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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Settembre 2011 |
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‘NAVIGATORI INDIPENDENTI’, BREVE SINTESI DELLA RICERCA
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Firenze, 27 settembre 2011 - All’interno del libretto del progetto ‘Navigatori Indipendenti’ è contenuta una ricerca condotta dal Ceart tra settembre 2010 e aprile 2011 su un campione di 314 ragazze e ragazzi (età media 20 anni) che frequentano scuole guida nelle province di Firenze, Grosseto, Livorno, Pistoia e Prato. Scopo della ricerca è indagare la percezione del rischio associato all’utilizzo di sostanze. Il primo risultato ha evidenziato che per la maggior parte degli intervistati una delle cause di incidenti stradali è l’assunzione di alcol (1 intervistato su 5) seguita dall’alta velocità (16%) e dal consumo di sostanze stupefacenti (16%). Riguardo all’incidenza di vari fattori nella decisione di assumere un comportamento rischioso, al primo posto troviamo ‘la gravità delle conseguenze’ (45%), seguita da ‘dimostrare di avere il controllo della situazione’ (19%). Minore è l’incidenza della possibilità di ‘ottenere dei vantaggi’ (10%), ‘farsi notare’ (14%) e ‘sentirsi parte del gruppo’ (13%). Alla domanda su quale fosse lo stato o la condizione che potesse essere maggiormente associata al rischio, le percentuali più elevate sono per ‘pericolo’ e ‘incoscienza’. La maggior parte dei soggetti (63%) ha risposto di aver assunto alcol nell’ultimo mese. Una percentuale significativa (24%) anche due. Attraverso il questionario si è anche voluto indagare la percezione dei soggetti rispetto ad alcune credenze/luoghi comuni sull’alcol. La stragrande maggioranza (88%) ritiene che rallenti i riflessi, riduca la capacità di concentrazione, e provochi sonnolenza. Circa la percezione sulla capacità dell’alcol di annullare la stanchezza e rendere la guida più sportiva e meno noiosa, la maggior parte sostiene queste credenze false, rispettivamente l’80% ed il 74%. Tuttavia resta significativo il numero di soggetti che ritengono che queste credenze siano vere, rispettivamente il 16% ed il 21%. Il 44% ha risposto correttamente alla domanda su quale sia il limite di quantità di alcol presente nel sangue prevista dal codice della strada (che è 0,5 g/l). Per il 32% è pari a 0,0 g/l. Soltanto piccole percentuali hanno fornito un dato superiore. Il 4% ha inoltre riferito, senza che fosse espressamente richiesto, che il codice della strada prevede una differenza del limite tra coloro che hanno la patente da almeno 3 anni e i neo patentati. La maggioranza (53%) ha inoltre dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di mezzi pubblici e/o privati per raggiungere i locali notturni sebbene il 35% di questi sostiene di non utilizzarli. Infine, alla domanda su cosa occorrerebbe fare per incentivare l’utilizzo dei servizi pubblici o privati non sono state fornite grandi indicazioni (il 56% non ha risposto), mentre coloro che lo hanno fatto, il 24% ritiene che occorra fare maggiore pubblicità sull’esistenza del servizio. Per il 9% invece sarebbe opportuno aumentarne la frequenza e migliorarne l’organizzazione. |
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