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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Ottobre 2011
 
   
  ABRUZZO: CHIODI, PRINCIPALE INFRASTRUTTURA APERTURA MENTALE CONFRONTO A 360 GRADI CON POOL OCSE. PRIORITA´ RICOSTRUZIONE

 
   
  L´aquila, 4 ottobre 2011 - Ricostruzione dell´Aquila, ma anche integrazione dell´interno con la costa e sviluppo socio-economico a carattere regionale, non circoscritto "ad un ambito territoriale limitato". E poi, zona franca urbana del capoluogo terremotato "offensiva" e non meramente assistenziale. Su tutto, però, l´infrastruttura più importante, l´apertura mentale. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in due ore di incontro col pool di esperti internazionali che sta lavorando al progetto "Verso il 2030. Sulle ali dell´Aquila",l’ 1 ottobre ha illustrato, anche in veste di Commissario delegato per la Ricostruzione, la situazione dell´Abruzzo, ed ha indicato le criticità del territorio, suggerendo possibili strade di intervento. "Il rilancio dei territori colpiti dal sisma è decisivo anche per la ripresa economica di tutto l´Abruzzo - ha detto Chiodi in premessa - Quindi, bisogna coinvolgere tutti gli stakeholders abruzzesi, non solo aquilani". Ed ha sollecitato programmi di crescita che producano effetti nel medio-lungo termine, ma che diano anche risposte nell´immediato. E nell´immediato dell´Abruzzo c´è appunto la ricostruzione dell´Aquila e la zona franca urbana. "Le risorse della Comunità europea per la zfu sono limitate, 90 milioni di euro - ha spiegato Chiodi al team di studiosi Ocse, università di L´aquila, Groningen (Olanda), Bremen (Germania), Sidney (Australia) e Sussex (Uk) - Ma spalmate su tanti piccoli settori non saranno di alcuna utilità. Ritengo, invece, necessario individuare un´area ben definita in grado di vincere la sfida della competitività, con ricadute sull´intero tessuto produttivo regionale". "Alcune scelte - ha sottolineato poi - o si fanno adesso o non si fanno più e devono esulare dal semplice consenso popolare ed elettorale". Il Presidente ha riferito che l´Abruzzo ha un pil di 28 miliardi di euro, trainato soprattutto dalla grande industria. "I recenti dati di Svimez ed Istat - ha fatto notare - evidenziano la significativa crescita dell´Abruzzo, rispetto anche alla media nazionale, ed un sorprendente scatto nei livelli occupazionali (4,9 per cento contro la media nazionale dello 0,7 per cento). E´ necessario però - ha auspicato - che cresca una cultura imprenditoriale che investa nella ricerca, nella tecnologia, nell´innovazione. La base è debole, perchè frammentata e troppo legata ai particolarismi". Per questo, il presidente Chiodi, ha invitato i rappresentanti Ocse "forse più autorevoli" a far capire alla comunità, al mondo produttivo, alle istituzioni, quanto sia fondamentale "aprirsi". "Con voi - ha suggerito - vogliamo capire meglio se c´è una strada che porti alla salvaguardia del patrimonio ambientale abruzzese (il 30 per cento del nostro territorio è occupato da parchi), che eviti lo spopolamento dei borghi montani, e che consenta, nel contempo, all´Abruzzo interno di non essere più una zavorra per la costa. Ma il turismo cui penso non è certo quello ´panino e zaino´". "Il vostro studio, già condiviso con le forze sociali e imprenditoriali - ha riconosciuto Chiodi, rivolto a Philip Mccann, dell´Ateneo di Groningen, a capo della spedizione - potrà essere un validissimo strumento di marketing territoriale". Perplessità ha espresso sul fatto che, a due anni e mezzo dal devastante terremoto, la comunità aquilana non abbia ancora avvertito la necessità di rivolgersi a professionisti, studiosi, esperti di pianificazione, anche di livello internazionale, e non abbia reagito ad una politica che finora è stata puro assistenzialismo. Il Presidente ha confermato tutta la disponibilità della Regione Abruzzo e della Struttura commissariale per futuri confronti con il pool. Stamane, presente, tra gli altri, Fabrizio Barca, del Ministero dell´Economia, quale componente del Comitato di indirizzo ed in rappresentanza della fondazione "Nitti". Gli esperti, in tre giorni all´Aquila hanno esaurito la fase delle "impressioni". Prossimo step a febbraio/marzo con un workshop pubblico.  
   
 

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