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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Ottobre 2011
 
   
  ZAIA AL QUOTIDIANO AUSTRIACO KLEINE ZEITUNG: “IL VENETO È TRA LE TRE GRANDI REGIONI DEL NORD CHE AVREBBERO UN RATING PIÙ CHE POSITIVO. INVECE DEVONO MANTENERE IL RESTO DEL PAESE”

 
   
  Venezia, 5 ottobre 2011 - In un’intervista all’autorevole quotidiano austriaco Kleine Zeitung dal titolo “Venezia non affonderà mai”, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha risposto a domande sulla situazione finanziaria italiana e internazionale, sulle sfide migratorie, sull’Euroregione e i rapporti con la Carinzia e l’Austria, e sull’autonomia. “Ci sono tre grandi regioni del Nord – ha detto il presidente – che devono sostenere l’intera Italia. Ma il rating di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto è certamente da tripla A.” E a livello internazionale, “diversi Paesi stanno vivendo una crisi profonda. Ma la situazione del debito è anche un riflesso delle preoccupazioni della popolazione. Queste non fanno che indebolire lo Stato”. A proposito del debito e del deficit, Zaia afferma: “Tutto il mondo ha vissuto in queste condizioni, consumando a credito. Non va bene se hai il frigo pieno ma molte merci sono inutili: un modo di agire che ha caratterizzato gli Stati, la Banca centrale e le banche.” E sul declassamento del rating italiano di qualche giorno fa: “Ma sono quelle stesse agenzie di rating che, a suo tempo, consigliarono anche di acquistare i titoli della Lehman Brothers. Credo che, in questo momento, gli imprenditori italiani abbiano un polso dell’economia migliore di quanto non lo abbiano queste agenzie.” “Del resto – continua Zaia –, il debito non si è certo formato né ieri né l’altro ieri. Anche se a livello internazionale vogliono vederlo come un problema politico, la verità è che se il paese fosse stato valutato come se fosse una azienda privata, probabilmente questo declassamento non ci sarebbe stato”. Alle domande sulle tensioni con la Francia di qualche mese fa, quando il governo francese bloccò i treni con i migranti alle frontiere, e sui flussi migratori, Zaia ha risposto: “La Francia, in quell’occasione, non ha rispettato le regole di Schengen, e non è giusto. Quell’europa che ora si preoccupa tanto per il debito italiano, è la stessa Europa che non si è preoccupata dei 92 mila profughi a Lampedusa. In Veneto, la regione più ricca d’Italia, ci sono 150 mila disoccupati. Gli immigrati devono sapere che, venendo qui, non troveranno grandi opportunità di lavoro. Molti immigrati che arrivano da Lampedusa sono illegali, venuti solo per ragioni personali e non politiche. Sarebbe meglio aiutare queste persone nella loro patria. Si possono accogliere solo quelli che sono realmente in grado di trovare un lavoro. Ma prima devono trovarne uno gli italiani.” Ancora, sull’Euroregione: “È un’idea certamente molto positiva sul fronte della cooperazione, per la quale è fortemente impegnato il governatore Gerhard Dörfler così come lo era Jörg Haider. Bisogna ringraziare Dörfler per gli sforzi sul fronte del corridoio Baltico-adriatico Danzica-bologna. Anche il progetto dell’autostrada a tre corsie Trieste-venezia fa parte del disegno, con cui intendiamo rafforzare i legami tra le nostre regioni. È una decisione consapevole da parte del Veneto, una Regione da cinque milioni di abitanti, quella di sedere a un unico tavolo con la Carinzia ed il Friuli Venezia Giulia. E dovrebbe aggiungersi anche la Baviera. Si costituirebbe così un nucleo economico, che l’Europa dovrebbe sostenere.” Infine, sullo Statuto regionale e sull’ipotesi di un libero Stato del Veneto: “L’obiettivo è un’Italia federalista, in cui ciascuna regione possa decidere con il massimo dell’autonomia, come voleva Einaudi. Tutti i mali dell’Italia provengono infatti dal centralismo di Roma.”  
   
 

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