Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
 
   
  IL SINDACO DI MILANO INCONTRA IL CONSOLE GENERALE CINESE LIANG HUI - “VOGLIAMO UN RAPPORTO NUOVO CON LA COMUNITÀ CINESE”

 
   
  Milano, 28 settembre 2011 - Il Sindaco di Milano ha incontrato il 26 settembre a Palazzo Marino il Console generale della Repubblica popolare cinese, signora Liang Hui. Ai colloqui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. L’incontro è stato l’occasione per ribadire da entrambe le parti la volontà di proseguire sulla strada dei già collaudati rapporti tra la Cina e la Città di Milano. “Voglio un rapporto nuovo con la comunità cinese di Milano, che rappresenta una ricchezza per la città – ha affermato il Sindaco Pisapia -. Occorre lavorare da subito per risolvere insieme i problemi esistenti nel quadro della nuova cultura della legalità su cui si basa l’azione della mia amministrazione”. Un rispetto delle regole su cui ha convenuto anche il Console generale Liang. Per quel che riguarda la comunità cinese, in particolare quella residente nel quartiere Sarpi-canonica, sono tre le questioni di maggiore rilievo poste sul tappeto nel corso dell’incontro: un maggior dialogo e sostegno alle attività culturali; l’accesso ai servizi socio-sanitari da parte dei cittadini cinesi; le questioni legate alle attività commerciali. Tre campi sui cui è stato chiesto al Console generale un impegno concreto. “E’ mia intenzione lavorare concretamente per raggiungere l’obiettivo di una migliore convivenza tra i milanesi e la comunità cinese. Vogliamo porre fine alle tensioni esistenti in alcune situazioni, a partire dall’area Sarpi-canonica. Non sarà un percorso facile, ma insieme possiamo farcela. E’ importante che le istituzioni siano presenti insieme nei luoghi dove la convivenza risulta più problematica”, ha concluso Giuliano Pisapia.  
   
 

<<BACK