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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
 
   
  PUGLIA: IMPEGNO PER IL DEPURATORE DI MANDURIA

 
   
  Bari, 27 settembre 2011 - "L´impegno che la Regione Puglia assume con riferimento alle problematiche relative all´impianto di sanificazione di Manduria è quello di aggiungere il modulo dell´affinamento, ben oltre il trattamento in tabella 4, per utilizzare i reflui in agricoltura, con l´uso della condotta sottomarina per smaltire il troppo pieno e garantire così la salute e la balneazione in quel mare bellissimo. Invito per questo il Consiglio comunale di Manduria a dare con chiarezza un segnale di disponibilità su questa proposta, che rappresenta l´unica prospettiva tecnicamente possibile, per la cui realizzazione manifesto tutto il nostro impegno." Lo ha detto poco fa l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, nel corso della riunione del Consiglio comunale monotematico di Manduria sull´impianto di depurazione a servizio degli abitati di Sava, Manduria e marine di Manduria. "Poiché la falda e´ stressata e salinizzata, il riutilizzo dei reflui in agricoltura e´ la migliore soluzione alternativa al progetto attuale, la cui realizzazione comporterà solo una variante in corso d´opera sull´impianto, e il contemporaneo ammodernamento della rete irrigua esistente, gestita dal Consorzio di bonifica dell´Arneo. La prospettiva generale con cui e´ bene approcciarsi a questi argomenti dovrebbe sempre rispettare il monito mazziniano che invita a vivere tra coloro che verrano. Ho apprezzato la possibilta´ che oggi ho avuto di vedere una comunità cittadina che si sottrae dal chiacchiericcio usuale della politica e affronta concretamente le problematiche, senza disperderne il merito. Bisogna partire dal dato di contesto: attualmente la città di Manduria usa un vecchio depuratore con un trattamento primario, ad essere generosi, e con lo scarico in falda, a causa del quale siamo sottoposti ad un procedimento di infrazione comunitaria; Sava vive una situazione complicata dove non c´ e´ un depuratore e si scarica in fosse biologiche che creano problemi di natura idraulica e igienica. In questo momento dunque esistono in questa zona forme di scarico dei liquami ad altissimo rischio di inquinamento del sottosuolo e delle attività che l´uomo compie sul sovrassuolo. Non dobbiamo dimenticare inoltre che la Puglia ha una geomorfologia molto complicata e non ha corpi idrici, per cui e possibile scaricare generalmente in mare. Chiediamo inutilmente da sei anni al governo di prendere atto di questa condizione di originalità rispetto al resto d Europa e quindi la contestuale possibilità di scaricare in falda, in deroga alla normativa vigente, che rappresenterebbe l´unica vera soluzione da tutti i punti di vista. La Regione non ha alcuna intenzione di avvelenare le speranze di sviluppo di queste zone, e non l´aveva nemmeno quando con successo e consenso dei Cittadini ha ritenuto di costruire e mettere in esercizio condotte sottomarine a Bisceglie, Bari, Lecce, Mattinata, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Santa Cesarea Terme o Mola di Bari, o quando ha deciso di finanziarle a Otranto, Nardo´ e Porto Cesareo.".  
   
 

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