Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
 
   
  NUOVA VALSUGANA? I SOGNI NON COSTANO, LE INFRATRUTTURE SI

 
   
  Venezia, 19 settembre 2011 - “Da quanto leggo nei giornali, il progetto della superstrada Valsugana solleva qualche perplessità, per cui, anche se non conosco lo specifico tecnico delle ipotesi relative a questa infrastruttura, da responsabile regionale del bilancio invito tutti alla prudenza”. L’assessore veneto Roberto Ciambetti, in una pausa dei lavori della Conferenza Stato-regioni svoltasi il 16 settembre a Roma, ha commentato le notizie sulla nuova versione della superstrada che dovrebbe collegare Castelfranco Veneto a Trento. Sul finire degli anni Novanta, Ciambetti fu tra gli autori della carta dei rischi della Provincia di Vicenza e in veste di assessore provinciale affrontò a suo tempo le problematiche relative a questo collegamento. “Ci sono alcuni aspetti tecnici – ha detto Ciambetti – sui quali mi pronuncerò solo dopo aver visto le carte. Dubbi? Faccio solo un esempio: il lungo viadotto a Solagna è in area Sic e dunque con precisi vincoli ineludibili, dei quali poco si parla ma che esistono. Condivido, poi, le valutazioni di chi, avvedutamente, teme che la nuova proposta crei più problemi che soluzioni in un territorio densamente urbanizzato come quello che si sviluppa a sud di Bassano”. “Ma a preoccuparmi più di tutti – ha aggiunto l’assessore –, tra manovre e tagli, mercati in fibrillazione e crisi economica, sono gli aspetti finanziari. Anche per il ruolo che mi è stato assegnato, ho il dovere di richiamare tutti alla cautela. Quando si parla di ampliare le opzioni per una infrastruttura che ha già costi elevati, dal tracciato in galleria ai viadotti, agli svincoli di collegamento alla viabilità ordinaria in un territorio densamente urbanizzato, immaginare un percorso di finanza di progetto con forti investimenti di capitali privati, mi sembra non dico un azzardo, ma sicuramente una ipotesi di lavoro oggi non così semplice da perseguire”. “Come ammonisce una bella canzone veneta, ‘Finché dura questa crisi, de palanche non s’in ciapa…’ – conclude Ciambetti –. Chiamiamole palanche, schei o Euro, il significato è il medesimo: di strade, senza risorse, anche con la finanza di progetto, se ne fa poca e se ne costruisce ancor meno”.  
   
 

<<BACK