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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
 
   
  AMBIENTE: FVG, AMMINISTRAZIONI E CITTADINI ATTORI PROGETTO LIFE

 
   
  Udine, 28 settembre 2011 - Le paludi calcaree in Friuli sono al centro di un intervento del Progetto comunitario Life 06Nat/it/000060 (Lifefriulifens), attraverso il quale la Regione ne sta curando il ripristino, la valorizzazione, la fruibilità. Questi i contenuti del convegno svoltosi a Udine, nell´auditorium dell´Amministrazione, organizzato dal servizio Caccia, Risorse Ittiche e Biodiversità. E che, come ha specificato il direttore, Marina Bortotto, intendeva trarre il bilancio dell´operazione di recupero di questa area essenziale per l´habitat della media pianura friulana. Un´operazione, ha detto, che si approssima alla conclusione degli interventi previsti. Si è trattato di recuperare quattro biotopi del Friuli centrale, denominati, tutti assieme: ´le risorgive ritrovate´. Si tratta, com´è stata definita, di una vera e propria cassaforte botanica. Nella quale vivono e si riproducono centinaia di specie vegetali a rischio, tipiche delle zone umide. Una decina di esse è a elevato rischio di estinzione. I biotopi recuperati sono: Paludi del Corno, nei comuni di Gonars e Porpetto; Risorgive di Virco, nei comuni di Bertiolo e Talmassons; Risorgive di Flambro, in comune di Talmassons; Torbiera selvote, in comune di Castions di Strada. La Regione sta provvedendo, ha precisato la Bortotto, alla conclusione degli interventi, avendo ottenuto dalla Ue una proroga sui ritardi dei lavori causati dalle condizioni meteo sfavorevoli. Mentre i Comuni interessati, Bertiolo, Castions di Strada, Gonars e Talmassons, hanno svolto un ruolo importante fin dall´avvio delle decisioni orientale alla salvaguardia dei biotopi considerati. Occorre provvedere ora a una divulgazione capillare di questo scrigno di tesori del mondo della natura, in quando si tratta di un patrimonio da far conoscere e da divulgare, e di un´attrattiva per l´area. Infine, è stato detto nella introduzione, entro breve sarà sottoposto all´approvazione della Giunta regionale il Piano di recupero delle risorgive, che aggiungerà un ulteriore tassello alla valorizzazione dell´habitat della pianura friulana. Che cosa sono i quattro biotopi considerati dal progetto Life, che rientra nell´ambito della direttiva comunitaria Natura 2000? Lo ha spiegato il sindaco di Talmassons, Pier Mauro Zanin, il quale ha seguito l´operazione fin dall´avvio, ed è intervenuto a nome dei colleghi delle altre tre amministrazioni civiche. Sono situate su un territorio di transizione tra le grave e la zona anticamente paludosa della bassa, bonificata nel periodo post bellico per dedicarla all´agricoltura. L´area palustre misurava circa 6 mila ettari. Mentre l´intervento di recupero attualmente considerato riguarda circa 200 ettari. Dall´operazione di bonifica furono risparmiati i mulini, e i canali e i bacini di approvvigionamento dell´acqua da far arrivare alle pale delle macine. Che erano le torbiere. Il progetto sulle torbiere calcaree in Friuli ha comportato una spesa complessiva di 2 milioni e 654 euro. Della quale, oltre 1 milione di euro cofinanziato dalla Ue. Le torbiere alcaline erano state abbandonate negli anni ´70, all´epoca della scomparsa delle piccole stalle a conduzione familiare che in precedenza utilizzavano lo strame prodotto dalle zone umide. L´abbandono degli sfalci e l´abbassamento della falda freatica avevano poi causato una modifica radicale della vegetazione. Mettendo a rischio specie vegetali di grande interesse comunitario, come la Armeria helodes, l´Erucastrum palustre e l´Euphrasia marchesetti. Il progetto ha comportato tra l´altro l´acquisizione di 24 ettari di habitat naturali e di 23 ha di terreni agricoli, il decespugliamento e lo sfalcio di 40 ha di torbiere e molinieti abbandonati, la rinaturazione di 20 ettari di superfice, la realizzazione di una serra attrezzata per riprodurre materiale vegetale riproduttivo (attualmente contiene 45 mila piante di 64 specie diverse). Il convegno si è articolato con una serie di interventi di carattere tecnico scientifico. Aperti da quello che è considerato un luminare della botanica, Livio Poldini, soffermatosi sulle aree umide della pianura veneto-friulana, integrate nel paesaggio. "Il recupero dei biotopi delle torbiere calcaree può rappresentare, in quanto un elemento di arricchimento per il territorio, uno strumento di crescita della comunità locale". Secondo l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, intervenuto a proposito del convegno ´Progetto Life, conservazione e ripristino di paludi calcaree in Friuli´, la collaborazione di tutti gli attori coinvolti consentirà all´area interessata di crescere, fruendo dello sviluppo di una forma di turismo sostenibile. "Che richiami - per Violino - in queste ´chicche´ della natura, appassionati, esperti, ma anche cittadini, giovani, ragazzi, bimbi, che potranno apprezzarvi i tesori valorizzati e implementare la conoscenza del mondo della natura". "Per imparare così - aggiunge - a meglio conoscerla e a rispettarla; per poterla meglio valorizzare, ma anche per saperne fruire". Violino mette in risalto il clima di concertazione nel quale è cresciuta la consapevolezza, nell´area interessata, della rilevanza del comprensorio sotto il profilo naturale. "Occorre ora - conclude - che amministrazioni locali e cittadini si facciano promotori della valorizzazione a scopi divulgativi e turistici".  
   
 

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