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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Settembre 2011
 
   
  UMBRIA, POLITICHE DI GENERE: PRESENTATA PUBBLICAZIONE “CENTRO PARI OPPORTUNITÀ: 20 ANNI DI ATTIVITÀ DALLA A ALLA Z”

 
   
  Perugia, 20 settembre 011 - Racconta i passaggi più significativi della storia del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e di quelle migliaia di donne che vi hanno trovato accoglienza e ricevuto sostegno, la pubblicazione "Centro Pari Opportunità: 20 anni di attività dalla A alla Z", che è stata presentata nel pomeriggio a Perugia nel corso di un incontro organizzato dal Centro nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini. All´iniziativa sono intervenute oltre all´assessore regionale, Fernanda Cecchini, le quattro presidenti che nel corso dei 20 anni di attività si sono succedute alla guida del "Centro", Raffaella Chiaranti, Assunta Pierotti, Rita Urbani e Daniela Albanesi. Il volume di centodieci pagine, è una sorta di "vocabolario" tutto al femminile che racchiude una parte di storia del Centro Pari Opportunità in ogni lettera: si parte da A come Attività, per finire a Z che sta per Zero con sottotitolo, "Punto di partenza, nuovo inizio", a significare che ora, con la legge regionale del 2009 si darà avvio alla costituzione del nuovo Centro. "Con questa pubblicazione abbiamo cercato di dar conto dei passaggi e degli snodi più significativi che hanno caratterizzato il percorso fatto dal Centro per le pari opportunità della Regione Umbria dalla sua istituzione, nel 1987, ad oggi - scrive nella prefazione la presidente del Centro, Daniela Albanesi - Durante questi anni si sono prodotti cambiamenti profondi nel contesto sociale, culturale, economico, politico e vi è stata una significativa evoluzione del quadro istituzionale e normativo, a livello comunitario, nazionale e regionale. Il processo di femminilizzazione della società si è intrecciato con la ridefinizione di obiettivi e strategie della politica delle donne e con percorsi di innovazione istituzionale che hanno disegnato nuovi scenari e prospettive. Il Centro ha lavorato accentuando l´impegno per la promozione di azioni di pari opportunità e di misure finalizzate all´integrazione dell´approccio di genere nelle politiche di governo". Il volume alla voce A, racconta dell´attività a grandi linee che il Cpo ha svolto in questi 20 anni: "Un compito difficile - è scritto nel testo - perché è stato allo stesso tempo ´luogo di donne al servizio delle donne´ e riferimento autorevole per la rete istituzionale umbra e per la società regionale, assumendo la responsabilità di interfaccia attraverso il quale far transitare la costruzione di nuovi segmenti di democrazia sociale e politica anche nella nostra regione". Il Centro quindi, ha cercato di dare una risposta avanzata ai progetti di autonomia delle donne, realizzando nel tempo azioni e interventi che danno visibilità e voce all´identità e alla libertà femminile. Negli anni sono stati attivati i vari servizi per le donne e gestiti dalle donne, tra questi il Telefono Donna, la Biblioteca delle Donne e il Servizio Lavoro e Orientamento Formativo, ad essi si sono rivolte migliaia di donne, da quelle che vivono situazioni di violenza e maltrattamento, a quelle che si scontrano con le difficoltà di accesso o riconversione nell´ambito del mercato del lavoro, a quelle impegnate nella costruzione di percorsi di promozione, produzione e valorizzazione dei saperi e delle culture femminili. "Il ruolo svolto dal Centro Pari Opportunità in questi 20 anni è stato fondamentale perché ha sviluppato azioni su alcune questioni ritenute fondamentali per il pieno riconoscimento e valorizzazione della differenza di genere", ha affermato l´assessore regionale Fernanda Cecchini. "Nel corso di questi anni - ha detto l´assessore - il Centro ha lavorato per la parità nella rappresentanza politica e nei luoghi decisionali, la definizione di regole che garantiscano una reale democrazia paritaria, l´iscrizione della parità di genere tra i principi fondamentali dello Statuto della Regione Umbria. E non solo, perché molto è stato fatto anche per la riduzione del divario tra uomini e donne nel lavoro". L´assessore ha quindi sottolineato che "nel programma di governo regionale le politiche di genere assumono un ruolo di primo piano e lo dimostra il fatto che la presidente Marini abbia tenuto la delega in materia, proprio a configurare la volontà di mantenere in piedi una ´rete´ di promozione e valorizzazione di queste politiche". "Oggi - ha concluso - l´assessore - il Centro nato nell´87, si trasforma perché il Consiglio nominerà la nuova assemblea che continuerà il lavoro facendo tesoro dell´esperienza di questi 20 anni. La Giunta regionale continuerà ad essere un interlocutore positivo perché per le politiche di genere c´è ancora da fare. Si pensi ai casi di violenza, che ancora purtroppo, vedono protagoniste molte donne fuori e tra le mura domestiche. In questo contesto il servizio del Cpo, Telefono Donna, è stato di grande aiuto e dovrà continuare ad esserlo anche in futuro, per quelle persone che hanno così trovato la forza di denunciare il problema".  
   
 

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