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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Settembre 2011
 
   
  DIPENDENTI REGIONALI, VENDOLA: CHIEDEREMO UNA NORMA A TUTELA DEI LAVORATORI

 
   
  Bari, 29 settembre 2011 - “Stiamo cercando di tessere una tela che consenta a settecento lavoratori di non perdere le posizioni raggiunte”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro con le organizzazioni sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil della Funzione Pubblica per affrontare le questioni relative al personale regionale a rischio retrocessione a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. “Appena si sono appalesate le conseguenze di quella norma – ha spiegato Vendola – abbiamo cominciato a tracciare una via d’uscita a questo possibile incubo che coinvolge settecento lavoratori che rischiano di essere retrocessi di quindici anni dal punto di vista della loro retribuzione. È un incubo perché il rischio concreto è la paralisi della operatività della Regione Puglia”. “Siccome questo problema nasce alla fine degli anni ’90 – ha continuato il Presidente Vendola - io e il Ministro Fitto abbiamo trovato immediatamente le parole utili a far partire un tavolo tecnico congiunto di approfondimento su questa complicata questione”. “Noi nei prossimi giorni – ha spiegato Vendola - avremo un Consiglio Regionale che, probabilmente all’unanimità, chiederà al Legislatore nazionale un intervento a tutela dei lavoratori coinvolti, e contemporaneamente, stiamo immaginando una soluzione normativa di tipo regionale nell’ambito delle competenze che sono proprie della Regione Puglia”. Il Presidente Vendola ha poi definito positivo l’incontro con il Sindacato: “ avremo un tavolo aperto permanente di confronto con loro per mettere a punto la soluzione migliore e per evitare contestazioni da parte, per esempio, del Ministero dell’Economia, poiché i nostri atti non devono rischiare di essere impugnati”. In sostanza, secondo Vendola, si tratta di due iniziative “che partono contemporaneamente: una di raccordo tra Regione e Governo nazionale, tra me e il Ministro Fitto, tra le nostre tecnostrutture, e una tutta regionale costruita in maniera assolutamente bipartisan”. “Questo – ha concluso il Presidente della Regione – può essere un altro di quei momenti in cui una grave criticità determina una messa all’opera della buona politica, quella che supera le contraddizioni e le polemiche e si mette al lavoro per risolvere i problemi”.  
   
 

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