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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Settembre 2011 |
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SANITA’:OSPEDALE RIABILITATIVO MOTTA DI LIVENZA “ANTICIPA NUOVO PSSR VENETO E LINEE GUIDA NAZIONALI”. RECORD DI MOBILITA’ ATTIVA: 67,49%
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Motta di Livenza (Tv), 27 settembre 2011 - Motta di Livenza (Tv), riconosciuta “città del cuore” con provvedimento del Ministero della Salute, ha ospitato il 26 settembre, alla presenza dell’assessore alla sanità Luca Coletto, l’evento veneto collegato alla giornata mondiale del cuore, celebrata in tutto il mondo. Coletto, prima ha partecipato in municipio ad una tavola rotonda sulle peculiarità dell’Ospedale Riabilitativo ad Alta Intensità e quindi, accompagnato dal presidente della Società mista pubblico-privato che gestisce la struttura Carlo Valfrè, dal direttore generale Alberto Prandin, dal sindaco di Motta Paolo Speranzon, dal direttore sanitario dell’Ulss 9 di Treviso Pierpaolo Faronato, ha visitato l’ospedale, soffermandosi particolarmente sui reparti di riabilitazione intensiva cardiologica, ambito dal quale l’ospedale è partito anni addietro per costruire la sua apprezzata realtà attuale, e di riabilitazione neurologica per le gravi cerebrolesioni acquisite, che ne costituisce un’importante estensione dell’attività. “Ciò che ho visto ed i dati che mi sono stati illustrati – ha sottolineato Coletto – parlano chiaro sulla qualità e la modernità di gestione di questa struttura. Siamo sicuramente di fronte ad un esempio di sperimentazione pubblico-privato perfettamente riuscita, ma anche ad un modello organizzativo già pienamente rispondente alle recentissime linee guida nazionali sulla riabilitazione ed in linea con la riforma che stiamo per attuare nella sanità veneta con il nuovo Piano Socio Sanitario, che assegna particolare importanza alla fase riabilitativa posta acuzie ed all’integrazione tra ospedale e territorio. Il rapido intervento di un’efficiente struttura riabilitativa, infatti, da un lato migliora la prognosi funzionale,e dall’altro supporta al meglio l’attività dei reparti per acuti, permettendo un più rapido turnover dei pazienti ed un accorciamento delle liste d’attesa. L’ospedale di Motta – secondo Coletto – è la dimostrazione che è sbagliato guardare con sospetto alle azioni di riorganizzazione del sistema sanitario veneto: qui siamo di fronte ad una razionalizzazione iniziata nel 2002, che ha fatto nascere un’eccellenza di livello nazionale, ed altre potranno sorgerne con l’applicazione del Pssr”. “Positivamente sorprendenti – secondo l’assessore – anche i numeri della mobilità attiva, un altro aspetto che il nuovo Pssr si propone d’incentivare”. Nel periodo gennaio-agosto 2011, la mobilità attiva a Motta ha toccato una quota del 67,49%, con 772 casi trattati e 13.592 giornate di degenza; percentuale salita al 75,58% per la riabilitazione intensiva di terzo livello, con 86 casi trattati e 5.510 giornate di degenza.. I responsabili dell’Ospedale hanno illustrato a Coletto le principali caratteristiche delle diverse attività riabilitative. Il reparto dedicato al cuore tratta i cardio-operati, con inizio della riabilitazione nell’immediato post-operatorio, con degenze che variano da alcuni giorni a 2-3 settimane. Più del 50% degli assistiti ha avuto in infarto al miocardio con stratificazione che dimostra profili di alto rischio o uno scompenso cardiaco. Di particolare delicatezza ed importanza il nuovo servizio riabilitativo per i cerebrolesi. Qui vengono riportate ad una vita normale o comunque dignitosa persone perlopiù giovani, con un’età media attorno ai 45 anni, vittime di incidenti stradali o sul lavoro ma, sempre di più, anche di emorragie cerebrali, con un ricovero medio di ben 120 giorni. Tutti vengono trattati con una presa in carico spiccatamente multidisciplinare, con medici, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, occupazionali, per garantire non solo la cura del paziente, ma anche un adeguato supporto alla famiglia in collegamento con la rete dei servizi sociosanitari del territorio. |
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