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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE STRATEGIE PER LA RIDUZIONE DEI GAS NON CO2

 
   
  Srasburgo, 19 settembre 2011 - Molto è già stato fatto dalla comunità internazionale ed europea per limitare le emissioni di biossido di carbonio (Co2). Ma non bisogna dimenticare le sostanze come gli idrofluorocarburi - presenti nei frigoriferi - o il protossido di azoto - contenuto nelle bombolette - che contribuiscono al riscaldamento terrestre e allo scioglimento dei ghiacci dell´Artico. Il Parlamento europeo ha infatti votato mercoledì 14 settembre una risoluzione per ridurre le emissioni di questi gas chiamati non Co2. Martedi sera, i due correlatori Richard Seeber (Ppe, Austria) e il greco Theodoros Skylakakis (Alde) hanno sollevato la questione con i rappresentanti della Commissione. "La riduzione delle emissioni dei gas non Co2 deve fare parte della politica europea sul cambiamento climatico. Oggi possiamo intervenire in maniera efficace, in tempi ragionevoli e con le risorse già esistenti" sostiene il deputato Richard Seeber. Il suo omologo greco sottolinea anche i vantaggi economici. Un taglio alle emissioni dei gas non Co2 produrrebbe addirittura un risparmio sui costi nella lotta per il cambiamento climatico. Infatti il costo pubblico per la riduzione degli idrofluorocarburi varia dai 5 ai 10 centesimi per tonnellata, al contrario dei 13 euro a tonnellata del carbone. La risoluzione votata mercoledì in Parlamento prevede: · il disincentivo della Commissione alla produzione e al consumo di idrofluorocarburi (Hfc), l´interruzione dell´utilizzo di idroclorofluorocarburi (Hcfc), il recupero e la distruzione dei gas a effetto serra responsabili del buco nell´ozono; · un´azione immediata per la riduzione delle emissioni di particolato carbonioso - la sostanza che si libera durante il processo di combustione - per porre fine alla scioglimento dei ghiacci; · una rigorosa applicazione a livello mondiale delle normative sull´inquinamento atmosferico e delle tecnologie disponibili in grado di ridurre le emissioni di monossido di carbonio (Co) e ossidi di azoto (Nox). Alcune sostanze non Co2 - Idrofluorocarburi (Hfc) - Negli ultimi anni hanno sostituito i clorofluorocarburi - comunemente chimati freon - nei sistemi di refrigerazione. Sfortunatamente questa sostanza fa parte dei gas serra che contribuiscono al riscaldamento climatico. Ossido di azoto (Nox) - Agisce indirettamente come un gas serra. La fonte principale di ossido di azoto è la combustione fossile (petrolio, carbone). Carbone nero (o soot-fuliggine) - Si forma a causa di una combustione incompleta dei combustibili fossili. Gli esperti sostengono che abbia un ruolo chiave nello scioglimento dei ghiacci artici e dell´Himalaya.  
   
 

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