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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Settembre 2011
 
   
  FVG, TONDO: GOVERNO FACCIA UN PASSO INDIETRO

 
   
   Udine, 19 settembre 2011 - "Chi gioca a dama ha il gusto della sfida: nel 2013 datemi l´avversario più forte che così mi divertirò di più". Il presidente della Regione, Renzo Tondo, non lascia nemmeno l´ombra del dubbio sulla sua ricandidatura alle prossime regionali - "possibilmente con gli stessi alleati, perchè la squadra ha fatto bene" - e davanti al folto parterre di giornalisti, politici e rappresentanti delle istituzioni intervenuti il 17 settembre nello stand dell´Ersa di Friuli Doc a Udine, alla presentazione del libro del giornalista Beniamino Pagliaro "Trieste. La Bella Addormentata" - conferma la tenuta della Giunta regionale, "la maggioranza è compatta e coesa", ma non ripone le stesse convinzioni sul Governo. "Il Governo deve fare un passo indietro", afferma Tondo e aggiunge: "so per certo che il presidente Berlusconi non vuole candidarsi e credo che sarebbe bene che questa legislatura finisse in modo diverso da come è iniziata per ragioni che vanno oltre all´attualità di questi giorni". Ma la ricetta, secondo Tondo, non sarà "un uomo di potere che viene mandato a casa dalle banche". Il riferimento alla candidatura di Alessandro Profumo resta sullo sfondo. Stimolato dalle domande del moderatore, Tommaso Cerno, Tondo ribadisce anche che la specialità del Friuli Venezia Giulia non è a rischio e che comunque la guardia dell´Amministrazione regionale nei confronti del Governo nazionale sul tema resta alta. "Per mia natura e per continuare il tradizionale dialogo ed il ragionamento che caratterizza la politica della nostra gente non ho ritenuto opportuno alzare i toni con Roma quando non era necessario. Ultimamente è successo, perchè l´ho ritenuto giusto ed i fatti mi hanno dato ragione: l´accordo con il ministro Tremonti ci farà portare a casa 530 milioni di euro, più di quanto avevamo previsto per la partita delle compartecipazioni sulle pensioni". Nessun arretramento sull´autonomia, dunque, ma il presidente mette in guardia: "ci dovesse essere un attacco alla nostra autonomia statutaria abbiamo i cannoni pronti, ma attenzione a non utilizzarla come pretesto per impedire il cambiamento laddove questo è utile e necessario". E il primo esempio citato da Tondo è la questione del comparto unico.  
   
 

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