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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Settembre 2011
 
   
  UE, LEWANDOWSKI: "IL PARLAMENTO: UN´ISTITUZIONE PIÙ UMANA"

 
   
   Strasburgo, 21 settembre 2011 - Due settimane fa vi abbiamo raccontato la storia di Danuta Hübner, la parlamentare polacca che lavorava in Commissione. Ma può accadere anche il contrario. Ne è la prova il polacco Janusz Lewandowski, che ha abbandonato il Parlamento per il posto di Commissario europeo alla programmazione finanziaria e al bilancio. Cose è cambiato nel passaggio dal Parlamento alla Commissione? Janusz Lewandowski: In termini pratici è stato un cambiamento rivoluzionario. Prima rappresentavo la Polonia e gli elettori polacchi, ora Bruxelles è la mia casa e la Polonia è una delle destinazioni per quando ho dei viaggi ufficiali. Si spieghi meglio. Jl: Sia in Parlamento che in Commissione la priorità è la ricerca di un consenso e la parola d´ordine è il compromesso. Ma la principale differenza rimane nel processo decisionale e ciò che viene dopo che il compromesso é stato raggiunto. In Parlamento il processo è più trasparente e si gioca all´interno di un teatro politico. In Commissione invece, dopo che una decisione viene presa dal collegio, non c´è uno scambio di opinioni tra commissari. Bisogna mantenere una certa unità e parlare con una sola voce. Il Parlamento è un´istituzione più calorosa mentre la Commissione più fredda, incentrata su codici e procedure. Ha una visione diversa del Parlamento ora che lavora in Commissione? Jl: La percezione che ho del Parlamento europeo è cambiata. Ma il motivo non è stato il mio "spostamento", ma i nuovi poteri che ha ottenuto il Parlamento con il Trattato di Lisbona. Ora è un organo legislativo a pieno titolo e una vera autorità di bilancio. É più concentrato sulla legislazione e sul processo decisionale che non sulle risoluzioni, che spesso richiedono molto tempo e hanno uno scarso impatto nella realtà. Mi piace anche il fatto che in Parlamento si mantenga un forte spirito europeo - nonostante in questo periodo ci sia una consistente rappresentanza di euroscettici. In che modo il suo passato da parlamentare le serve come commissario europeo? Jl: Il mio asso nella manica è la conoscenza e la comprensione delle due istituzioni. In più credo di avere maggiore credibilità e sono riuscito a mantenere contatti informali e amichevoli al Parlamento, soprattutto nella Commissione per i bilanci. Questo è di grande aiuto, soprattutto nell´attuale situazione di crisi.  
   
 

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