Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Settembre 2011
WORTMANN-KOOL: "LA POLITICA ECONOMICA EUROPEA È IL PILASTRO DELLA COMPETITIVITÀ" ·
Bruxelles, 27 settembre 2011 - Ridurre il debito pubblico e stabilizzare i mercati finanziari. Ecco gli obiettivi principali del pacchetto di norme sulla governance economica - il "Six pack" - su cui Parlamento e Consiglio europeo hanno trovato finalmente un accordo martedì scorso. Abbiamo intervistato la deputata olandese Corien Wortmann-kool (Ppe), la principale negoziatrice del Parlamento. Che cosa ha ottenuto il Parlamento da queste negoziazioni? Corien Wortmann-kool: Il Parlamento ha ottenuto una procedura di sorveglianza più rigorosa. Riuscirà a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche negli Stati membri e prevenire un´altra crisi finanziaria simile a quella della Grecia. Quali sono state le maggiori difficoltà nell´approvazione del "Six pack"? Cwk: In passato i governi dei Paesi membri non hanno rispettato le misure europee per ridurre il debito pubblico. Per evitare che ciò si ripeta è stata accetta la richiesta del Parlamento di introdurre il voto contrario a maggioranza qualificata per gli Stati membri. In questo modo sarà più difficile per i governi evitare l´adozione delle misure che rientrano nel Patto di stabilità e crescita. I gruppi di centrosinistra temono che il pacchetto si concentri troppo sull´austerità, a scapito della crescita e dell´occupazione. Sono preoccupazioni fondate? Cwk: Il pacchetto sulla governance economica è un pilastro importante per promuovere la competitività dell´Unione europea: il suo scopo non é solo quello di limitare il debito pubblico ma di fornire anche forti incentivi per le riforme e le politiche di cui si ha bisogno. Perché investire sull´austerità se il debito pubblico non è la causa ma la conseguenza della crisi? Cwk: I paesi che hanno adottato politiche fiscali prudenti e strategie di crescita stanno rendendo di più oggi. Ecco la prova che la stabilità fiscale porta alla crescita e all´occupazione. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di prendere le precauzioni necessarie attraverso la supervisione dell´attività finanziaria in Europa, garantendo così una maggiore trasparenza dei mercati e stabilendo una strategia per evitare la crisi del settore bancario. Saranno inoltre valutate altre misure come la tassa sulle transazioni finanziarie e gli Eurobond. Gli economisti avvertono che gli squilibri macroeconomici nascono da un eccessivo surplus come anche da un eccessivo deficit della bilancia commerciale. Finora sembra che i paesi in deficit - come Grecia e Spagna - siano sotto pressione, mentre i paesi in surplus lascino perdere. Cwk: "Il Parlamento è riuscito a garantire un approccio equilibrato tra paesi in deficit e paesi in surplus. Ma oggi dobbiamo intervenire al più presto negli Stati membri più indebitati e senza competitività." L´accordo tra Parlamento e Consiglio è stato votato lunedì 26 settembre dalla commissione che regola gli affari economici e monetari. E successivamente durante la plenaria mercoledì 28 settembre.