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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Settembre 2011 |
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DIPENDENZE, IN VENETO CONVEGNO PRESA IN CARICO MINORI: I GIOVANI E GIOVANISSIMI CONOSCONO SEMPRE MEGLIO I SERVIZI TERRITORIALI E VI SI RIVOLGONO PER ESSERE AIUTATI
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Venezia, 27 settembre 2011 - Minori, adolescenti e dipendenze. Nel 2010 sono stati 334 i minori seguiti dai servizi regionali dipendenze e 29 quelli inseriti in comunità terapeutiche; invece nel primo semestre 2011 i minori seguiti dai serd sono 243 e quelli inseriti in comunità 22. Su questo tema c’è stato un confronto a tutto campo tra operatori a Ponzano Veneto, al Relais Monaco, per individuare un modello che risponda adeguatamente alle problematiche sfaccettate nel campo dei minori che dipendono da sostanze psicotrope, alcoliche, abuso di pc e telefonini. E’ intervenuto l’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto che ha detto: “E’ importante differenziare gli interventi di cura e sostegno destinati ai minori e da quelli destinati agli adulti con dipendenze croniche. I cronici, magari non più dipendenti ma con qualche forma di invalidità o di parziale disabilità acquisita devono uscire dalle comunità terapeutiche ed entrare in un sistema di lavoro protetto. Questa è la sfida che abbiamo davanti. Oggi – ha sottolineato l’Assessore – abbiamo molto meno risorse di un tempo a fronte di risposte sempre maggiori che ci sono richieste dalle famiglie. In un tempo di vacche magre bisogna guardare al centesimo anche in questo settore. Intanto stiamo concludendo il progetto di riforma delle comunità terapeutiche e quello dei servizi regionali dipendenze”. “La situazione è molto cambiata rispetto a dieci anni fa – rileva Michela Frezza, responsabili dei servizi dipendenze della Regione Veneto – ora il sistema regionale dei servizi dipendenze è riuscito a reinventarsi, a riadattarsi con un lavoro tenace e paziente di rete vera tra scuole, famiglie, privato sociale, servizi dipendenze nelle Aziende Ullss. In questo modo il sistema dei servizi territoriali è diventato più riconoscibile e accessibile anche per le persone giovani e molto giovani che presentano problemi di dipendenze”. Il convegno si è rivolto ai medici, psicologi, educatori professionali, infermieri, assistenti sociali e altri operatori che si occupano anche trasversalmente di queste problematiche. |
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