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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
 
   
  RAFFINERIA ENI DI MARGHERA. ZAIA: “HO AVUTO ASSICURAZIONE CHE SI TRATTA DI UN FERMO TEMPORANEO. NESSUNA CHIUSURA”

 
   
  Venezia, 28 settembre 2011 - Non c’è nessun disegno di chiusura per la raffineria Eni di Porto Marghera. E’ la rassicurazione che il Presidente della Regione Luca Zaia ha ricevuto ieri dall’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni. “Ho sentito due volte Scaroni stamattina – ha detto Zaia nel corso del consueto incontro settimanale con la stampa al termine della seduta di giunta - e ho chiesto rassicurazioni su questa partita che riguarda 290 lavoratori della raffineria. E’ una preoccupazione che come presidente della Regione condivido con le famiglie, i lavoratori e la comunità e metto a disposizione l’amministrazione per avere risposte alle loro domande”. Zaia ha fatto presente che nelle telefonate Scaroni ha assicurato che si tratta di un fermo temporaneo conseguente ad un’attività negativa contingente a fronte di perdite per circa 80 milioni di euro con questo impianto. “Scaroni mi ha detto – ha aggiunto Zaia - che non c’è nessun disegno, nessun progetto per una chiusura. Ho in programma di parlare anche con il sindaco di Venezia Orsoni e l’atteggiamento che propongo è quello di essere assolutamente vigili rispetto ad un’eccellenza di questo territorio e non ho motivo di pensare che Eni abbia altri progetti se non quelli di investire su questi territori. Io penso che il polo di Marghera rappresenti comunque un hub per Eni, società quotata in borsa ma che fa riferimento al Ministero del Tesoro” “Ho quindi dal fronte Eni – ha concluso Zaia - argomentazioni e rassicurazioni per un fermo temporaneo e la conferma della volontà di non chiudere. Io doverosamente ne prendo atto e non voglio mettere in discussione oggi la parola di chi dice queste cose. Ma saremo a fianco dei lavoratori quando si tratterà di verificare la loro posizione in un momento non facile per la nostra economia. In Veneto ci sono infatti 152 mila disoccupati dall’inizio della crisi. Non sono più fatti isolati ma il flusso di disoccupazione lambisce anche la nostra regione che passa dal 2,3% del periodo prima della crisi del 2008 ad oltre 7 ,5% di oggi”.  
   
 

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