Roma, 3 ottobre 2011 - «Le discrepanze relative ai test della tubercolina e al quantiferon sono state riconosciute oggi dal ministro Fazio che ha deciso di finanziare una ricerca per chiarire questi dubbi. Per quanto riguarda la richiesta di sottoporre al test i bambini nati nel 2010, confermo che esiste la possibilità che si trovino altri positivi nati in quel periodo, in quanto a gennaio 2011 è stata rilevata la più alta concentrazione di positivi al test quantiferon. Se saranno trovati positivi bambini nati nel 2010 ovviamente non si esclude che possano aver preso infezione tubercolare anche fuori dal Policlinico Gemelli, ma resta il fatto che su di loro come previsto dalle indicazioni internazionali, dovrà essere fatta la profilassi. È questo il fine ultimo che deve essere perseguito per evitare l’evoluzione dell’infezione tubercolare in malattia, cosa che nei bambini avviene nel 5-10% dei casi non trattati». Lo dichiara Fernando Aiuti, presidente della Commissione Politiche sanitarie di Roma Capitale.