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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Ottobre 2011
 
   
  MILANO (TEATRO SMERALDO): BOB WILSON CON MARTHA GRAHAM COMPANY - DAL 9 NOVEMBRE

 
   
  Al Teatro Smeraldo dal 9 al 13 novembre sarà in scena lo spettacolo di Bon Wilson con Martha Graham Dance Company “Snow on the mesa (portrait of Martha)”. Durante la serata la compagnia proporrà anche: Martha Graham Dance Company in Diversion of Angels Lamentation Variations Robert Wilson con Martha Graham Dance Company Snow on the Mesa (Portrait of Martha) Coreografie e Scenografie di Robert Wilson Assistente alle Coreografie, Giuseppe Frigeni Assistente alle Scenografie, Christopher Mccollum Musiche di George Antheil, Lou Harrison e Colin Mcphee Costumi di Donna Karan Disegno Luci di Aj Weissbard Suono di Brad Fields Snow on the Mesa è dedicato al caro amico di Martha Graham, Doris Duke. Prima Rappresentazione: 1995, The John F. Kennedy Center for the Performing Arts, Washington, D.c. [Special support for this revival of Snow on the Mesa provided by the Jerome Robbins Foundation and Paul Szilard. – 2011] Snow on the Mesa was originally commissioned with the support of the New York State Council on the Arts. † Sonata pour violin et piano (1923), by George Antheil, used by arrangement with G. Schirmer, Inc. Threnody for Carlos Chavez and Serenade for Betty Freeman and Franco Assetto, by Lou Harrison, used by arrangement with Frog Peak Music. Concerto in Slendro, by Lou Harrison, used by arrangement with C.f. Peters Corporation. Tabuh-tabuhan by Colin Mcpee used by arrangement with G. Schirmer, Inc. Snow On The Mesa (1995) Solo dopo la morte di un’artista ne riusciamo a comprendere la sua grandezza. Solo allora possiamo vedere la parabola completa di una vita vissuta nell’arte: l´energia e l’esultanza della gioventù, la maestria e la potenza della maturità, le rabbie e le paure di cupa saggezza della vecchiaia. Snow on the Mesa è il nostro omaggio alla memoria di Martha, uno spettacolo di Teatro/danza diviso in dodici sezioni. Utilizzando forme astratte e movimenti per richiamare le immagini americane che davano senso al lavoro di Martha e alla sua vita: elementi della Shaker life, dei deserti del sud-ovest americano e il design e i miti dei suoi abiti aborigeni. Paul Smidt Martha Graham Dance Company Diversion of Angels Coreografia e costumi: Martha Graham Musica: Norman Dello Joio† Disegno luci originale: Jean Rosenthal (adattamento: Beverly Emmons) Première: 13 agosto 1948, Palmer Auditorium, New London, Usa †Used by arrangement with Carl Fischer, Inc., publisher and copyright owner. Diversion of Angels ha debuttato il 13 Agosto 1948 al Palmer Auditorium, Connecticut College, New London (Usa) con il titolo Wilderness Stair, titolo originale della raccolta di poesie di Ben Belitt. Il titolo, così come anche la scenografia disegnata da Isamu Noguchi ed evocativa di una terra deserta, furono scartati dopo la prima rappresentazione e la coreografia è stata ricostruita come un balletto senza storia. Diversion of Angels usa la romantica partitura di Norman Dello Joio e prende spunto dagli infiniti aspetti dell’amore. La Coppia in Rosso personifica l’amore romantico e “l’estasi della contrazione”; la Coppia in Bianco l’amore maturo e la Coppia in Giallo un amore adolescente e civettuolo. Quando Martha Graham creò questa danza si ispirò dichiaratamente all’arte del pittore surrealista Vassily Kandinsky. Vedendo per la prima volta un lavoro di Kandinsky rimase esterrefatta dall’uso dei colori: una gettata di rosso su un fondo blu. Decise dunque che voleva ricreare ed esprimere la medesima cosa nel suo proprio linguaggio, la danza. Diversion of Angels è il risultato di questa volontà e la Ragazza in Rosso che solca il palcoscenico, bellissima, è la striscia di tintura rossa che taglia la tela di Kandinsky. Ellen Graff Martha Graham Dance Company Lamentation Variations Coreografie di: Larry Keigwin, Richard Move, and Bulareyaung Pagarlava Musiche di: Frederic Chopin, Dj Savage, and Gustav Mahler† Disegno luci di Beverly Emmons A cura di Janet Eilber Première: 11 settembre, 2007, Joyce Theatre, New York City Lamentation Variations was commissioned by the Martha Graham Center with support from Francis Mason. † Chopin: Nocturne in F Sharp; Dj Savage (Richard Move): “Ballet for Martha”, based on material from Symphony No.5 by Ludwig van Beethoven; Op.15 No.2; Mahler: “Die zwei blauen Augen von meinem Schatz”, from Lieder eienes fahrenden Gesellen Lamentation Variations è piuttosto un evento, originariamente concepito per commemorare l’anniversario dell’11 settembre. Il lavoro si apre con un filmato di Martha Graham negli anni ’30 che danzava il suo nuovo assolo Lamentation, oggi trasformatosi in un’icona. Queste “Variazioni” sono state sviluppate con precise regole di creazione dai coreografi Richard Move, Larry Keigwin, and Bulareyaung Pagarlava. Ad ognuno di loro è stata chiesta un’improvvisazione sulla base della reazione al filmato di Martha Graham, secondo le seguenti regole: 10 ore di prova, musica non originale o silenzio, costumi e luci semplici. Questi lavori avrebbero dovuto essere rappresentati in quella sola occasione, ma il successo del pubblico fu tale che il titolo è stato aggiunto nel repertorio della compagnia. Martha Graham La visione rivoluzionaria e artistica di Martha Graham ha avuto un impatto profondo e duraturo sull’arte e sulla cultura americane. Il suo audace uso di soggetti di impatto sociale e le performance cariche di emotività hanno reso la sua danza una forma d´arte unica americana, che la nazione ha a sua volta condiviso con il mondo. La creatività di Martha Graham ha attraversato i confini artistici e abbracciato tutti i generi. Graham ha collaborato con i principali artisti visivi, musicisti e designers del suo tempo, tra cui lo scultore Isamu Noguchi e i fashion designer Halston, Donna Karan e Calvin Klein, così come compositori come Aaron Copland, Samuel Barber, William Schuman, Norman Dello Joio, e Gian Carlo Menotti. Influenzando generazioni di coreografi e danzatori tra cui Merce Cunningham, Paul Taylor e Twyla Tharp, Graham ha cambiato per sempre la visione della danza. Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov hanno grazie a lei ampliato la loro arte e artisti di tutti i generi erano desiderosi di studiare e lavorare con Graham: ha insegnato a molti attori - compresi Bette Davis, Kirk Douglas, Madonna, Liza Minnelli, Gregorio Peck, Tony Randall, Eli Wallach, Anne Jackson e Joanne Woodward - a utilizzare i loro corpi come strumenti espressivi. Lo stile innovativo di Graham si è sviluppato sulla base dalla sperimentazione dei movimenti elementari di contrazione e release. Focalizzando l´attenzione sulle attività di base della forma umana, ha animato il corpo con un’emozione essenziale, quasi elettrica. I movimenti precisi, angolari e diretti della sua tecnica sono stati alla base dello stile predominante del tempo. Con una pratica artistica profondamente radicata nel ritmo della vita americana e nelle lotte dei singoli, Graham ha proposto una sensibilità spiccatamente americana per ogni tema che ha esplorato. "La danza rivela lo spirito del paese in cui ha radici", scrisse nel saggio del 1937 “Una piattaforma per la danza americana”. Consistentemente infusa con i temi sociali, politici, psicologici e sessuali, la coreografia di Graham è senza tempo e collega il pubblico passato e presente. Opere come Revolt (1927), Immigrant: Steerage, Strike (1928) e Chronicle (1936) – creata nello stesso anno in cui ha rifiutato l´invito di Hitler ad esibirsi al Festival Internazionale di arte organizzato in concomitanza con i Giochi Olimpici di Berlino – testimoniano l’impegno di Martha Graham nell’affrontare difficili questioni contemporanee e hanno contribuito a definirla un’artista coscienziosa e politicamente incisiva. Martha Graham è sempre stata una forte sostenitrice dell’individio nel corso della sua carriera, come testimoniano opere quali Deaths and Entrances (1943), Appalachian Spring (1944), Dark Meadow (1946), e Errand into the Maze (1947) che esplorano la complessità umana e sociale. Le coreografie innovative e l´immaginario visivo di American Document (1938) illustra il genio di Martha Graham. Il racconto drammatico, che comprendeva primo ballerino maschio della compagnia, ha esplorato il concetto di ciò che significa essere Americano. Attraverso la rappresentanza di importanti gruppi come i nativi americani, gli afro-americani, e i puritani e l´integrazione di testi tratti da documenti storici, Graham è riuscita a catturare l´anima del popolo americano. Durante la sua lunga e illustre carriera, Graham ha creato 181 coreografie, che continuano a ispirare il pubblico e generazioni di artisti. Nel 1986, è stata insignita del Local One Centennial Award per la danza dai suoi colleghi di teatro, premio assegnato solo una volta ogni 100 anni, e durante il Bicentenario le è stata tributata la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, la Medaglia della Libertà. Nel 1998, il Time l’ha nominata “Danzatrice del secolo”. Fu la prima ballerina a esibirsi alla Casa Bianca e la prima “ambasciatore culturale all´estero”, catturando lo spirito di una nazione e ampliando i confini della danza contemporanea. “Ho trascorso tutta la mia vita con la danza", ha detto. "e questo permette alla vita di svolgersi in un modo molto intenso. Certo, a volte non è piacevole. A volte è perfino terribile. Ma tuttavia è inevitabile”. Martha Graham Dance Company Martha Graham Dance Company è leader nello sviluppo della danza contemporanea fin dalla sua fondazione nel 1926. Basata sulla visione della pionieristica coreografa Martha Graham, la compagnia dà vita a uno stile senza tempo tipico della danza americana che ha influenzato generazioni di artisti e continua ad affascinare il pubblico. Graham e la sua compagnia hanno ampliato il vocabolario della danza contemporanea e cambiato per sempre l’ambito di questa forma d’arte, radicandola in contesti sociali, politici, psicologici e sessuali, e approfondendone l´impatto e la risonanza. Continuando ad agire in terreno fertile per la sperimentazione, la Martha Graham Dance Company è stata una risorsa senza pari nel far crescere molti dei principali coreografi e ballerini dei secoli Xx e Xxi, tra cui Merce Cunningham, Erick Hawkins, Pearl Lang, Pascal Rioult, e Paul Taylor. I 181 lavori del repertorio di Martha Graham hanno anche coinvolto noti danzatori e performer come Mikhail Baryshnikov, Claire Bloom, Margot Fonteyn, Liza Minnelli, Rudolf Nureyev, Maya Plisetskaya e Kathleen Turner. La sua tecnica innovativa e lo stile inconfondibile hanno guadagnato il plauso del pubblico in oltre 50 paesi tra Nord e Sud America, Europa, Africa, Asia e Medio Oriente. Oggi, la compagnia continua a promuovere lo spirito e l’ingegno di Martha Graham, abbracciando una nuova visione di programmazione che mette in mostra i capolavori di Graham, dei suoi contemporanei, e dei loro successori insieme alle opere di recente commissionate ad artisti contemporanei ispirate all’eredità della Graham. Con programmi che uniscono il lavoro di coreografi nel tempo all´interno di una narrazione ricca di storia e tematiche, la compagnia sta attivamente lavorando per creare nuove piattaforme per la danza contemporanea e di molteplici punti di accesso per il pubblico. Il repertorio della Martha Graham Dance Company include Appalachian Spring, Lamentation, Cave of the Heart, Death and Entrances, Chronicle, tra le altre opere. La compagnia continua a perseguire la sua missione di presentare l´opera della sua fondatrice e dei suoi contemporanei, ed è leader catalizzando nuove opere commissionate che portano nuove prospettive alla danza classica, come American Document (2010) e Lamentation Variations (2007). Programmi multimediali come “La danza è un’arma” (2010), un montaggio di diverse opere collegate attraverso il testo, ridefiniscono i confini della composizione di danza contemporanea. Robert "Bob" Wilson (4 ottobre 1941) è un regista e drammaturgo statunitense. Nel corso della sua articolata carriera, lavora anche come coreografo, pittore, scultore, video artista, designer di suono e luci. È noto soprattutto per la collaborazioni con Philip Glass in Einstein on the Beach, e con numerosi altri artisti, tra i quali William S. Burroughs, Allen Ginsberg, Tom Waits e David Byrne. Wilson, nato a Waco, in Texas, studia Business Administration all´Università del Texas dal 1959 al 1962. Segnano radicalmente la sua vita l´esperienza con i bambini disabili e i laboratori di teatro per l´infanzia in cui Wilson fa tesoro della terapia appresa da Byrd Hoffman. Wilson decide così che il proprio futuro è nelle arti figurative. Si trasferisce a Brooklyn nel 1963, conseguendo una laurea in architettura al Pratt Institute nel 1965. Partecipa alle lezioni di Sibyl Moholy-nagy (vedova di László Moholy-nagy), studia pittura con George Mcneil, e architettura con Paolo Soleri in Arizona. Nel 1968, Wilson fonda la compagnia di performance sperimentale Byrd Hoffman School of Byrds (intitolata a Miss Hoffman, l´insegnante di danza che lo aveva aiutato a superare l´handicap della balbuzie quando era ragazzo stimolandolo ad eseguire movimenti lenti (slow motion), consentirà a Robert di imparare a sciogliere la tensione del proprio corpo). Con questa compagnia crea i suoi primi importanti lavori, a cominciare da The King of Spain e The Life and Times of Sigmund Freud del 1969. Debutta nell´opera nel 1976, realizzando con Philip Glass Einstein on the Beach, capolavoro che rende i due artisti famosi in tutto il mondo. Tra il 1983 e il 1984, Wilson progetta una performance per le Olimpiadi estive del 1984, Civil warS: A Tree Is Best Measured When It Is Down; l´intero lavoro sarebbe dovuto durare ben 12 ore, diviso in 6 parti. La produzione è completata solo parzialmente - l´intero evento è cancellato dall´Olympic Arts Festival per mancanza di fondi. Nel 1986 la giuria del Premio Pulitzer seleziona all´unanimità Civil warS per la sezione teatrale, ma il Consiglio di Supervisione respinge la scelta e quell´anno non assegna alcun premio teatrale. Wilson è noto per avere spesso "forzato" i limiti del teatro. I suoi lavori sono celebri per lo stile austero, movimenti molto lenti, e spesso dilatazioni estreme nello spazio e nel tempo. The Life and Times of Joseph Stalin è una performance di 12 ore, mentre Ka Mountain and Guardenia Terrace è stata allestita sulla vetta di una montagna in Iran per una durata di sette giorni. Oltre al suo lavoro per il palcoscenico, Wilson realizza sculture, disegni e design d´arredamento. Nel 1993 vince il Leone d´Oro alla Biennale di Venezia per una installazione scultorea. Nel 1997 è invece insignito del Premio Europa per il Teatro. Nel 2004, Ali Hossaini offre a Wilson un contratto al canale televisivo Lab Hd. Da allora Wilson ha prodotto decine di video ad alta definizione noti anche come Voom Portraits. I protagonisti dei filmati hanno svariato dalle famiglie reali alle celebrità di Hollywood, compreso Brad Pitt, dagli animali ai vincitori di Premi Nobel, ai vagabondi. Wilson è il protagonista del documentario del 2006 di Katharina Otto-bernstein, Absolute Wilson. Nel 2009 l´artista ha allestito una mostra egizia nelle stalle della Venaria Reale a Torino. Mostra eccezionale basata sui nuovi ritrovamenti nel Mar Rosso di ben due città sommerse. Janet Eilber Janet Eilber (Direttore artistico del Martha Graham Center) è stata nominata direttore artistico del Center nel 2005. La sua direzione si è focalizzata sul creare nuove forme di accesso del pubblico ai capolavori di Martha Graham. Queste iniziative comprendono la creazione di programmi contestuali, nuove partnership, uso di nuovi media, commissioni ed eventi creativi come Lamentation Variations e Prelude and Revolt. Negli anni passati della sua carriera come prima ballerina della Martha Graham Dance Company, Janet Eilber ha lavorato a stretto contatto con la coreografa, danzando in alcuni dei ruoli più importanti, talvolta creati da Graham proprio per lei. Ha danzato alla Casa Bianca, è stata partner di Rudolf Nureyev ed è stata la protagonista di tre programmi per Dance America. Accanto al suo lavoro con Graham, Janet Eilber ha recitato in film, televisione; a Brodway, la Eilber ha danzato per alcuni dei più importanti coreografi, fra cui Agnes de Mille e Bob Fosse e ha ricevuto quattro Lester Horton Awards per il suo lavoro di ricostruzione e interpretazione dei tradizionali ruoli della Modern Dance americana. E’ stata direttrice della Dana Foundation alla testa del fondo per il supporto dell’insegnamento agli artisti e contribuendo regolarmente alle pubblicazioni. Inoltre è nel consiglio d’amministrazione dell’Interlochen Center of the Arts. E’ sposata con lo sceneggiatore e regista John Warren, con il quale ha due figlie, Madeline e Eva. Info: Teatro Smeraldo P.zza Xxv Aprile – 20121 Milano - Tel. 02.29.00.67.67 – Fax 02.29.01.72.70 www.Teatrosmeraldo.it    
   
 

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