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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
 
   
  REPUBBLICA DELLA CARNIA: TONDO, È ALLA RADICE DELLA NOSTRA SPECIALITá

 
   
   Ampezzo, 27 settembre 2011 - "Nei pochi mesi dell´esistenza della Repubblica della Carnia e dell´Alto Friuli, sono state emanate leggi avanzatissime, che hanno anticipato lo spirito e la lettera della nostra Costituzione, su tantissimi aspetti della vita sociale ed economica. Proprio per questa capacità di autogoverno quella Repubblica rappresenta per noi oggi un esempio importante, da meditare e rinnovare. L´autonomia speciale della Regione Friuli Venezia Giulia trova le sue radici anche in questa straordinaria esperienza di pochi mesi durante la Resistenza". È questo uno dei passaggi dell´intervento che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha svolto ieri ad Ampezzo - presenti anche diversi consiglieri regionali - alla celebrazione, voluta dal quel Comune e dell´Anpi regionale, "A 150 anni dall´Unità d´Italia: l´attualità dell´esperienza della Repubblica Libera della Carnia e dell´Alto Friuli". Una celebrazione che ha fatto seguito alla due giorni di convegno internazionale di studi rientrante nel progetto su "1944. La Repubblica della Carnia. Le radici della libertà e della democrazia" voluto e promosso dall´Università del Friuli e dalla Regione, e che ha visto una nutrita partecipazione di reduci e di rappresentanti di enti locali con la "Nuova Banda di Orzano" e il Coro Femminile "Multifariam" di Ruda impegnati negli accompagnamenti musicali e corali. Presenti pure tanti giovani: gli alunni del liceo Scientifico di Udine hanno letto alcuni documenti dei giorni di governo della Repubblica della Carnia. Ai giovani, in fondo, sono dedicati sia il progetto di Università e Regione - fortemente voluto dal Giovanni Spangaro "Terribile" - sia la celebrazione odierna, alla quale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha fatto pervenire il suo saluto. Come emerso da vari interventi, infatti, i giovani devono conoscere la storia. Perché - come ha affermato ancora Tondo - "se la mia generazione in qualche modo veniva a conoscenza di questi fatti che stanno alla base della nostra democrazia, i giovani di oggi troppo spesso danno per scontato che libertà e democrazia ci sono sempre state: sono invece il frutto di lutti e sacrifici, di lotta dura, di conquista. Solo la conoscenza della storia ci può dare la giusta prospettiva". Un concetto che anche il Magnifico Rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, ha fatto proprio ricordando l´attenzione alla scuola che la Repubblica della Carnia ebbe come priorità "perché nell´istruzione sta il futuro di ogni paese, che nel nostro però oggi è penalizzata a causa della crisi economica e di cui anche l´Università di Udine sta pagando le conseguenze. Università che è nata per volere popolare (oltre 125 mila firme) dopo il terremoto per dare prospettive di sviluppo al territorio". Il parallelo fra Risorgimento e Lotta di Liberazione è stato sottolineato dai presidenti regionale dell´Anpi, Federico Vincenti, e nazionale, Carlo Smuraglia: troppe cose oggi vanno nel senso opposto a quello voluto dalla Resistenza, oggi c´è negazionismo, si vuole attentare alla Costituzione nata da quella lotta. Servirebbe maggiore impegno da parte di tutti per difendere quelle conquiste. "Ma - ha aggiunto Smuraglia - la memoria non sia rito, bensì attiva nella riflessione e nell´insegnamento ai giovani". Altro punto toccato ha riguardato l´apporto delle donne, alle quali la Repubblica di Ampezzo diede il voto. Come ha poi ricordato il sindaco di Ampezzo, Michele Benedetti, la Repubblica della Carnia è attuale "perché è un insegnamento storico da considerare con serenità, perché ci propone unità d´intenti e perché ci consegna un concetto di autonomia". E allora - come ha affermato il presidente della Regione - siamo qui a "rievocare uno degli episodi più belli della Resistenza, un episodio che ha dimostrato la volontà di riscatto e la capacità di autogoverno democratico della montagna friulana" assieme a quella del Pordenonese e anche del Bellunese, tutti territori sui quali la Repubblica della Carnia ebbe giurisdizione. E concludendo Tondo ha insistito sul fatto che davanti alle difficoltà di oggi "sono sicuro che ce la potremo fare se solo sapremo ritrovare dentro noi stessi le energie per reagire, per affrontare le sfide del futuro, rinnovando lo spirito autentico che ha caratterizzato da sempre l´esperienza della Regione Autonoma. Ce la potremo fare se sapremo prendere in mano il nostro destino, proprio come il popolo della montagna friulana durante la Resistenza".  
   
 

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