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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Settembre 2011 |
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IL PENSIERO DEI BAMBINI
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Rovereto, 26 settembre 2011 - "Troppo spesso i genitori offrono ai bambini i loro pensieri di adulti, si muovono in schemi prefissati e così, invece di mettere al centro il pensiero del bambino, hanno in testa solo quello che loro immaginano per lui. E´ necessario non organizzare loro tutta la giornata ma lasciare spazio ai bambini, prendersi addirittura cura del loro spazio". Così Caterina Spillari, esperta in processi formativi e membro del Comitato tecnico scientifico della Federazione scuole materne di Trento, al seminario "Il pensiero dei bambini" proposto stamattina al palazzo Istruzione di Rovereto. La consulente psicopedagogica, che da anni si occupa della formazione professionale di insegnanti ed educatori di scuole dell’infanzia e asili nido, ha insistito sul tema: "I genitori devono sapere riconoscere le aspettative che loro stessi hanno sui figli. Solo così - ha proseguito Caterina Spillari - sapranno accogliere quello che viene dai piccoli. E´ una grande opportunità anche per loro, in quanto adulti, per essere presenti a ciò che sta capitando, perché possono aprirsi a uno sguardo diverso sul mondo. I bambini hanno un´apertura all´esterno priva di pregiudizio". Al seminario di stamattina, un vero e proprio percorso tematico coordinato da Silvia Cavalloro del Comitato Promotore di Educa (con tre laboratori formativi annessi nel pomeriggio: A scuola di volo, Piccole guide per grandi scoperte, Raccontare e raccontarsi), era presente anche la psicopedagogista Daria Santoni. "Per capire i pensieri dei bambini - ha detto - occorre saper leggere i piccoli gesti. Bisogna sintonizzarsi su sfumature, sapere interpretare le espressioni, dare significato alle emozioni. Inutile, ad esempio, fare loro delle sorprese: spesso si spaventano, visto che per loro è tutto una sorpresa". "E´ bene lasciare che i bambini raccontino - ha spiegato la terza relatrice, Rossella Safina, responsabile del Centro risorse educative e didattiche del comune di Scandicci (Firenze) - perché così comprendono se stessi, gli altri e il mondo. Inoltre riprendono in mano l´esperienza vissuta, la scompongono e ricompongono, riorganizzando il discorso per chi ascolta affinché capisca. Questo modo di agire consente loro di cogliere meglio i fatti, di avviare percorsi di comprensione della realtà. Ai genitori spetta il compito di sapersi mettere tra parentesi e avere un atteggiamento accogliente e non giudicante". |
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