rappresenta il sindacato più responsabile, con maggiori qualità riformiste, che ha il coraggio di affrontare i temi e non limitarsi alla protesta. Quindi l´invito deve essere accolto, lo farò da parte mia", ha affermato, riferendosi alla proposta di riduzione dei costi della politica, che presenterà il prossimo 27 settembre al Consiglio regionale e sulla quale, in un duplice intervento alla tavola rotonda, rispondendo alle domande del moderatore Paolo Possamai, direttore del quotidiano Il Piccolo, non ha tuttavia voluto entrare nei dettagli. Certa è la disponibilità ad aprire un tavolo anche con l´opposizione, da parte del presidente, che ha rivendicato la sua capacità di aver dato l´esempio, rinunciando a 300 mila euro per l´incarico di commissario per la terza corsia autostradale. E poi Tondo ha ricordato le cose buone fatte, durante il primo e il secondo mandato: la chiusura di Irfop, Esa, Segreteria generale straordinaria per il terremoto, Ente regionale per i migranti; e ancora le Comunità montane, "non soppresse, ma senza le risorse e gli amministratori di prima". Ha anche citato la riduzione del debito di 500 milioni e la partita delle infrastrutture, "avviate in questa legislatura senza i soldi dello Stato". Non è mancato un passaggio sul tutore dei minori e sul difensore civico (citati dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton), che "nella precedente legislatura guarda caso erano presieduti dal primo dei non eletti della Margherita e dei Ds; esempio di posti assegnati ai bocciati dal voto", ha precisato, invitando tutti a dare l´esempio e a meditare sui propri errori. "Sono convinto che la democrazia vada difesa", ha quindi aggiunto il presidente, dicendo che "non mi troverete mai né contro i partiti né contro gli eletti". E proprio in riferimento a quanto avverrà il 27, ha assicurato di aver le idee chiare: "farò una serie di proposte, per avviare un dibattito ma non per perdere tempo. Dovremo darci delle scadenze che riguarderanno il numero dei consiglieri regionali e il pacchetto delle loro indennità; e con essi tutta una serie di situazioni intermedie che sono i veri costi della politica: Confidi, Frie, Erdisu", ad esempio. Sull´abolizione delle Province ha quindi rivendicato una posizione al di sopra di ogni sospetto, ricordando di essere stato contrario alla quinta provincia, quella della sua Tolmezzo. Così come si è detto disponibile ad una riforma della sanità, che vale più della metà del bilancio della regione, come ha evidenziato il direttore Possamai. Sono questioni che secondo Tondo devono riguardare tutti indistintamente. E su cui tutti devono saper riflettere, con senso di responsabilità. "Le resistenze ci saranno dappertutto, ma dovremo avere il coraggio di essere determinati, il coraggio di forti cambiamenti, anche all´interno dei vostri mondi", ha concluso. Accanto a Bonanni, Tondo e Moretton, alla tavola rotonda organizzata dalla Cisl e introdotta dal segretario generale Fvg, Giovanni Fania, sono intervenuti anche Salvatore Palermo (Confindustria), Donato Riccesi, (Ance), Graziano Tilatti (Confartigianato), Enzo Gasparutti (Legacoop) e Franco Sterpin Rigutti (Confcommercio).  
   
 

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