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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Settembre 2011
 
   
  TRENTO: LA MOBILITÀ DEI DIPENDENTI PROVINCIALI: PRESENTATI I RISULTATI DELL´INDAGINE

 
   
  Trento, 22 settembre 2011 - La bicicletta? un mezzo economico, salutare e spesso più veloce di altri. Tra i fattori che condizionano la scelta del mezzo di trasporto, oltre alla distanza da percorrere e alla stagione, anche comodità, sicurezza e rispetto dell´ambiente. E´ quanto emerge da una ricerca che ha coinvolto 3720 dipendenti provinciali e che restituisce l´immagine di una comunità sensibile al tema della mobilità alternativa. Bike Sharing, intermodalità, uso di mezzi elettrici o a pedalata assistita, completamento della già estesa rete di piste ciclabili: sono alcuni dei progetti già in corso e che permetteranno di migliorare ulteriormente la risposta della comunità. Nell’ambito delle iniziative per la Settimana europea della mobilità, alla presenza dell´assessore ai trasporti Alberto Pacher, sono stati presentati questa mattina i risultati dell’indagine sulla mobilità legata al lavoro dei dipendenti provinciali. L’indagine è stata realizzata nell’ambito dei progetti finanziati sul fondo per il cambiamento climatico, all’interno di un’azione di promozione della mobilità ciclabile. Lo studio è stato realizzato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento ed è diretto dal professor Carlo Buzzi, in collaborazione con il servizio Statistica della Provincia e con il Servizio Conservazione Natura e Valorizzazione Ambientale che ha fra le sue competenze la realizzazione e la gestione delle piste ciclopedonali. "E´ uno studio molto interessante - ha detto il vice presidente Pacher - che ci aiuterà a comunicare meglio l´importanza di investire nel campo della mobilità alternativa e di cambiare singolarmente i comportamenti di ogni giorno. Questa analisi ci consegna l´immagine di una comunità già attenta a questi temi anche se ci sono margini per migliorare. Vogliamo continuare a investire in questo ambito che registra costantemente una crescente sensibilità. Per favorire questo fenomeno si devono creare le condizioni per cui l´uso di mezzi alternativi per la mobilità sia appetibile. Si deve investire ancora per favorire intermodalità, Bike Sharing, diffusione di biciclette tradizionali e a pedalata assistita, che possono essere una valida alternativa anche per chi abita in collina, e uso di mezzi elettrici. E´ un settore questo che sta incontrando l´attenzione crescente anche delle grandi aziende produttrici. " Lo studio è articolato in un’analisi e confronto degli studi sulla mobilità locale condotti in Trentino negli ultimi anni, in un’indagine quantitativa su tutti i dipendenti provinciali dotati di posta elettronica (escluso il comparto scuola) e in un’indagine qualitativa condotta con una serie di focus group con dipendenti pubblici (provincia e comune), studenti delle scuole superiori e università, genitori di scolari. L’indagine è stata realizzata nei mesi di aprile e maggio e ha suscitato interesse e partecipazione da parte dei soggetti coinvolti. La rilevazione comprendeva domande sui comportamenti in relazione alla mobilità, sulla percezione dei problemi legati agli spostamenti per lavoro, sulle motivazioni delle decisioni e sulle aspettative. Le piste ciclabili attualmente presenti coprono la distanza di 400 chilometri e altri 150 sono quelli da realizzare per completare il piano delle piste ciclopedonali provinciali, sono circa 2 milioni all´anno i passaggi di cicloturisti registrati in provincia mentre duemila al giorno sono i passaggi sulla ciclabile tra Trento centro e Trento nord.  
   
 

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