Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
 
   
  CALABRIA: PRESENTATA LA MODIFICA ALLA LEGGE SULL’URBANISTICA

 
   
  Catanzaro, 27 settembre 2011 - L’assessore regionale Piero Aiello ha presentato, alla presenza anche del Dirigente generale del Dipartimento “Urbanistica” Saverio Putortì e del dirigente di Settore Antonio De Marco, ieri mattina alla stampa le modifiche alla legge n.19/2002 sull’urbanistica. “Abbiamo pensato – ha detto Aiello - di rimodulare la legge, senza fare proroghe rispetto alla precedente per quanto riguarda l’elaborazione dei piani di sviluppo comunali, perché esse creano solo problemi ai cittadini. Questa Giunta, per come vuole anche il Presidente Scopelliti, si pone in termini di confronto con i comuni per poi essere un loro supporto verso la soluzione del problema. Nello specifico, infatti, abbiamo fatto vari incontri proprio per ascoltare le esigenze che riguardano la materia urbanistica. Ed è così che vogliamo continuare ad operare”. Il Dirigente Putortì, dal canto suo, ha illustrato i motivi principali che hanno spinto alla modifica della legge, partendo dal fatto che essa era fortemente superata dai tempi e dalla nuova legislazione. Questo il contenuto delle modifiche: La proposta di modifica della legge urbanistica del governo del territorio calabrese, che la Giunta Regionale ha recentemente approvato, si è resa necessaria per dare ai Comuni, oggi tutti alle prese con il completamento dell’iter di redazione dei nuovi Psc/psa, indicazioni per la definizione dei vari elementi tecnici previsti dalla legge 19/02 e che rappresentavano ancora delle incognite o delle novità mai applicate in Calabria. Inoltre, in linea con gli intendimenti politici della nuova Amministrazione regionale, le modifiche vanno nella direzione di permettere una facile attuazione delle fasi sia di approvazione del Piano e sia di gestione del territorio in fase attuativa, senza stravolgere una legge che era stata giudicata di qualità dalla cultura urbanistica nazionale. In pratica fino ad ora il problema politico-urbanistico era quello di avviare la fase di costruzione dei Psc, oggi invece questa fase è stabilmente avviata per cui l’intendimento deve essere quello di far finire l’iter di costruzione dei Psc, magari entro un termine congruo e attendibile di un anno, ma soprattutto attraverso delle buone pratiche sia di pianificazione e sia in seguito di una buona e semplice gestione. Tutte le modifiche, quindi, sono state progettate, simulate e scritte nell’ottica di dare ai Comuni elementi di semplificazione prima e di certezza dopo, per cui si sono affrontati alcuni temi strategici relativi al governo del territorio. Il riferimento è ad esempio all’istituto della Conferenza di Pianificazione cui si ridà quell’unitarietà, perduta dopo le modifiche apportate alla legge iniziale, che le permetterà di finire al suo interno l’intero iter di “approvazione” delle scelte strategiche del Piano. E inoltre per i Pot, Piani Operativi Temporali, pur non obbligando i Comuni alla realizzazione, si definiscono gli aspetti operativi e si specificano gli interventi dei privati come elementi assolutamente da ricomprendere nell’operatività degli stessi Pot. Un altro degli obiettivi delle modifiche è di aggiornare le norme alle linee d’indirizzo governative di associazionismo dei piccoli Comuni, vedi le norme previste per gli sportelli unici dei Sua, Suap e Uffici del Piano, e inoltre per l’uso di internet come centrale sia rispetto alla trasparenza, ma anche in riferimento agli strumenti di partecipazione. Inoltre si è pensato di estendere alle aree produttive la validità degli strumenti vigenti nei vari Comuni; ciò per non frenare il livello occupazionale derivante dalle potenziali nuove attività produttive che potranno nascere. E infine occorre sottolineare lo sforzo realizzato nel rapporto con il Paesaggio per il quale si danno delle precise indicazioni affinché anche i Psc si occupino di questo tema strategico nella direzione di diminuire il consumo di suolo a favore di interventi sempre sostenibili per i quali si indicano soluzioni cogenti affinché l’ambito urbanizzato divenga la zona strategica dell’operatività, mentre gli ambiti urbanizzabili sono riservati alle straordinarietà insediative. Questa legge sul governo del territorio sarà finalmente completata, in tutta la sua articolazione, a breve con alcuni strumenti normativi specifici sui centri storici e sulle periferie e sugli atlanti del paesaggio, per come previsto dalle recenti leggi nazionali che tendono allo sviluppo ed all’aumento della qualità della vita nelle nostre città. Quindi una misura non più procrastinabile per proiettare la regione Calabria ai livelli delle regioni di eccellenza nella trattazione delle problematiche territoriali.  
   
 

<<BACK