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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Ottobre 2011
 
   
  WORLD REGIONS FORUM/6. NUOVA GOVERNANCE CONTRO LA CRISI FORMIGONI: I ANCHE GOVERNI SUBNAZIONALI SONO MOTORI DEL MONDO IMPEGNI COMUNI SU RICERCA, IMPRESA, ACQUE, LOTTA AI TUMORI FRATTINI: GRANDE EVENTO CHE IL GOVERNO ITALIANO SOSTIENE

 
   
   Milano, 3 ottobre 2011 - Più fonti energetiche rinnovabili, migliori sistemi scolastici e formativi, un uso sempre maggiore delle tecnologie e di modelli di governance per il welfare, la promozione di una rete di banche biologiche per la lotta contro il cancro, più mobilità e scambio dei ricercatori, la condivisione delle esperienze e degli strumenti per la gestione integrata delle risorse idriche, lo sviluppo di nuove opportunità di sostegno agli scambi commerciali e, infine, la partecipazione congiunta del World Regions Forum all´Esposizione Universale del 2015 a Milano. Sono questi gli otto obiettivi che la rete dei governi sub-nazionali - riunita oggi a Palazzo Lombardia per la terza e ultima giornata del World Regions Forum - ha indicato per superare la crisi mondiale: le delegazioni delle Province del Gauteng, di Buenos Aires, di San Pietroburgo e del Québec, della Comunità di Madrid e della Catalogna, della Regione di Rhône-alpes, degli Stati del Maharashtra, di Sao Paolo, di Nuevo Leon, dell´Illinois, della California e del Massachusetts, e dei Governi di Singapore, del Baden-württemberg e di Shanghai, hanno sottoscritto - assieme a Regione Lombardia - una dichiarazione conclusiva. Ad aprire la sessione del terzo giorno del Forum è stato il videomessaggio del ministro degli Esteri, Franco Frattini che ha sottolineato come ´il valore aggiunto del World Regions Forum sia stato quello di creare una collaborazione multitematica e la possibilità di scambiarsi best practices sulle tematiche prioritarie per i Governi subnazionali e che hanno anche valore globale. Un´iniziativa che va a merito del presidente Formigoni e che il mio ministero e il Governo italiano appoggiano con convinzione´. Governance Multilivello - Le Province, le Comunità, le Regioni e i Governi subnazionali più sviluppati del mondo hanno dunque unito le mani per proseguire il cammino avviato con il World Regions Forum e giunto alla seconda edizione. ´L´attuale crisi mondiale - hanno sottoscritto questa mattina - non può essere superata per mezzo di manovre tecniche e amministrative. Nell´era della globalizzazione questo riconoscimento evidenzia la necessità di una più forte attenzione per la governance multilivello, in cui alle Regioni e alle aree metropolitane sia riconosciuto il ruolo di protagoniste e alleate dei sistemi statali tradizionali´. Per fare fronte alle sfide della globalizzazione, ´i Governi devono ristrutturare e modernizzare le proprie risorse economiche chiave. A questo processo si deve applicare un approccio bilanciato che garantisca tanto l´aumento della competitività quanto la coesione sociale´. Il tutto con una premessa di metodo molto importante: i problemi del mondo ´sono meglio affrontati al livello più vicino possibile alla gente, affidandosi in primo luogo alla responsabilità dei cittadini e alla loro capacità di contribuire alle soluzioni. La partecipazione civica dovrebbe realizzarsi nella fase più precoce possibile del processo politico´. Persona E Bene Comune - Di fronte alla globalizzazione - ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, che ha presieduto i lavori della giornata - ´la politica ha il compito di tornare all´essenziale: essa esiste per la società, non viceversa. Esiste per assecondare la crescita di cui la società è capace e per assecondare l´innovazione, che viene dalla società e non dagli Stati. Questo significa mettere in campo politiche che vogliono riconoscere e valorizzare quello che nella società esiste e funziona, fungendo da moltiplicatore delle esperienze positive in atto´. In questa direzione ´va riconsiderato il modello di sviluppo, recuperando quella visione integrale dell´uomo che ha permesso e può rilanciare lo sviluppo e il benessere per un numero crescente di persone. Va dunque riconsiderato un modello di sviluppo che comprenda la persona come parte di una rete di relazioni e che riconosca nel bene comune una dote che diviene tanto più grande per il singolo quanto più è condivisa con gli altri´. Unanimità - ´C´è perfetta unanimità tra le 17 Regioni che partecipano alla seconda edizione del Forum mondiale - ha sottolineato Formigoni dopo la firma della dichiarazione comune -. L´obiettivo è quello di portare un contributo specifico alla crisi mondiale. Le Regioni si sono dimostrate capaci di intercettare i bisogni della gente più efficacemente che non gli Stati nazionali. Costruire una rete di Regioni significa mettere insieme le nostre eccellenze nel campo della ricerca, della sanità, della lotta all´inquinamento´. Motori Del Mondo - E che si tratti di otto obiettivi che avranno ricadute su tutto il pianeta lo dimostra il fatto che a partecipare al World Regions Forum sono state le 17 maggiori realtà subnazionali che ´rappresentano - ha specificato Formigoni - i motori dell´economia dei più importanti Paesi del mondo´. Basti pensare che la popolazione delle Regioni arrivate a Milano fa registrare il 4,4 per cento della popolazione mondiale (praticamente la stessa percentuale degli Usa) e che quasi tutte concorrono mediamente tra il 15 e il 20 per cento - con punte anche del 30-35 per cento - al Pil del proprio Paese. Gli scambi commerciali tra gli Stati, cui appartengono le Regioni del World Regions Forum, rappresentano una percentuale molto elevata del totale, tra il 40 per cento e il 60.  
   
 

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