Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Settembre 2011
 
   
  26 SETTEMBRE: 10A GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE: GUARDIAMOCI INTORNO

 
   
  Bruxelles, 26 settembre 2011 - "Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più; se conosci solo una lingua, vivi una volta sola". Questo proverbio ceco è uno degli slogan della 10a Giornata europea delle lingue, che il 26 settembre e per alcuni giorni sarà segnata da vari eventi, tra cui convegni, quiz, letture di poesie e giochi di strada (l´elenco completo in inglese è disponibile qui ). Lo scopo è di promuovere l´apprendimento delle lingue e di celebrare la diversità linguistica europea, a partire dalle 23 lingue "ufficiali" dell´Ue fino ad arrivare alla profusione di lingue e dialetti coufficiali, regionali e minoritari. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d´Europa, firmeranno una dichiarazione congiunta per riaffermare l´impegno per il multilinguismo. La presidenza polacca dell´Ue ha attribuito un´importanza prioritaria all´apprendimento delle lingue, invitando i giovani ad imparare due lingue in aggiunta a quella materna, per favorire il raggiungimento dei propri obiettivi personali e professionali. "I benefici procurati dalla padronanza di una lingua diversa dalla propria sono evidenti. Che si tratti di un´esperienza di lavoro all´estero in Germania, di un soggiorno di studio in Francia o di un periodo di vacanze a Cipro, la capacità di comunicare direttamente con la popolazione locale costituisce un enorme vantaggio. Le lingue allargano la mente, aprono nuovi orizzonti e accrescono la propria occupabilità", ha affermato il commissario Vassiliou. L´ue investe 1 miliardo di euro all´anno in programmi volti a rafforzare le abilità linguistiche e le competenze di altro tipo mediante iniziative quali l´Erasmus, che consente agli studenti universitari di trascorrere parte del loro periodo di studi o di formazione in un altro paese. Sono 400 000, prevalentemente giovani, i beneficiari delle borse di "mobilità" finanziate dall´Ue ogni anno, mediante l´Erasmus o altre iniziative quali il programma Leonardo da Vinci (formazione professionale) e il programma Gioventù in azione (volontariato/lavoro giovanile). Nell´ambito del proprio impegno per lo sviluppo dell´apprendimento e delle competenze linguistiche, la Commissione intende duplicare il numero di tali borse nel suo progetto di bilancio per il periodo 2014-2020 (cfr. Ip/11/857). L´ue investe inoltre 50 milioni di euro l´anno a sostegno di attività e progetti di natura linguistica. Contesto - La prima Giornata europea delle lingue, celebrata in 45 paesi, si è tenuta nel 2001 su iniziativa del Consiglio d´Europa. L´obiettivo è quello di sensibilizzare l´opinione pubblica sulle lingue parlate in Europa, promuovere la diversità culturale e linguistica ed incoraggiare i cittadini ad imparare altre lingue. La Commissione e la presidenza polacca stanno organizzando un convegno sull´apprendimento linguistico, che si terrà a Varsavia il 28 e 29 settembre. In tale occasione si svolgerà una cerimonia a riconoscimento delle migliori iniziative linguistiche nazionali ed europee (Premio progetto label europeo, 28 settembre) nonché un pranzo finalizzato alla promozione delle opportunità che le lingue sono in grado di offrire alle piccole aziende e al loro personale (29 settembre). Le "Antenne della traduzione" della Commissione in tutta l´Ue stanno organizzando una serie eventi. Molti gli eventi in programma in Italia, : a Roma i festeggiamenti per la Giornata delle lingue si aprono il 27 settembre con la presentazione di un sondaggio sul multilinguismo e un concerto del famoso musicista napoletano Raiz e si chiudono il 19 ottobre con una grande conferenza/happening/concerto sul tema del multilinguismo: per quanto riguarda gli altri paesi, spiccano un Language Music Festival a Londra, iniziativa lanciata in occasione delle Olimpiadi culturali 2012, una tavola rotonda sul ruolo delle competenze linguistiche per l´integrazione a Berlino e la lettura di poesie da parte di traduttori e artisti di varie lingue in quattro città della Lettonia. A Bruxelles e all´Aia si svolgerà inoltre una campagna per attirare un maggior numero di interpreti di lingua olandese alle istituzioni Ue. Dieci elementi della politica linguistica europea - Le politiche linguistiche dell´Ue mirano a tutelare la diversità linguistica e a promuovere la conoscenza delle lingue in nome dell´identità culturale e dell´integrazione sociale, ma anche perché chi conosce più lingue può più facilmente cogliere le opportunità formative e lavorative nel mercato unico. L´obiettivo strategico primario è quello di un´Europa in cui ogni cittadino parla almeno due lingue oltre a quella materna, sin dall´infanzia. L´obiettivo "lingua materna +2" è stato fissato dai capi di stato e di governo europei in occasione del vertice di Barcellona, tenutosi il 15 e 16 marzo 2002. L´unione europea ha 23 lingue ufficiali e di lavoro: bulgaro, ceco, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese. I diritti e gli obblighi dell´Ue in materia linguistica sono tutelati dalla normativa europea. Ad esempio, il trattato sull´Unione europea (art. 3) e la Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea (artt. 21 e 22) vietano le discriminazioni fondate sulla lingua e sanciscono il rispetto della diversità linguistica da parte dell´Unione. Il primo regolamento comunitario, adottato nel 1958, prevede che le istituzioni comunitarie traducano i documenti legislativi in tutte le lingue ufficiali dell´Ue (articolo 4), nonché redigano la risposta a richieste da parte dei cittadini nella medesima lingua delle stesse (articolo 2, ma anche articoli 20 e 24 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). Il costo della traduzione e dell´interpretazione per tutte le istituzioni dell´Ue (che comprendono la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio, la Corte di giustizia dell´Unione europea, la Corte dei conti europea, il Comitato economico e sociale europeo, il Comitato delle regioni) ammonta complessivamente a circa 1 miliardo di euro l´anno. Ciò equivale a meno dell´1% del bilancio Ue, poco più di 2 euro a cittadino. I traduttori e gli interpreti della Commissione europea sono circa 3 000. Per quanto riguarda i siti Web della Commissione, non vi è alcun obbligo giuridico in merito alla traduzione. La Commissione tuttavia si adopera in ogni modo per offrire sui suoi siti Web più informazioni possibili, nel maggior numero di lingue possibili. La lingua materna più parlata nell´Ue è il tedesco, mentre il 51% dei cittadini adulti afferma di capire l´inglese. Secondo un´indagine Eurobarometro del 2006 intitolata Europeans and their languages ("Gli europei e le loro lingue"), il 56% dei cittadini dell´Ue (il 41% degli italiani) è in grado di tenere una conversazione in una lingua diversa da quella materna e il 28% dei cittadini Ue (il 16% degli italiani) ha padronanza di due lingue oltre a quella materna. Il 44% degli europei (il 59% degli italiani) confessa di saper parlare solo la propria lingua materna. Il paese più multilingue dell´Ue è il Lussemburgo, dove il 99% dei cittadini parla almeno una lingua straniera, cui seguono il 97% degli slovacchi e il 95% dei lettoni. I paesi meno multilingue dell´Ue sono l´Irlanda (34%), il Regno Unito (38%) e l´Italia (41%). Http://ec.europa.eu/education/languages/funding/index_it.htm?cs_mid=185    
   
 

<<BACK