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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Settembre 2011
 
   
  EXTREME DREAM. DAL SIMBOLISMO AGLI ANNI ´70. UN APPROCCIO CRITICO E L’ESPRESSIONE DI GIUSEPPE ZANOTTI

 
   
  Le nuove scarpe di Giuseppe Zanotti raccontano una storia overground, suscitano estreme astrazioni poetiche, inventano nuovi steps ritmici... Jazzistici, ironizzano sull´underground, ma soprattutto inventano una nuova allegra decadenza. È una forma di simbolismo, di rappresentazioni astratte, così come era nelle arti visuali dal 1885 al 1910. Il Simbolismo evitava l´obiettività in favore del soggettivo, di simboli ambigui e potenti. Primitivi. Tra gli artisti associati nel movimento c´erano Odilon Redon, Gustave Moreau, Gustav Klimt, Fernand Khnopff... La nuova shoes addiction è in questo senso una forma di modernissima identificazione, con in più una componente di happiness, di play costante, di cultura volutamente esagerata. Per giocare con i colori, con le forme, per divertirsi con l´astrazione. La nuova memoria è il risveglio, la metamorfosi di una donna che vive gli anni ´70 con una costante licenza poetica. Le memorie reali sono nelle grafiche, nelle stampe, nei volumi, sopratutto nei colori. Tutti questi elementi sono ristudiati, riformulati e assumono un´aria leggera, meno invadente, un po´ più sommessa. Anche perchè questa donna deve sentirsi a suo agio, camminare con un passo contemporaneo. Non c´è solo il tacco alto, lo stiletto, c´è il tacco piatto, quello basato e, sì, anche quello esagerato. Comunque il colpo d´occhio è il colore, immediato, dal verde acqua, al blu intenso, al cobalto, ma anche del giallo; ci sono dei pasticci di verde, che danno l’idea del mare. Nelle materie ci sono il camoscio, che è in prevalenza, ci sono le vernici con un´atmosfera quasi tecnologica nei colori giallo turchese fucsia, che vengono messi insieme o isolati. Poi c’è l’animalier grafico, un po’ arrogante. Pitone, visto come un altro elemento grafico. Ricami, che vengono fatti in modo quasi confuso e ricordano Dalí. Dietro queste scarpe simboliche e astratte c´è comunque sempre un´anima contemporanea. Adesso di ergonomico c’è la zeppa, che abbiamo addolcita, ma il tacco è duro, molto grafico. E poi interveniamo sulle tomaie, come se noi avessimo una tela. L’idea è anche un po’ questa arroganza che c’è di scrivere sui muri, così come i writer scrivono sulle pareti bianche le loro proteste o quello che gli piace, così in queste zeppe c’è scritto il legno, i fiori, i ricami. Alla fine è una superficie abbastanza grande che ti permette di scriverci quello che vuoi. Quindi il modello è sempre quello, aiutiamo le miscele con i colori, con i contrasti. Sempre la stessa scarpa ma in mille modi diversi. È un po’ il featuring di uno stesso brano, è come far scrivere sulla stessa scarpa da diverse persone. I gioielli: c’è molto più argento, più nickel, più freddi, cromati, palladio, abbinati alla lacca nera, pelle, seta… Cerchiamo di fare un gioiello che vesta, parta dal collo, abbracci i fianchi. Collane che si mettono al collo ma anche sul corpo. A volte con effetti floreali di metallo. C’è una voglia di gioielli fake, quasi barocchi... Le sneakers sono un ritorno alla realtà. La sneaker è un prodotto urbano che attraversa tutte le categorie. E’ diventata la divisa dell’umanità: t-shirt, jeans e sneaker. Ogni stagione Giuseppe Zanotti ripresenta gli stessi modelli ma con nuove interpretazioni di materiali e colori. Dopo il jeans, è la vera invenzione del costume. Anche in questa collezione le borse sono caratterizzate da elementi di ornamento come le chiusure e varie storie di metallo, ma sopratutto il manico in morbida maglia avvolgente. Dalle piccole clutch-gioiello alle maxi bags capienti. Un completo bag stage, una nuova identification story: dal Simbolismo agli anni ´70. Anche le borse come forma di cultura, come messaggio, come frivola ossessione!  
   
 

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