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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Settembre 2011
 
   
  GLI INCONTRI LETTERARI: IL LATO OSCURO E FEMMINILE DELLE VETTE

 
   
  Trento, 22 settembre 2011 - Storie di bambine che diventano donne scoprendo la montagna selvaggia. Principesse tibetane dalla vita infinita, il lato buio delle grandi imprese, quello della legge, degli uomini. Sono i libri che taglieranno il nastro della 25esima Montagnalibri e soprattutto l’edizione di Bolzano del Trentofilmfestival. Un happening che inizia giovedì 22 settembre con l’inaugurazione della rassegna letteraria, alle 18, e con la ricca esposizione libraria in Piazza Walther. L’esordio di Montagnalibri prosegue con un incontro con l’autore nella Sala Conferenze del Vecchio Municipio, alle 21. Protagonista lo scrittore Alessandro Bertante, autore del romanzo “Nina dei lupi”(Marsilio) candidato al Premio Strega 2011. Venerdì 30 settembre, invece, doppio appuntamento con gli autori nella sede della Fondazione Upad di Via Firenze, in collaborazione con la Biblioteca provinciale Claudia Augusta. Alle 18.30 la presentazione del libro di Tona Sironi “La principessa di Gungtang” (Ed. Alpine Studio). Vita, anzi le vite, della nobile tibetana Gyalmo vicenda che ha attraversato quindicesimo secolo e ricostruita sulla base di un manoscritto ritenuto prima perduto ma oggi rinvenuto di recente. Alle 21, tutti tra le pagine del romanzo di Augusto Golin “La legge della montagna” (Ed. Corbaccio) dove l’autore si addentra nel lato oscuro delle grandi salite e delle imprese mitiche dell’alpinismo, dalle origini a oggi, raccontando però anche gli strascichi giudiziari che alcune di esse comportano. Giovedì 22 settembre - ore 21.00 Sala Conferenze Vecchio Municipio Alessandro Bertante, Presenta “Nina Dei Lupi” (Marsilio). Senza storia e senza tempo, la vicenda narra di una “sciagura” che si è compiuta da tre anni, nelle città lontane; a Piedimulo, invece, villaggio salvo finora, la vita resiste coi suoi ritmi agricoli, ma per poco: piomba infatti a breve la violenza dell’orda sanguinaria (ci sono guerre lontane e indefinite) che fa strage degli abitanti inermi. Si salva solo Nina, che a dodici anni ha gia visto sgozzare i nonni, dopo aver perso i genitori, si ritroverà a fuggire nel bosco, fino alla casa oltre il confine proibito, quella di un uomo misterioso, Alessio, l’uomo dei lupi, l’uomo che vive con i lupi. Il nonno, sfidando i divieti, le aveva insegnato la strada poco tempo prima e ora quel gesto la salva dai predatori che stanno mettendo a fuoco il suo villaggio. Con Alessio, nel bosco, Nina cercherà un riparo e da qui un punto per ricostruire la propria vita e quella della sua comunità. Sarà costretta a crescere in fretta, a vivere tra i lupi e – dopo la riconquista del villaggio caduto in mano a una falange di mercenari – a essere la protagonista della rinascita di quella comunità autarchica e pacifica. Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969 e vive a Milano. Nel 2000 ha pubblicato il romanzo Malavida (Leoncavallo Libri), nel 2003 ha curato per la Piemme la raccolta di racconti 10 storie per la pace, nel 2005 è uscito il saggio Re Nudo (nda Press), nel 2007 il saggio Contro il ´68 (Agenziax). Nel 2008 ha pubblicato il romanzo storico Al Diavul (Marsilio), vincitore del Premio Chianti e del Premio città di Bobbio. Insegna alla N.a.b.a. Di Milano ed è condirettore artistico del festival letterario “Officina”. Venerdì 30 settembre - ore 18.30 Sede Upad - Via Firenze Maria Antonia Sironi Presenta “La Principessa Di Gungtang” (Ed. Alpine Studio) - Maria Antonia Sironi racconta la storia della Principessa Gyalmo, nata a Gungtang, cittadina del Tibet centro-occidentale, nel 1422, discendente degli antichi imperatori del Tibet e fondatrice di una delle rarissime linee di reincarnazione femminili. La sua storia, umana per sentimenti e passioni, eccezionale per i suoi rapporti con il divino, si trova delineata in un manoscritto, ritenuto scomparso, che recentemente è tornato alla luce. Sulla traccia degli eventi storici descritti con straordinaria vivacità e ricchezza di dettagli, la presente narrazione conduce il lettore in un mondo misterioso, tra complotti di regnanti, ascetismo monastico, pellegrinaggi, pratiche tantriche, ed offre una visione affascinante di quello che doveva essere il Tibet nel quindicesimo secolo. Maria Antonia Sironi, Geologa, scrittrice e traduttrice. Appassionata alpinista ha scritto e tradotto libri di viaggio e di alpinismo dedicati in particolare all’Himalaya e al Tibet tra cui Tibet, l’altra metà del cielo (Mondadori 2002),. Da anni collabora a progetti e campagne di ricerca in Nepal e Tibet e nelle Alpi per l’Università di Cambridge, l’Università di Vienna e il Comitato Ev-k2 Cnr. Venerdì 30 settembre - ore 21.00 Sede Upad - Via Firenze Augusto Golin Presenta “La Legge Della Montagna - I Più Celebri Casi Giudiziari Che Hanno Segnato La Storia Dell’alpinismo” (Ed. Corbacco) - 1786: per l’alpinismo si tratta di una data storica. Ad allora risale infatti la prima salita sul Monte Bianco, coronata da successo, da parte di un cercatore di cristalli (Balmat) e un medico (Paccard). Ma a quella data si attesta anche una controversa vertenza, legata proprio a quell’episodio. La spedizione fu infatti organizzata su invito di uno scienziato (de Sassure), che promise un premio per chi avesse trovato una via per scalare la montagna. Premio che toccò solo a uno dei due (Balmat), lasciando l’altro letteralmente a bocca asciutta. È questo – come nota Augusto Golin nel suo libro La Legge della montagna – il primo di una lunga serie di affaire giuridici che l’alpinismo si è portato appresso negli ultimi due secoli. Più note le vicende relative alla spedizione italiana che portò alla conquista del K2 nel 1954, con Compagnoni, Bonatti e il Cai impegnati per anni dentro e fuori dai tribunali, così come, del resto, quelle di Reinhold Messner che nel 1970 aveva effettuato con il fratello Günther la prima salita della Parete Rupal alla «montagna del destino» dei tedeschi, il Nanga Parbat. C’è un lato oscuro nella storia dell’alpinismo, un lato poco noto ma che spesso è avvincente quanto il racconto delle grandi salite, e consiste nel resoconto degli strascichi giudiziari di tante fra le imprese più eroiche e gloriose. Augusto Golin racconta imprese e processi, salite e sentenze con lo stesso stile brillante e avvincente, lasciando al lettore il giudizio sul lato meno eroico di quelli che ci sembrano – e per tanti versi sono – uomini straordinari. Augusto Golin, giornalista pubblicista, da anni si interessa di cultura e cinema di montagna. Dal 1998 è membro del Consiglio Direttivo del Filmfestival della Montagna "Città di Trento" e dal 2004 al 2010 ne è stato il responsabile del programma cinematografico. Ha curato alcune guide escursionistiche e il volume Erich Abram, un alpinista bolzanino.  
   
 

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