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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Settembre 2011
 
   
  ARTLAB LECCE, VENDOLA: LA CULTURA GRANDE FILIERA PRODUTTIVA

 
   
  Bari, 27 settembre 2011 - “Sulla cultura noi continuiamo a fare una scelta controcorrente rispetto al Governo nazionale. Questo è il Governo che ha ferito al cuore l’industria culturale , il mondo della scuola, dell’Università, della formazione, della ricerca e dell’innovazione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 24 settembre a Lecce alla 6° edizione di Artlab, l’appuntamento annuale più atteso dalla comunità nazionale ed internazionale che si occupa di cultura, arte e politiche culturali. Durante sabato 24 settembre il centro cittadino di Lecce è stato animato da incontri, seminari, laboratori, testimonianze ed eventi grazie ai quali potersi confrontare con operatori, artisti, ricercatori, formatori su tematiche quali l’accessibilità, la mobilità internazionale, il rapporto tra cultura e paesaggio, fondi comunitari e percorsi di carriera. “Credo che mai – ha proseguito Vendola – si sia giunti a esprimere disprezzo nei confronti delle attività culturali come ha fatto il Ministro Tremonti con la sua celebre frase “la cultura non si mangia”, o il dileggio nei confronti dei grandi cineasti , dei grandi artisti del nostro tempo visti tutti come una processione di parassiti”. “Noi qui in Puglia – ha continuato il Presidente della Regione – abbiamo fatto esattamente il contrario perché sapevamo che cos’è l’industria culturale: non è soltanto la costruzione degli eventi, ma è una grande filiera produttiva; basti pensare che in Italia lo spettacolo occupa 300 mila lavoratori e lavoratrici”. Secondo Vendola “noi, che facciamo i conti con la crisi dei processi di industrializzazione che hanno avvelenato i nostri territori e oggi lasciano in tante parti veri e propri deserti industriali, dobbiamo sapere che l’industria del futuro non è certo la siderurgia o la chimica, ma è la cultura, il cinema, la musica, la multimedialità, l’economia della conoscenza e l’economia della creatività. Su questo abbiamo investito molto e penso che i risultati si vedano. Anche la stessa crescita straordinaria del turismo è frutto dell’aver arricchito l’offerta turistica di un cartellone di richiamo culturale di livello internazionale”.  
   
 

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