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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Settembre 2011 |
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EDILIZIA FVG: "SOCIAL HOUSING" STRUMENTO INNOVATIVO
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Ronchi dei Legionari (Go), 26 settembre 2011 - Potrebbe essere realizzato a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia, il primo esperimento in Friuli Venezia Giulia di "social housing", lo strumento previsto dal legislatore nazionale per favorire l´ingresso dei capitali privati nel campo dell´edilizia sociale. È quanto emerso in una riunione che si è svolta il 22 settembre in municipio a Ronchi alla quale, su invito del sindaco Roberto Fontanot, ha partecipato l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi. All´incontro erano presenti, a fianco di Regione e Comune, anche gli altri soggetti interessati: l´Ater (Azienda territoriale per l´edilizia residenziale) di Gorizia, imprese edili dell´Isontino e i rappresentanti della Finanziaria Internazionale di Conegliano (Treviso), società operante nel campo dei Fondi immobiliari che, in base alla legge e sotto la vigilanza della Banca d´Italia, possono ottenere dalla Cassa Depositi e Prestiti finanziamenti fino al 40 per cento del totale per interventi di "social housing". L´area del comune di Ronchi interessata al progetto è quella delle cosiddette "case Pater", la cui proprietà è attualmente suddivisa fra lo stesso Comune e l´Ater. Si trovano qui un centinaio di edifici realizzati durante la Seconda guerra mondiale per alloggiare provvisoriamente il personale del vicino aeroporto militare, poi diventato Aeroporto regionale del Friuli Venezia Giulia. Le case continuano tutt´oggi a ospitare un centinaio di inquilini dell´Ater, in una situazione di progressivo degrado urbanistico, abitativo, igienico-sanitario e sociale. "Il progetto di Ronchi - ha osservato l´assessore Riccardi - rappresenta un´opportunità e un´occasione intelligente per sperimentare lo strumento del ´social housing´, che può essere visto come un´evoluzione della tradizionale edilizia convenzionata". "Siamo oggi di fronte - ha aggiunto l´assessore - a un progressivo calo delle risorse pubbliche, anche nel campo della casa, mentre si registra un profondo cambiamento nei bisogni dei cittadini. C´è sempre di più una fascia intermedia di popolazione, soprattutto di giovani coppie, che non riescono ad accedere al libero mercato. Per questo gli strumenti devono cambiare". L´ipotesi approfondita oggi prevede di costituire, con la partecipazione del Comune e dell´Ater, un "Fondo Social Housing Fvg", in grado di accedere alle risorse messe a disposizione dall´apposito Fondo Investimenti per l´Abitare (Fia) della Cassa Depositi e Prestiti e di attirare capitali privati. Nella riqualificazione dell´area "case Pater" si punta a raggiungere un "giusto equilibrio" tra le diverse esigenze: una parte degli alloggi verrebbe riservata in affitto a canone sociale agli attuali inquilini dell´Ater, una parte a edilizia convenzionata, un´ultima parte ad alloggi e locali commerciali a prezzi di mercato. Per ottenere un risanamento dell´area anche dal punto di vista sociale, è prevista la costruzione dei servizi, a cominciare per esempio dagli asili. L´intervento di "social housing" a Ronchi, come è emerso nel corso dell´incontro, potrebbe rappresentare anche un fondamentale volano per il settore dell´edilizia dell´Isontino, che sta attraversando un momento di grave crisi. Proprio per questo si è recentemente costituito un Consorzio, il Co.p.e.s., al quale hanno aderito cinque tra le più importanti imprese edili della provincia. Sono previsti nelle prossime settimane incontri tra i soggetti interessati per mettere a punto nei dettagli il progetto di "social housing". L´obiettivo è fare presto perché i tempi per ottenere i finanziamenti della Cassa Depositi e Prestiti sono stretti. |
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