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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Settembre 2011
 
   
  TRENTO: RILANCIO DELL´APPRENDISTATO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

 
   
  Trento, 28 settembre 2011 - Rilancio dell´istituto dell´apprendistato anche nelle fasce di qualifica medio-alta, misure per sostenere la stabilizzazione dei rapporti di lavoro nelle aziende, nuovi strumenti per qualificare la transizione scuola-lavoro, promozione dell´occupazione delle giovani donne, sostegni per valorizzare il lavoro autonomo: questi gli interventi che il governo provinciale metterà in campo per affrontare la crisi occupazionale dei giovani. Ad annunciare la "nuova strategia" contro la disoccupazione giovanile è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ne ha parlato ieri in Consiglio provinciale rispondendo a due interrogazioni (Depaoli, Giovanazzi) sull´argomento. Di disoccupazione giovanile si è tornati a parlare in questi giorni dopo la pubblicazione da parte di Eurostat e Istat dei dati statistici relativi alla situazione europea e nazionale, che evidenziano tra l´altro un tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15-24 anni superiore in provincia di Trento (15,1 per cento) rispetto alla vicina provincia di Bolzano (6,4 per cento), con 21.600 giovani della stessa classe di età che risultano occupati in Alto Adige rispetto ai 14.300 occupati in Trentino. Una differenza - ha spiegato oggi Dellai in aula - che si spiega in quanto in provincia di Bolzano è significativo il ricorso all´apprendistato come strumento per introdurre da subito i giovani nel mercato del lavoro, senza transitare attraverso percorsi scolastici professionalizzanti. Qualche dato aiuta a comprendere meglio il problema: gli alunni dei corsi per apprendisti nelle scuole professionali (quelli i cui partecipanti sono in possesso di un contratto di lavoro di apprendistato e frequentano le lezioni un giorno alla settimana durante tutto l’anno scolastico, oppure continuativamente per due mesi) sono stati in Alto Adige, nel 2009/2010, 3.571; gli alunni dei corsi di formazione professionale a tempo pieno (quelli in cui gli iscritti non hanno alcun contratto di lavoro e frequentano nei centri di formazione le lezioni teoriche e pratiche) 5.339, esclusi gli iscritti ai corsi del settore alberghiero. Mediamente nel 2009 in Alto Adige erano attivi 4.626 contratti di apprendistato. In Trentino, nell’anno scolastico 2009/2010, gli iscritti ai corsi triennali di qualifica professionale sono stati 4.231 e gli iscritti al 4° anno (diploma provinciale di formazione professionale) erano 540. "I giovani bolzanini - ha affermato Dellai - già a questa età, 15-24 anni, risultano essere forza lavoro nella categoria occupati. In provincia di Trento invece il giovane prima frequenta gli istituti di formazione professionale, poi entra nel mondo del lavoro. Durante il percorso scolastico, il giovane studente trentino non rientra quindi tra la forza lavoro. Solo al termine del percorso di studi si ritrova a cercare attivamente un’occupazione e rientra quindi nella forza lavoro all’interno della categoria disoccupato". Nella sua rispostai, Dellai ha ricordato come, consapevole dell´aumentare del tasso di disoccupazione giovanile, la Giunta provinciale abbia dato vita nei mesi scorsi all´istituzione di una apposita Cabina di regia preposta a congegnare soluzioni utili ad incrementare le possibili risposte occupazionali a favore dei giovani. All´istituzione di tale Cabina è conseguita l´elaborazione e l´approvazione, nello scorso mese di luglio, di un programma straordinario per l´occupazione giovanile, le cui linee di intervento sono già state inserite nel Documento degli interventi di politica del lavoro 2011-2013 approvato a fine luglio di quest´anno. "Gli strumenti di natura pubblicistica però non bastano - ha concluso Dellai - serve anche un vero e proprio patto tra tutte le parti sociali trentine per dare forza ad un impegno straordinario nei confronti delle prospettive del lavoro giovanile. Ho già convenuto con le parti sociali sull´ipotesi di arrivare ad un accordo sperimentale e territoriale per definire in tal senso nuovi strumenti, anche di natura contrattuale".  
   
 

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