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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
 
   
  MADE IN ITALY, INDIA: OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE DA INFRASTRUTTURE, ENERGIA E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI I TRE SETTORI AL CENTRO DELLA PRIMA EDIZIONE DELLA INDO-ITALIAN BUSINESS CONFERENCE (IIBC), DAL 26 AL 30 SETTEMBRE NELLE CITTÀ DI MUMBAI, PUNE, KOLKATA, BANGALORE E AHMEDABAD

 
   
  Roma, 27 settembre 2011 – I prodotti e il know-how italiani pronti a conquistare il mercato indiano in settori ad elevato valore aggiunto come infrastrutture, energia e tecnologie per la lavorazione di prodotti agroalimentari. Questi i comparti su cui il Governo indiano sta concentrando gli investimenti, al centro della Prima Edizione della Indo-italian Business Conference (Iibc), che si terrà nelle città di Mumbai, Pune, Kolkata, Bangalore e Ahmedabad dal 26 al 30 Settembre. Tre i momenti della Iibc 2011: una sessione plenaria in cui le istituzioni presenteranno le eccellenze imprenditoriali dei territori italiani; tavole rotonde settoriali per confrontarsi sulle frontiere della ricerca nei due Paesi e identificare progetti da realizzare in partnership; incontri d’affari tra le imprese italiane partecipanti e potenziali partner indiani. 60 imprenditori italiani e 150 tra istituzioni, associazioni, istituti di ricerca e aziende indiani hanno aderito alla manifestazione. L’iniziativa nasce dall’impegno congiunto dell’Indo-italian Chamber of Commerce & Industry e del sistema camerale italiano – nello specifico, Camera di Commercio di Torino e Ceipiemonte, Centro Estero Umbria, Centro Estero Veneto, Innovhub e Promos (Camera di Commercio di Milano), Promec (Camera di Commercio di Modena) e Unioncamere Emilia Romagna, Vicenza Qualità (Camera di Commercio di Vicenza) – ed è realizzata con il contributo del Fondo intercamerale di intervento di Unioncamere, in collaborazione con lo European Business & Technology Centre (Ebtc) e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in India e dei Consolati di Mumbai and Kolkata. Per le infrastrutture, elemento chiave per la crescita del Paese, la cifra stanziata passerà dai 320 miliardi di euro del periodo 2007-2012 agli oltre 758 miliardi di euro nella Finanziaria 2012-2017, reperiti per il 50% da capitale privato, per la costruzione di strade e autostrade, nuove linee ferroviarie entro il 2020 e manutenzione delle esistenti, e per potenziare le capacità dei porti indiani con macchinari e equipaggiamenti che migliorino la gestione dei cargo, le connessioni con le vie di trasporto terrestre e l’informatizzazione delle operazioni. Nelle energie rinnovabili, il Governo indiano sta incoraggiando la partecipazione dei privati attraverso il modello di Partnership Pubblico-privata (Ppp), per attrarre investimenti ed expertise nel settore. Per aumentare gli investimenti stranieri, il Governo ha inoltre “allentato” la normativa relativa agli Investimenti Diretti Esteri (Ide) in India, consentendo investimenti fino al 100% e varato un Xi Piano Quinquennale del valore di 1,5 miliardi di euro per incrementare di 14,050 Mw la capacità energetica indiana attraverso l’utilizzo di energia eolica, idro-elettrica, biomasse e solare. Settore in crescita anche quello dei macchinari per la trasformazione alimentare, la cui domanda negli ultimi anni è aumentata ad un tasso annuo medio del 10-15%. Un giro d’affari di circa 0,71 miliardi di euro (2009-2010), di cui quasi 65 milioni per macchinari d’importazione. Buone opportunità per le imprese italiane nella catena del freddo: il 25-30% della frutta e della verdura è soggetto infatti a deperimento e spreco a causa di trattamento improprio e strutture per l’immagazzinamento inadeguate. “Questo progetto intende creare una piattaforma di dialogo tra esperti indiani e italiani per realizzare iniziative congiunte in tre settori prioritari per l’economia indiana, in cui l’esperienza italiana può rappresentare un valore aggiunto. – afferma Narinder Nayar, presidente della Indo-italian Chamber of Commerce & Industry (Iicci) – La Conferenza sarà quindi un’importante occasione affinché istituzioni, imprese, associazioni e business community italiane e indiane possano avviare collaborazioni di lungo periodo, contribuendo così a rafforzare le relazioni tra Italia e India”.  
   
 

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