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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Settembre 2011
 
   
  CON VENDEMMIA 2011 RUOLO CHIAVE ENOLOGIA VENETA. IVA SUL VINO COME SU ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI

 
   
  Venezia - “La vendemmia in corso dà al sistema vitivinicolo veneto una grande opportunità di consolidare i suoi tradizionali mercati e di raggiungerne di nuovi, opportunità che invito a tutti cogliere e che accompagneremo con i finanziamenti per la promozione del Paesi Terzi”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, alla luce dell’andamento vendemmiale in un’annata dalle anomale caratteristiche climatiche. “La vendemmia avanza velocemente ma è tutt’altro che terminata – ha ricordato Manzato – e i dati che stiamo raccogliendo ci parlano di gradazioni complesse e di una diminuzione del raccolto anche superiore a quanto ci si potesse attendere a livello nazionale. Ma mentre nel resto d’Italia il calo di produzione si orienta su un meno 30 per cento, in Veneto le indicazioni sono per una diminuzione del 10 – 15 per cento, quindi percentualmente più contenuta. Non solo: tiene bene la produzione di Prosecco, mentre per le uve ancora in vigneto sarà importante il prossimo fine settimana, che preannuncia pioggia e che potrebbe cambiare in qualche modo la situazione”. “Occorre insomma avere ancora pazienza – ha aggiunto l’assessore – ma sin d’ora si profila una situazione che ci vedrà disporre di vini d’eccellenza in quantità percentualmente superiore al resto della penisola, mentre la situazione nel resto dell’Europa e del mondo vedrà una offerta di vino inferiore alla domanda planetaria di questo prodotto. Come enologia veneta siamo dunque chiamati a svolgere un ruolo chiave, tenuto conto che già ora copriamo circa il 30 per cento in quantità e valore dell’export nazionale di vino e che, tra l’altro, nel corso del 2012 il numero di bottiglie di spumante Prosecco commercializzate nei cinque continenti supererà per la prima volta, e tutto lascia pensare definitivamente, il numero di bottiglie vendute di Champagne, lasciando spazio ad entrambi”. “In questa situazione – ha concluso l’assessore – dobbiamo essere noi per primi a dare l’esempio e a dimostrare di credere nel prodotto alimentare ‘vino’ che è anche fattore di Italian Style, vanto e biglietto da visita del Made in Italy. Per questo mi faccio anch’io portavoce della richiesta di ridurre l’Iva sul vino allo stesso livello di quella degli altri alimenti”.  
   
 

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